La campagna elettorale è entrata nel vivo e a qualcuno dei prodi comunicatori Ceccuzziani è venuto il lieve sospetto che la strategia adottata non vada proprio benissimo (per usare un eufemismo). In un disperato tentativo di arginare il disastro, pare si siano chiusi in una due giorni di formazione sulle nuove e più aggiornate tecniche di comunicazione. Per fare questo hanno scomodato addirittura un’agenzia specialistica del settore, la pluririnomata Agenzia D’Artagnan la quale, non badando a spese è ricorsa alle più sofisticate indagini di marketing per capire quale sia la forma più adatta a veicolare la figura di Ceccuzzi e, soprattutto, per far credere ai senesi che Ceccuzzi è sempre stato un senesone doc.
Dopo ore e ore di slide e una fondamentale relazione esposta dalla D’Artagnan con cui ha cercato di sviscerare un interrogativo che da anni tiene sulle spine la comunità scientifica internazionaledal titolo “Ma lo scappellamento della supercazzola, era a destra o a sinistra? La testimonianza di Sbiriguda“, sono arrivati ad una tragica conclusione. Con la comunicazione web non hanno dimestichezza (e qui l’annoso dilemma su quel benedetto 2.0 che ha fatto esplodere i comunicatori Ceccuzziani in un liberatorio “Ma questa cazzata di slogan chi l’ha pensato?”) e con i comunicati stampa, peggio che andare di notte quando c’è l’eclissi di luna.
Non resta che una sola soluzione……..