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La redazione di Fratello Illuminato intervista Michele Pinassi rappresentante della lista 5 stelle di Siena

1) Pinassi, Lei con la lista 5 stelle è stato un candidato inaspettato per le elezioni amministrative di Siena.  Come giudica il risultato ottenuto?

Sicuramente il risultato delle elezioni è stato, per il neonato Movimento Siena 5 Stelle, un successo insperato. Pur non avendo superato lo sbarramento del 3%, gli oltre 1000 elettori che hanno scelto la nostra lista rappresentano un voto di protesta che a Siena non si vedeva da decenni.

2) La vostra spinta politica si è conclusa con le elezioni o pensate di svilupparla anche senza la presenza in consiglio comunale?

Noi crediamo che la politica si svolga nelle strade, tra i cittadini. Purtroppo l’attuale partitocrazia, avvolta su se stessa, si chiude nelle stanze del potere, sorda alle richieste ed ai bisogni della città. Il nostro ruolo nel consiglio comunale, come tante volte ribadito, sarebbe stato quello di “portavoce” delle istanze cittadine: non rinunciamo a questo obiettivo, anche se sarà possibile solo dall’esterno, attraverso gli strumenti che il regolamento comunale mette a disposizione della cittadinanza. Queste elezioni erano solamente un punto di partenza: il nostro movimento è vivo e lavora, non solo a Siena ma in tutta la provincia.

3) Un Suo giudizio sulla situazione della Fondazione e Banca MPS?

Il disastro compiuto da questa casta di professionisti della politica e dell’economia dovrebbe far riflettere tutti coloro che non hanno esitato a tacciarci di “populismo” e “inesperienza”. La maggioranza dei senesi ha comunque scelto la solita strada, ormai in declino, verso una Siena povera e depauperata di tutti i suoi centri economici, tra cui la Fondazione e la Banca MPS, ma anche l’Università e l’Ospedale. Quale futuro si prospetta per una città che non beneficerà dei cospicui finanziamenti della Fondazione ? Sicuramente questo sarà utile a togliere quella “patina di oro che ricopre il letame nascosto sotto il tappeto” ma saranno i cittadini meno abbienti, come al solito, a scontare l’inevitabile taglio dei servizi sociali che si prospetta all’orizzonte!

4) Come giudica la partecipazione dei giovani nella vita politica senese?

Queste elezioni ci hanno permesso di scoprire come anche a Siena ci sia veramente voglia di mettersi in gioco, soprattutto da parte dei giovani che, sempre meno, stentano a riconoscersi nell’attuale agone politico. Abbiamo comunque notato molta reticenza a metterci la faccia, per paura di ritorsioni -sopratutto sul posto di lavoro- tipiche di una società “mafiosa” e clientelare come quella senese. Purtroppo, e cito il buon Aurigi, Siena è scivolata nel Meridione.

5) Della vicenda aereoporto Ampugnano cosa ci dice?

Ho aderito sin dall’inizio al “Comitato No Ampugnano” perchè sono convinto che tutta la vicenda di Ampugnano altro non sia che l’ennesima speculazione finanziaria operata a danno della comunità. Del resto basta guardare le interviste che i nostri amministratori hanno concesso alle TV sulla vicenda (emblematica quella dell’ex sindaco Cenni al giornalista di Report) per capire l’assurdità di tutta l’operazione. Adesso attendiamo l’esito delle indagini della magistratura senese che, lo speriamo fiduciosi, sarà in grado di far chiarezza su tutti i punti oscuri dell’operazione.
Ma a prescindere da eventuali reati o speculazioni, è drammatica come la vicenda sia stata “calata dall’alto”, senza alcuna consultazione civica, come un Re -e relativa corte di tirapiedi e lacchè- che decide delle proprie terre come più gli aggrada: Siena dovrebbe sforzarsi di uscire dalla mentalità medievale in cui è ancora -purtroppo- impantanata.
Prendere coscenza dei propri diritti e doveri, da cittadino e da italiano, è il primo passo verso la costruzione di una città ed una società libera e giusta !

6) Una valutazione sul risultato dei referendum.

Che dire, una vittoria su tutta la linea ! Certo, anche se ci speravo non mi sarei mai aspettato un risultato simile, che dimostra come i nuovi media -tra cui Internet- rappresenteranno il futuro della propaganda e dell’informazione, anche politica. Chi ha perso, a questi Referendum, non è la Destra ma l’intera classe politica tradizionale: ha vinto l’Italia.

Caro Bisi non ricominciare con la strategia del fumo negli occhi. Non ci crede più nessuno ai tuoi gesti per il bene comune

Lo stile è inconfondibile e la “strategia del fumo negli occhi” identica nel tempo. Ed eccolo il Bisi che ritorna alla carica con i suoi colpi geniali: una sorta di diversivo per tentare di alloggiare nel dimenticatoio le questioni più serie. Lui potrebbe replicare “sono un giornalista” ed è “mio diritto scrivere e proporre quello che mi pare”. Nulla da eccepire, ma questa replica avrebbe un senso nel caso in cui ci dovessimo trovare di fronte a un giornalista e ad una linea editoriale definibile tale.

Ma noi tutti e anche il Bisi stesso sappiamo che non è cosi. Ed è proprio rileggendo e commentando alcuni fatti che continuiamo  a considerare il Bisi un soggetto interessato e non un giornalista attento alle questioni senesi.

AEREOPORTO DI AMPUGNANO.  Bisi è sempre stato attivo nel sostenere la presidenza Enzo Viani e l’ampliamento dell’aereoporto di Ampugnano e con il suo giornale è sceso praticamente in “pista”. Visto i suoi rapporti con Enzo Viani doveva e dovrebbe astenersi con le sue interferenze giornalistiche sulla vicenda e soprattutto dovrebbe evitare di criticare o additare come ostili allo sviluppo coloro che criticano l’ampliamento di Ampugnano.

FONDAZIONE E BANCA MPS.Da diversi giorni il Bisi ha intrapreso una battaglia giornalistica praticamente contro i vertici e i membri della fondazione MPS. All’improvviso il Bisi si è scoperto giornalista d’inchiesta e di opposizione. Grasse risate in città e in campagna. Ma per piacere: l’hanno capito tutti che il Bisi attacca i membri della Fondazione e guarda caso difende l’ex direttore Parlangeli, sol perché deve difendere le posizioni del suo amico Mussari (presidente della Banca e sponsor di Parlangeli). Perché fa tutto questo il Bisi? Semplice: difendere la sua posizione personale e il rapporto economico tra la Banca e il suo giornale (rapporto economico naturalmente alla luce del sole, ma che non rientra a nostro avviso in un investimento strategico e portatore di utili per la banca). Anche in questo caso, invece di lanciarsi in scoop da novello giornalista finanziario ed ergersi a moralista della gestione della Fondazione, il buon senso dovevo consigliargli di occuparsi del premio per la miglior foto canina.

UNIVERSITA’ DI SIENA. Sicuramente i ritardi della magistratura nelle inchieste sull’Università di Siena sono insostenibili, ma, anche a seguito di una maggiore attenzione nazionale dentro la stessa magistratura, non finiranno nel dimenticatoio e non si perderanno nel porto delle nebbie. Forse Bisi spera questo: anzi in più occasioni non solo si è lamentato dei troppi esposti  e di certo non si è mai occupato delle stesse inchieste. In questo caso il giornalista d’inchiesta era in vacanza. Che cosa si inventa oggi sul suo giornale? Promuove nei confronti del suo amico rettore pro tempore Riccaboni la proposta di una laurea ad honorem al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Noi siamo i primi ad esprimere riconoscimenti e stima al nostro Presidente, però caro Bisi non strumentalizzare questa proposta per dare in mano al tuo amico Riccaboni una carta per far passare in secondo piano i disastri dei dissestatori e i fallimenti gestionali dei tuoi amici Riccaboni e Fabbro.

Giornalisticamente parlando, siamo stati chiari e precisi.

Scuppone! In anteprima assoluta il governo di salute pubblica per Siena

Capo del governo: Stefano Bisi (in quota Rocco Girlanda)

Responsabile della sicurezza pubblica: Giovanni Di Stasio (in quota Lega Nord)

Responsabile delle telecomunicazioni: Maurizio Boldrini (in quota Boldrini)

Responsabile sviluppo territoriale: Enzo Viani (in quota Bisi)

Responsabile economico: Piero Tosi (in quota Stigliano)

Responsabile trasporto pubblico: Tommy Stufano (in quota Pian dei Mantellini)

Responsabile urbanistica: Angelo Riccaboni (in quota Ines Fabbro)

Responsabile relazioni pubbliche: Giusy (in quota F4)

Rappresentante aree protette: Claudio Marignani (in quota Verdini)

* Nella foto: il capo del governo Stefano Bisi

Ma i lavoratori dell’università che fanno: si fanno abbandonare sulla nave che cola a picco, da chi li ha affondati???

Nessuna fenice-ceccuzziana potrà mai competere con i geni dissestatori dell’ateneo: un tempo prodighi di posti di lavoro in università, oggi pronti con le scialuppe di salvataggio carenate per l’ondata di mobilità coatta e non. E sapete chi ci stanno mettendo sopra? Prima di tutto sé stessi, nani, vice nani e parenti del genio. Ma poi nel miglior stile: alla zittina. Saranno soliti iscritti al sindacato dei dissestatori? Chissà in quali enti stanno arrivando le scialuppe? Ma un po’ di trasparenza no? Sarebbe questo un comportamento a tutela dei lavoratori? Si ricomincia con la clientela in mobilità?

Ma i lavoratori dell’università che fanno: si fanno abbandonare sulla nave che cola a picco, da chi li ha affondati??

Maestro James

P.S. Scrivo queste cose proprio perché osservo dall’esterno dell’università e le scialuppe sono state avvistate. Quindi non fate i furbi!!!

Questioni di “salute pubblica” e i quattro valorosi elementi

Che la situazione politica senese sia caratterizzata da movimenti tellurici registrati dai maggiori sismografi del pianeta è dimostrato dalle vicissitudini dei quattro elementi cardine della Terra che sono il fuoco, l’acqua, l’aria e la terra. Infatti qui su Siena questi quattro elementi possiamo identificarli con quattro protagonisti che sono autori e sono al centro di questi movimenti tellurici.
Ci riferiamo esattamente all’inventore del groviglio Stefano Bisi, al rappresentante locale del partito di Verdini e Girlanda il mitico Marignani, al rettore pro tempore poco magnifico Riccaboni e all’avvocato superbanchiere Giuseppe Mussari. Ciò che stupisce, e infatti non possiamo che definire Stefano Bisi l’elemento acqua, è appunto l’alluvione di critiche e di attacchi continui che lo stesso Bisi sta proponendo nei confronti del suo amato sistema. Praticamente in pochi giorni Bisi è riuscito ad invertire il proprio ruolo: da grande mentore del groviglio senese è passato ad essere un vero “maestro” di opposizione dura al medesimo sistema. Le spiegazioni per questa repentina conversione potrebbero essere due: il groviglio sta finendo e di conseguenza finisce lo stesso ruolo del Bisi; oppure il Bisi è diventato a tutti gli effetti il portavoce giornalistico del partito di Verdini e Girlanda che probabilmente hanno deciso di rompere la pace armata col PD e quindi attaccano il governo di centro sinistra locale.
L’altro elemento, il fuoco, è degnamente rappresentato dal rettore di fiducia del Bisi Angelo Riccaboni che, non contento del grave dissesto in cui si trova l’Università, proprio con le caratteristiche del fuoco continua imperterrito a bruciarla del tutto.
L’elemento terra è rappresentato dal superbanchiere Mussari che in questi anni ha dimostrato, e qui gli va riconosciuto, di tenere al guinzaglio tutti i politicanti e le varie correnti politiche di Siena e si è costruito una carriera fulminante. Il problema, a nostro avviso, che vive Mussari oggi, è che quella terra che si era costruito sotto i piedi si è rivelata male amalgamata e i cavalieri della finanza, che si sono mossi al galoppo con cavalli molto più prestanti di quelli del Mussari, stanno disintegrando la terra dove lo stesso Mussari poggia i piedi.
E infine l’aria magnificamente rappresentata dal portatore di proposte politiche fatte solo d’aria Claudio Marignani che oggi sulle pagine del giornale diretto dal l’elemento acqua ci propone due chicche che gridano vendetta al cielo. Il Marignani si azzarda a proporre un “governo di salute pubblica” e qui ci viene spontaneo dire che nel caso in cui questa battuta ironica dovesse essere presa in considerazione, noi personalmente ci mettiamo una mano sulle palle e una sul culo e nel contempo non possiamo che allertare l’ARPAT. Ve lo immaginate un governo di salute pubblica col partito di Verdini? Tocca chiamare il 118.
L’altra chicca del Marignani è quando afferma che l’altra priorità di Siena è l’aeroporto di Ampugnano. Qui Marignani ha raggiunto il massimo, però siamo d’accordo con lui: in considerazione della mega inchiesta sull’ENAC, che ha visto anche degli arresti, invitiamo la Magistratura a a dare priorità oltre che all’inchiesta sull’Università, anche all’inchiesta su Ampugnano. In effetti sono due priorità.
In conclusione e in attesa che i quattro elementi si diano una regolata azzardiamo noi alcune ipotesi per levare completamente di torno il groviglio e per dare un respiro normale (e per normalità non intendiamo quella di D’Alema) a questa bella città. Innanzi tutto per rilanciare il ruolo e la credibilità della Fondazione riteniamo come atto dovuto che sia Mussari sia Parlangeli lascino i loro incarichi. E siccome noi non siamo populisti non ci lanciamo nella richiesta inutile del “tutti a casa”. Qui serve un segnale ben preciso: Mussari e Parlangeli devono lasciare i loro incarichi e naturalmente servono in loro sostituzione delle figure manageriale riconoscibili e quindi invitiamo ad escludere recisamente l’ipotesi di Alessandro Piazzi al posto di Mussari. Ora gfodiamoci tutti il palio e nel salutarvi auguriamo tanta, ma tanta buona fortuna al Bisi e al Marignani per questa loro battaglia campale contro il loro stesso sistema.

Si aprono le selezioni per X- fact

Il ritorno sulla scena del cane Paco rappresenta per il nostro blog la stessa riscossa che rappresentava il ritorno di Sandokan sull’isola di Mompracem (di Salgariana memoria). Noi ci sentiamo un po’ come i Tigrotti di Mompracem, ringazzuliti e spronati nel solcare i mari inquinati dalle scorie provenienti dal groviglio che noi tutti conosciamo. Paco è ritornato!!!!!

E come la Tigre di Mompracem accompagnata dal fedele amico Yanez de Gomera, anche Paco ritorna con il suo fedele amico il segugio Rabanne. Paco dopo giorni di riflessioni sugli altipiani barocchi d’oriente immerso in atmosfere orgasmiche e fumate di oppio, e dopo lunghe letture dedicate alla filosofia degli antichi scalpellini di Pentema, ritorna carico di innovazione e di mirate strategie neo-confuciane, rimodellate con l’ausilio del sistema operativo anti-kazzenger.

Come prima iniziativa filo-estiva preparata da Paco e Rabanne siamo lieti di pubblicare il bando per partecipare alle selezioni per X-fact. Questo non è un semplice concorso: qui siamo in presenza della kazzologia applicata alla filosofia di vita ricorrente nelle notti occidentali. Perchè X-fact? La X rappresenta l’incognita …. fact è la massima espressione della tecnologia applicata all’uso stravagante della casa degli altri. I concorrenti selezionati con il bando dovranno rispondere a questo quesito tantrico: “Tira più un pelo di fica o una smart di buoi?” Le risposte in apparenza possono risultare semplici, invece no. Non si tratta di dare la solita risposta consunta e ovvia: qui siamo nell’annoso quesito che pervade gli alti vertici manageriali e istituzionali dei sistemi grovigliosi. Al concorso posso partecipare tutti i cittadini residenti in Toscana e Umbria che hanno raggiunto l’età di 18,11 anni e che sono in possesso di tutte le certificazioni di sana e robusta costituzione. La giuria esaminatrice è composta da Paco, Rabanne, l’avatar di Rocco Siffredi, una danzatrice del ventre, Tommy Tatuato, da un rappresentante dei carrozzieri specializzati in Smart e da un cittadino della città di Gubbio.

Ecco il bando:

– Sono aperte le iscrizioni per il concorso denominato “Tira più un pelo di fica o una smart di buoi?”

– Possono partecipare tutti i cittadini residenti in Toscana e Umbria che hanno raggiunto l’età di 18,11 anni e che sono in possesso di tutte le certificazioni di sana e robusta costituzione.

– Le domande devono essere consegnato entro il 19 luglio presso la segreteria degli uffici di Cesare Mori.

– Solo uno dei concorrenti risulterà vincitore. Il premio consiste in un tatuaggio neoclassico (realizzato da Tommy Tatuato), in un giro in Smart all’interno della Ztl e in un campari offerto dai cercatori di puma indipendenti.

p.s. Un’opinione autorevole http://www.youtube.com/watch?v=nLxOjBuy4Rs&feature=related

Scoop Scoop!!! Nuovo gruppo musicale sulle scene musicali: Gli F4

Il cane Paco attraverso il suo nuovo ruolo di talen scoout musicale ha scoperto un nuovo gruppo musicale costituitosi nelle ultime ore sulle orme dellla famosa inchiesta internazionale F4. Ecco a voi in anteprima il nuovo gruppo musicale: gli  F4. E in antemprima mondiale solo per noi il loro primo singolo intitolato: “Dalla tromba alla sega il passo è breve”

Panico in Piazza Affari!! Il Puma vola in Borsa …

Con questo caldo quasi torrido nessuno dei soggetti interessati sembra intenzionato ad aprire un dibattito serio e partecipato sul perché il titolo del  Monte dei Paschi sta precipitando nella Borsa. Noi invece segnaliamo la notizia, rubando lo scoop ai maggiori giornali finanziari, informandovi che  in Piazza Affari è panico totale: Il Puma vola in Borsa.

Per questo mega evento finanziario-felino sono previste le ristampe delle magliette, una da vendere ai cittadini senesi e una versione apposita per i turisti.


Udite Udite!!! Il mondo dell’informazione del pianeta Terra e dei pianeti Giove e Marte sono in fibrillazione

Murdoch, Berlusconi, De Benedetti, Monti-Riffser, sono dei dilettanti del  sistema dell’informazione!!!

Noi, voi e buona parte degli abitanti della Terra, di Marte e di Giove lo sapete cosa siamo? Degli emeriti ingenui e delle persone distratte e poco attente. Noi che magari la mattina leggiamo il quotidiano La Repubblica, il Corriere della Sera, la Nazione, Il Fatto Quotidiano, oppure guardiamo Rai 1 o Rai 3, o il Tg5 o i canali Sky, lo sapete cosa siamo? Degli alieni, punto e basta. E non replichiamo, altrimenti rischiamo di venir tacciati di “popolo ignorante”.

E poi: noi, voi e altri poveri ingenui, pensavamo che i problemi di Siena erano l’università dissestata, la crisi occupazionale, la crisi della Fondazione e banca MPS, i tagli alle scuole???!!! Naaaaaaaaaaaa … siamo solo dei poveri ingenui e iettatori.

Il problema dei problemi meritevole di dichiarazioni in grande stile da parte delle istituzioni senesi era la veste grafica di un giornale online. Infatti il Bezzini, il Ceccuzzi e non ultimo il rettore Riccaboni si sono precipitati con la forma riservata alle grandi questioni della terra per esaltare il cambio della grafica del giornalino online Siena News avente come direttore responsabile il mitico giornalista libero e non di parte Stefano Bisi.

Avvertite il governatore della Toscana Enrico Rossi, il Presidente del parlamento europeo, la regina Elisabetta e il presidente Obama che devono diramare una nota congiunta tesa ad esaltare la nuova veste grafica del giornalino online del direttore responsabile Stefano Bisi.

Prendete ad esempio il Riccaboni. Non trova mai il tempo per  rendere note le sue decisioni e quelle del magnifico direttore amministrativo Ines Fabbro, però lo trova per esaltare il giornalino che riscuote le simpatie del comunicatore Boldrini. A proposito: Riccaboni afferma che il giornalino in questione “costituisce un riferimento tempestivo e affidabile per chiunque voglia essere aggiornato su quanto avviene in città “. Wuao! Che tempestività il Riccaboni nell’affermare questa surreale tempesta di incoerenze con la realtà dell’informazione locale.

Certo i membri del groviglio tanto caro al Bisi non possono non dichiararsi fedeli al giornalino online tanto caro all’ideatore del groviglio stesso. Chissà chi sono gli sponsor economici del suddetto giornalino??!!! Forse gli stessi del giornalino cartaceo del caporedattore Bisi???!!!

Noi siamo all’antica e ci rinfreschiamo la materia grigia con il mentore del sistema dell’informazione. Ecco a voi: http://www.youtube.com/watch?v=3i1yAZS2TB8

Dopo la P4 spunta la F4

Dopo una lunga consultazione con esponenti di vari Servizi di Sicurezza internazionali, in primo luogo quelli orientali, veniamo a conoscenza dell’esistenza di una nuova organizzazione parallela, fatta di legami che vanno dall’intimo all’intreccio di ruoli e amicizie personali. Dopo la scoperta da parte della magistratura italiana della presenza dell’organizzazione denominata P4, i nostri servizi di sicurezza orientali, scoprono l’esistenza di un’altra organizzazione definita “F4”. Dove per F si intende la fica. Avete capito bene: la fica (federazione italiana copulatori anziani). L’organizzazione F4 non è l’evoluzione della famosa Formula 1 o del gruppo musicale Formula 3. Qui si tratta di ben altri circuiti e strumenti musicali.

Che cos’è la F4?

F4 è una federazione non riconosciuta composta dai cosi detti “copulatori anziani”, ovvero, quegli uomini compresi nella fascia di’età tra 53 anni e 70(dopo non c’è viagra che tenga) che ricoprono ruoli dirigenziali e manageriali pubblici e parapubblici, i quali inebriati dal ruolo ricoperto scoprono in età avanzata o quasi, l’esistenza della fica. Di tale esistenza erano già consapevoli: la differenza tra prima e ora consiste nel fatto che prima quando costoro era dei semplici cittadini la fica si allontanava; ora invece, potendo millantare un ruolo e avendo a disposizione il dinero (pubblico) fanno da calamita per la fica, soprattutto per la fascia di età compresa tra i 20 anni e i 27 e in alcuni casi arrivano fino a 31 anni. Per essere membro della federazione copulatori anziani occorre rispettare queste regole: 1) far parte dello stesso groviglio o sistema; 2) mettere a conoscenza o addirittura farsi consigliare la fica da mantenere; 3) avere tra i federati il giornalista amico che condiziona gli articoli e i fotografi (meglio evitare scoop o sputtanate); 4) aumentare al massimo i propri compensi altrimenti diventa difficile avere una vita parallela(nel caso in cui un federato è già sposato) e mantenere il tenore di vita della fica di appartenenza, altrimenti è difficile andare tutti i giorni dall’estetista o girare con abiti firmati e guidare la Smart (per dire ai passanti guarda quanto sono “fica”).

Quali sono gli effetti della F4 nella vita pubblica e nell’economia di una comunità?

I federati naturalmente essendo a conoscenza delle fiche reciproche non hanno il coraggio di contrastarsi e per mantenersi questi vizi da “rincoglioniti cronici”, a puttana invece di finirci loro ci mandano l’intera comunità. Ed anche nei momenti di crisi invece di pensare alle sorti delle varie istituzioni che gestiscono si rinchiudono nel segreto della F4 e tirano a campare (tanto pensano, i cittadini hanno gli occhi bendati e per distrarli il fumo negli occhi non manca mai). Però, prima o poi anche il viagra diventerà inutile e quindi finita la fica finisce anche la festa.

Conclusioni

La presenza di questa F4 non è più sostenibile perché non possiamo più permettere a pochi frustrati dalla vita di dissanguare il patrimonio pubblico solo per garantirsi i propri sollazzi. Noi non siamo moralisti, anzi invitiamo tutti a riscoprire i piaceri dell’intimità tra le persone e a divertirsi (con i propri soldi). Quello che secondo noi deve terminare, e qui dovrebbero essere le stesse donne a ribellarsi, è il considerare la donna un oggetto o una merce destinata al migliore offerente. E il considerare le istituzioni di una comunità come il proprio bordello personale. Questo sistema decadente e marcio della F4 esiste sia nelle piccole che nelle grandi comunità. Le conclusioni sono affidate a voi tutti.