Lo stile è inconfondibile e la “strategia del fumo negli occhi” identica nel tempo. Ed eccolo il Bisi che ritorna alla carica con i suoi colpi geniali: una sorta di diversivo per tentare di alloggiare nel dimenticatoio le questioni più serie. Lui potrebbe replicare “sono un giornalista” ed è “mio diritto scrivere e proporre quello che mi pare”. Nulla da eccepire, ma questa replica avrebbe un senso nel caso in cui ci dovessimo trovare di fronte a un giornalista e ad una linea editoriale definibile tale.
Ma noi tutti e anche il Bisi stesso sappiamo che non è cosi. Ed è proprio rileggendo e commentando alcuni fatti che continuiamo a considerare il Bisi un soggetto interessato e non un giornalista attento alle questioni senesi.
AEREOPORTO DI AMPUGNANO. Bisi è sempre stato attivo nel sostenere la presidenza Enzo Viani e l’ampliamento dell’aereoporto di Ampugnano e con il suo giornale è sceso praticamente in “pista”. Visto i suoi rapporti con Enzo Viani doveva e dovrebbe astenersi con le sue interferenze giornalistiche sulla vicenda e soprattutto dovrebbe evitare di criticare o additare come ostili allo sviluppo coloro che criticano l’ampliamento di Ampugnano.
FONDAZIONE E BANCA MPS.Da diversi giorni il Bisi ha intrapreso una battaglia giornalistica praticamente contro i vertici e i membri della fondazione MPS. All’improvviso il Bisi si è scoperto giornalista d’inchiesta e di opposizione. Grasse risate in città e in campagna. Ma per piacere: l’hanno capito tutti che il Bisi attacca i membri della Fondazione e guarda caso difende l’ex direttore Parlangeli, sol perché deve difendere le posizioni del suo amico Mussari (presidente della Banca e sponsor di Parlangeli). Perché fa tutto questo il Bisi? Semplice: difendere la sua posizione personale e il rapporto economico tra la Banca e il suo giornale (rapporto economico naturalmente alla luce del sole, ma che non rientra a nostro avviso in un investimento strategico e portatore di utili per la banca). Anche in questo caso, invece di lanciarsi in scoop da novello giornalista finanziario ed ergersi a moralista della gestione della Fondazione, il buon senso dovevo consigliargli di occuparsi del premio per la miglior foto canina.
UNIVERSITA’ DI SIENA. Sicuramente i ritardi della magistratura nelle inchieste sull’Università di Siena sono insostenibili, ma, anche a seguito di una maggiore attenzione nazionale dentro la stessa magistratura, non finiranno nel dimenticatoio e non si perderanno nel porto delle nebbie. Forse Bisi spera questo: anzi in più occasioni non solo si è lamentato dei troppi esposti e di certo non si è mai occupato delle stesse inchieste. In questo caso il giornalista d’inchiesta era in vacanza. Che cosa si inventa oggi sul suo giornale? Promuove nei confronti del suo amico rettore pro tempore Riccaboni la proposta di una laurea ad honorem al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Noi siamo i primi ad esprimere riconoscimenti e stima al nostro Presidente, però caro Bisi non strumentalizzare questa proposta per dare in mano al tuo amico Riccaboni una carta per far passare in secondo piano i disastri dei dissestatori e i fallimenti gestionali dei tuoi amici Riccaboni e Fabbro.
Giornalisticamente parlando, siamo stati chiari e precisi.