LE PICCIONATURE DI SCILI. Quando Angelo Dringoli nel cda dell’ateneo votava le “manovre” del dissestatore Loriano Bigi. E infatti i conti non tornano

Chissà se i membri della deputazione della Fondazione MPS, ad esempio Vittorio Galgani, quando hanno  approvato la lista dei 6 per il cda della banca erano a conoscenza che il professore Dringoli Angelo nella seduta del cda dell’università di Siena del 14 luglio 2008 oltre ad esprimere voto favorevole, esaltava le manovre del dissestatore Loriano Bigi; forse no, ma oggi hanno l’opportunità di raccogliere queste informazioni. Sarà sicuramente illuminante per tutti capire fino in fondo il reale ruolo di certi docenti all’interno di quel marasma gestionale che ha portato il prestigioso ateneo senese al dissesto. Seguite attentamente, soprattutto i membri della deputazione della fondazione MPS. Facciamo un salto temporale in avanti rispetto alla seduta del cda dell’ateneo del 14 luglio 2008. Siamo nel novembre 2008 e quindi vi riproponiamo uno stralcio di conversazione di un noto sindacalista della FLC-CGIL (di cui non facciamo il nome perché siamo dei signori) e quel bel personaggio da magistratura di Loriano Bigi, all’epoca direttore amministrativo dell’Ateneo in data 8/11/2008:

Sindacalista: Pronto

Bigi: O sindacalista ti disturbo?

Sindacalista: No dimmi.

Bigi: Ho parlato stamani per quella storia della graduatoria. Sai io poi non ho detto, perché in consiglio sono arrivati imbelviti, c’era stata la giornalata dei concorsi …

Sindacalista: No no s’era capito.

Bigi: hanno voluto bloccare anche la miseria, sennò s’approvava tutto. Bisogna comunque scipparla ‘sta graduatoria … salvo che poi bisogna farla secondo la capacità finanziaria … Perché poi bisogna stabilire la priorità della graduatoria …

(Se non si fosse capito stanno parlando delle stabilizzazioni fatte nel 2008)

Altra conversazione interessante è quella tra un altro notissimo e bilocato sindacalista tutto pappa e ciccia con Claudio Vigni e quel noto dissestatore di atenei Piero Tosi in data 11/11/2008 dove l’uno spiega all’altro l’origine dei debiti paurosi dell’Ateneo:

Sindacalista: a questo punto siamo arrivati ad un debito accertato ma ancora in crescita di 250 milioni di euro

Tosi: Ma come 250 milioni? Ma ci mettono anche i mutui e così via?

Sindacalista: No no perché Mussari ha deto di farla finita di contabilizzare le cose che sono state già rateizzate. E’ stato molto chiaro …

Ritorniamo alla seduta del cda dell’ateneo del 14 luglio 2008 (4 mesi e non un secolo prima dalla scoperta del buco mostruoso dell’ateneo). Alla seduta prende parte il membro del cda Angelo Dringoli, il quale interviene e vota a favore della manovra presentata dal direttore amministrativo Loriano Bigi. Come da verbale del cda riportiamo le dichiarazioni di Dringoli: “Il Prof. Dringoli è favorevole alla manovra che produrrà risparmi significativi da qui a 6 anni; forse non saranno consistenti ma per ora è il massimo che si possa fare. La manovra tende comunque riqualificare il personale producendo un miglioramento dell’ateneo dal punto di vista organizzativo e amministrativo. Invita il Direttore Amministrativo ad aggiornare la relazione del 2006 con i provvedimenti da assumere e ne chiede la presentazione”. Ma non solo: il Dringoli ha avuto anche il coraggio di contestare un altro membro del cda che contestava a sua volta la manovra del Bigi.

Riassumendo: tempo quattro mesi si scopre che ci sono 270 milioni di buco (e tutti quei fini economisti, Dringoli, Riccaboni, Mussari inclusi avevano magnificato i bilanci) e siccome non ci crediamo che la voragine sia stata creata da luglio a settembre 2008 la copertura finanziaria non c’era di sicuro. Ma c’è di più: di recente il comandante regionale della GdF ha parlato pubblicamente di 33 milioni di danno erariale per l’ateneo. Una cifra che non si può mettere insieme se non con assunzioni sconsiderate e senza copertura finanziaria.

Ora ci chiediamo: ma siamo sicuri che uno così sia adatto a sedere nel CdA di una banca in crisi come il MPS? Siamo certi che uno che ha seduto nel CdA dell’ateneo più dissestato dell’universo proprio nel momento in cui si perfezionava l’opera dissestatrice del suo amichetto del circolo del tennis Faraone di Pescia, possa condurre strategie volte a risanare un bilancio che ci risulta in perdita mostruosa (tanto per cambiare)?

E tutti quei fessacchiotti che cercano di metterci il cappello sopra, alla nomina del Dringoli (pare che ce l’abbia messo mezza città), cosa sperano di ricavarci? A parte che sono tutti in mala fede, ma non sarebbe mica da vantarsi tanto. E cosa pensa il Criccaboni? Che con due colleghi nel board della banca possa trarre qualche vantaggio? Povero illuso! E’ letta fin da subito cosa speresti di fare, Cricca, cercare pressione per i mutui, vero? Ma non ci sono mica solamente due membri nel CdA della banca, ci sono anche gli altri e soprattutto ci sono i privati che di regalare soldi a degli sprovveduti incapaci che sono stati capaci di affossare uno dei più antichi atenei del mondo non si sa quanta voglia abbiano.

Comunque noi non demordiamo. Attenzione cari Cittadini, soprattutto quelli che hanno la coscienza sudicia: non vi dimenticate le scadenze. Abbiamo un po’ di nomi e cognomi, tanto per cambiare, da fare in tema di dissesto universitario e di rapporti tra politici e dissestatori. Siccome i signori politici non capiscono e fanno da nesci la prossima settimana cominciamo con un po’ di documentazione “orale”. Va bene?

12 comments ↓

#1 Zuzu on 03.23.12 at 10:45

Ritirate la nomina di Dringoli

#2 Federico on 03.23.12 at 10:46

Uno che ha appoggiato i dissestatori come fa a essere nominato nel boar della banca? Surreale la situazione…

#3 Cittadino incazzato on 03.23.12 at 10:49

E’ una vergogna inaudita!!!! A proposito: ma il Galgani prima di apprrovare la lista dei 6 aveva fatto un summit all’Enoteca I Terzi ?

#4 Marta on 03.23.12 at 10:57

URGE UNA PRESA DI POSIZIONE CONTRO I DISSESTATORI ANCHE DA PARTE DELLA PROFESSORESSA TANIA GROPPI. VOGLIAMO CAPIRE QUESTI PROFESSORI DA CHE PARTE STANNO. TROPPO COMODA FAR FINTA DI NIENTE

#5 Docente on 03.23.12 at 10:59

Effettivamente anche l’esimio prof. Riccardo Mussari aveva espresso pareri positivi sui bilanci.

#6 precaria on 03.23.12 at 11:10

No no no!! Io sono senza lavoro e questi continuano ad imperversare. Io mi sono rotta!! Da cittadina presenterò un esposto alla Corte dei Conti contro coloro che hanno votato queste manovre senza copertura finanziaria. E non sono sola!!!

#7 Cyspal on 03.23.12 at 11:12

Dringoli ha VOTATO anche altre delibere bigiane….

#8 Rur on 03.23.12 at 11:14

http://www.ilcittadinoonline.it/news/147014/Lo_schiaffo_di_Mancuso_a_Siena.html

#9 Leggere con calma on 03.23.12 at 11:21

leggetelo con attenzione
http://ilsensodellamisura.com/2010/05/07/a-siena-la-malauniversita-e-disordine-strutturale-inefficienza-endemica-organizzazione-mirata-a-scopi-diversi-da-quelli-propri-delluniversita-che-come-noto-sono-didattica-e-rice/

#10 montepaschino indignato on 03.23.12 at 12:50

L’ottetto del MONTE i magnifici “eroi” del MONTE chi sono?

F.R.
G.M.
M.M.
A. M.
N.R.
G.B.
D.B.
G.P.
in 8 hanno percepito nel periodo 2005-2010
€ 33.488.553,5 cioè
€ 69.767,82 al mese (ciascuno mediamente)
sono costati quanto 280 impiegati!
è giustizia questa?
(dal Prospetto informativo depositato in Consob il 17 giugno 2011 – pag. 177)
pubblicato dal “cittadino on line” del Febbraio 2012
ALLORA SENESI INDIGNATEVI E CHIEDETE LORO,quando passano nella strada, MA NON VI VERGOGNATE? ho notato che non si vedono più in giro specialmente quelli “senesi”
VADANO VIA HANNO GUADAGNATO ANCHE TROPPO, OTTOCENTOMILA EURO ALL’ANNO A TESTA mediamente, 69.000 euro al MESE!! vergogna!! vergogna!! Ma i sindacati, quelli di sinistra che dicono? Riconfermano fiducia ai “magnilfici” 8? Sono d’accordo nel pagarli più di ALTI MAGISTRATI e più di Alti dirigenti del Ministero degli Interni che hanno davvero responsabilità? Poi hanno fatto davvero grandi cose? A vedere i risultati non si direbbe.INDIGNAMOCI DAVVERO CON LE CIFRE.IL D.G. DEL MONTE VUOLE RISPARMIARE? Benissimoi, ha ragione, INIZI DAI MAGNIFICI 8, INIZI DA LORO NON DAGLI IMPIEGATI

#11 Iscritto FIOM CGIL on 03.23.12 at 23:23

CHI HA PROPOSTO GASPERINI SI VERGOGNI!!!
ASCA) – Roma, 23 mar – ”Sorpresi per il fatto che la Fondazione Mps abbia proposto per il Collegio Sindacale della Banca Mps un ex componente degli organi di controllo di Eutelia”. Cosi’ Fabrizio Potetti coordinatore nazionale Fiom Cgil del gruppo Agile/Eutelia.

Tra i sindaci revisori designati dalla Fondazione Mps in vista dell’assemblea di Mps in programa il prossimo 27 aprile, figura Claudio Gasperini Signorini. Dai file di Eutelia presso Borsa Italiana, risulta che Gasperini Signorini era stato eletto sindaco effettivo di Eutelia per il triennio 2009-2011.

L’11 febbraio 2010 la Consob, per la prima volta in virtu’ delle nuove norme sul Testo unico di finanzaa, intervenne sulla semestrale consolidata ‘2009 del Gruppo Eutelia chiedendo ‘informazioni supplementari” poiche’ la non conformita’ della semestrale risiedeva ”nelle modalita’ di contabilizzazione della cessione del ramo It di Eutelia alla controllata Agile” e, poi, nello stesso giorno, ceduta al Gruppo Omega.

L’operazione era stata gia’ attenzionata dai revisori contabili della PricewaterhouseCoopers che, in occazione del bilancio consolidato semestrale abbreviato (al 30 giugno 2009) scrivevano di non aver ”ottenuto adeguati elementi ed evidenze a supporto della soddisfazione dei requisiti previsti dai principi contabili di riferimento per la cancellazione di attivita’ e passivita’ in relazione alla cessione” di Agile. ”La perdita del periodo ed il patrimonio netto di gruppo risultano rispettivamente sottostimata e sovrastimato per euro 4,5 milioni” concludevano i revisori che il 29 agosto del 2009 bocciarono i conti semestrali.

La passivita’ piu’ rilevante cancellata dal bilancio di Eutelia grazie alla cessione di Agile risultava essere il Tfr dei dipendenti per 45,4 milioni. Le attivita’ cedute piu’ rilevanti erano quelle correnti pari a 49,4 milioni. La cessione di Agile comporto’ il passaggio a Omega di circa 2 mila dipendenti di cui 1.200 ricevettero poco dopo altrettante le lettere di licenziamento. Successivamente, nel 2010, il Tribunale del lavoro di Roma annullo’ ”gli effetti della cessione di Agile ad Omega” per comportamento antisindacale di Eutelia.

La vicenda Eutelia ebbe anche strascichi giudiziari quando, nel luglio del 2010, il gip di Roma Elvira Tamburelli dispose la custodia cautelare per 8 manager e azionisti di Eutelia per bancarotta fraudolenta. Tra loro Samuele Landi, presidente di Eutelia, rifugiaotosi a Dubai, e Leonardo Pizzichi, prima presidente del collegio sindacale della societa’ e poi presidente del Cda fino alla primavera del 2010, nel novembre 2009 si era dimesso da sindaco di Mps).

Pizzichi ha gia’ patteggiato.

L’inchiesta della magistratura ha due filoni, che forse potranno essere unificati, l’udienza preliminare e’ stata fissata al Tribunale di Arezzo, provincia in cui ha sede Eutelia, il prossimo 3 maggio. Eutelia fu commisariata e lo scorso 21 marzo il ramo Tlc della societa’ e’ stato ceduto alla cordata formata da Cloud Italia e dal Fondo Ilp III.

#12 L’amico degli amici, quello che da qualcuno è considerato la discontinuità – Se non sapevate queste cose era meglio stare zitti… « IL SANTO NOTIZIE DI SIENA on 03.24.12 at 10:43

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