Intervista al coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori Antonio Giudilli

1)   Antonio Giudilli, come ha accolto la nomina a nuovo commissario dell’idv senese? quali saranno i primi passi per rilanciare il partito nella realtà della nostra provincia e della città?

La mia nomina è stata il frutto di una scelta condivisa all’interno del gruppo dirigente, il quale ha ritenuto che fossi la persona più adatta, forte anche del ruolo che ricopro in consiglio provinciale, a “traghettare” il partito verso il congresso straordinario previsto per il prossimo autunno. in quest’ottica ritengo che nei prossimi mesi Idv Siena debba continuare nel processo di radicamento su tutto il territorio provinciale, attraverso il coinvolgimento degli iscritti e di quanti vorranno avvicinarsi al nostro partito. Allo stesso tempo, Idv dovrà essere sempre più soggetto politico attivo e propositivo per quanto riguarda le problematiche senesi e provinciali e dovrà effettuare la propria azione politica mettendo al primo posto la salvaguardia degli interessi dei cittadini.
Il nostro partito sul piano nazionale ha da sempre combattuto le distorsioni derivanti dalla presenza dei cosiddetti poteri forti – che a Siena sono ancora più forti – e noi dovremo fare lo stesso sul piano locale. La mancata elezione di un nostro consigliere non deve precludere o inficiare minimamente la nostra azione politica su Siena, che anzi deve essere assidua e incisiva specie sulle tematiche che hanno caratterizzato l’accordo con Franco Ceccuzzi (Fondazione MPS, Cultura e Urbanistica).

2)oltre a questo ruolo politico, lei è anche consigliere provinciale di maggioranza: come giudica il lavoro della giunta provinciale e quali sono secondo lei le questioni da affrontare con urgenza?

Credo che la Giunta abbia fatto un ottimo lavoro in questi primi due anni, che, lo ricordo, sono stati interessati da una forte crisi economica caratterizzata per di più da pesanti tagli dello Stato. A differenza del Governo, l’amministrazione provinciale si è fatta carico sin dall’inizio delle problematiche conseguenti, dando risposte mirate nei limiti delle risorse e delle specifiche competenze. Rispetto alle cose da fare io sono dell’idea che se ben pianificate, le urgenze debbano tendere allo zero e debbano essere dettate soltanto da eventi imponderabili. Credo comunque che alcune priorità ci siano e che vadano individuate nelle misure tese a creare nuova occupazione e in nuovi settori: il recente atto di indirizzo approvato durante l’ultimo Consiglio Provinciale va sicuramente in questa direzione.

3) Che valutazione ci offre sulla situazione della Fondazione e Banca MPS?

La Fondazione e la Banca sono un patrimonio da difendere e da valorizzare. Purtroppo stanno attraversando entrambe un periodo di sofferenza dovute da una parte alla situazione contingente dei mercati e dall’altra ad alcune scelte ambiziose della Banca avvenute in passato e forse nel momento sbagliato. La situazione in cui versa la Fondazione (e Siena tutta) è conseguenza di quelle scelte. Ora però è il momento di fare quadrato: credo che la Città (tutta) e le sue Istituzioni in questo momento debbano sostenere la Banca e la Fondazione con tutti i mezzi a disposizione. Credo anche che il nuovo Provveditore Claudio Pieri, cui vanno i miei auguri di buon lavoro, abbia le competenze e le capacità giuste per affrontare e superare nel migliore dei modi questo difficile momento.

4) come sono i rapporti tra l’IDV e i partiti della coalizione qui a Siena?

IDV Siena non faceva parte della maggioranza uscente, di conseguenza i primi contatti con le altre forze politiche si sono avuti al tavolo del centro sinistra per la definizione del programma di mandato. Un dialogo iniziato allora e che continua tutt’ora attraverso la partecipazione ai gruppi di maggioranza: uno dei luoghi deputati alla presentazione del nostro contributo di idee utili all’attuazione del programma o alla soluzione dei problemi che si presenteranno nel corso dei prossimi cinque anni.

5)un giudizio sulla situazione nazionale.

Molto preoccupante: lo stato in cui versa il sistema economico finanziario, quello infrastrutturale e politico fa avvicinare sempre più il nostro Paese a quelli del Terzo Mondo. Altro che Grecia. L’Italia deve liberarsi dell’attuale sistema di potere al più presto. I segnali per un’inversione di tendenza ci sono: basti pensare al risultato referendario e alle ultime amministrative. Non bisogna cullarsi sugli allori ma occorre dare vigore a queste indicazioni. La politica deve tornare ad essere il luogo delle idee, della visione e del coraggio delle scelte; deve scrollarsi di dosso le influenze dei poteri forti e occulti e deve come bussola i valori sanciti dalla nostra Costituzione. Ma sono tuttavia ottimista: confido molto nel ruolo che le donne avranno in futuro nel dare le risposte che l’Italia si aspetta dalla politica e la nascita del Movimento delle Donne ne è la conferma.

6) come valuta la nuova giunta comunale di Siena?

Una squadra capace, in grado di esprimere quelle azioni incisive e necessarie che da troppo tempo la Città attende ma che dovrà fare i conti con una difficile congiuntura economica.

1 comment so far ↓

#1 Luigi Gelli on 07.11.11 at 22:53

Ho sempre nutrito stima per il Consigliere Giudilli, sin dai tempi in cui militava anche con gli “Amici di Beppe Grillo” senesi. E speravo anche che avrebbe mantenuto la capacità di analizzare in maniera obiettiva le difficoltà della città: che illuso ! Quando si conquistano ruoli politici diventa difficile non assoggettarsi al potere costituito…e la risposta all’ultima domanda della vostra intervista ne è l’esempio più fulgido ! Comunque auguri all’IDV senese…anche se ormai assomiglia sempre di più ad una frangia neanche troppo estrema del PD locale….