Ma è mai possibile che alla fine dei salmi dobbiamo sempre essere ostaggio delle loro lotte intestine? Qualcuno mi dovrebbe spiegare perché dobbiamo rimanere in questo immobilismo politico e decisionale, aspettando che loro finiscano questa ennesima prova di forza politica. Mi riferisco, ovviamente, al partito democratico toscano, al presidente Rossi, ai “renziani”, ai “dissidenti alla Civati”. Con questo riposizionarsi continuo, influenzano e non poco, anche le realtà locali ed in particolar modo quelle più deboli politicamente come quella senese, che con la guerra fra bande, rievocata anche dall’attuale vice sindaco, che le bande le conosce tutte molto bene, non riescono a governare, facendo piombare in una sorta di commissariamento politico tutta la città di nuovo immobile e senza idee.
Ecco allora che l’unico modo di sganciarsi da questa nefasta condizione è quella di creare le prerogative di prendere le distanze e rendersi autonomi dall’anomalia amministrativa che si chiama Pd ed avere finalmente la possibilità di ricollocare gli uomini e le donne migliori, nei loro ruoli di servizio vero alla cittadinanza e non perché devono compiacere una corrente del proprio partito, piuttosto che un’altra. A Siena, chi ci sta facendo subire la propria non azione di governo, è solamente una maggioranza relativa oramai, il non approfittare ora di riaggregarsi intorno a quelle persone che possono portarci fuori dalla nassa del partitone, sarebbe per la città, deleterio. Badate bene, che sia chiaro, le persone in questo momento capaci di una azione del genere, avendone tutte le caratteristiche, non sono solo quelle nuove, che comunque dovranno occupare il vertice del raggruppamento, ma avremo bisogno e necessità anche di coloro che in passato, al di la di vecchie ruggini o ideologie, ci avevano comunque lasciato una città migliore di quella ridotta poi da coloro i quali, a questa città hanno dimostrato, che non ne avevano l’attaccamento necessario.
Un abbraccio.
Bastardo Senza Gloria
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