Care sorelle e cari fratelli, orgiastici o meno, vi abbraccio. Con tutta la buona volontà possibile, con tutto il mio pessimo intelletto, con tutto quello che posso mettere in campo a livello di comprensione e di andare incontro al prossimo, non riesco davvero a capire come si faccia a sostenere un partito, quello democratico, che mette in campo il peggio del machiavellismo italico sia a livello nazionale che a livello locale.
Come si possa ancora credere che essi rappresentino il nuovo, il progresso, l’evoluzione della buona politica, quando invece non perdono occasione per attuare quelle che sono le pratiche antiche della così detta prima repubblica, e scimmiottano in maniera imbarazzante quello che era il modus operandi della vecchia democrazia cristiana. Un partito diviso in correnti, che per orientarsi non basterebbe una bussola satellitare, dove le ripicche, i regolamenti di conti, le rivalse la fanno da padroni, e tutto sopra le teste dei cittadini. Ma i cittadini questo hanno deciso e questo hanno.
Leggendo quello che emerge dagli interrogatori dei nostri eroi dell’ultimo decennio, troviamo di tutto. Tutto rigorosamente negato fino ad oggi. Tutto rigorosamente taciuto. Tutto rigorosamente fatto passare come “frullato diffamatorio”.
Vorrei chiedere a coloro che hanno passato tutte queste fasi cosa pensano di fare. Abbiamo un sindaco ostaggio del proprio partito, abbiamo persone che ricoprono incarichi di governo e che sono stati impegnati mani e piedi nel sistema Siena, e non hanno la minima intenzione ed umiltà di fare un passo indietro. Dove volete arrivare? Dove sta secondo voi il cambiamento?
Signori ne vogliamo parlare? Ma non nella solita minestra autoreferenziale della festa in fortezza, quella la conosciamo e non ci piace, anzi produce solo occasioni di autogiustificazione locale, interregionale e nazionale.
Quindi niente feste ne festicciole. Il sindaco faccia un atto di umiltà e coraggio, cerchi nel consiglio comunale, opposizioni comprese, una nuova maggioranza, lasci fuori i falsi amici consiglieri, faccia un programma su pochissimi punti, trovi la convergenza delle persone di buona volontà, esca all’esterno e si appoggi a chi fino ad ora ha combattuto il sistema, e non si faccia tenere per le palle dai pochi “discontinuatori” in cerca di un salvataggio in extremis, che non ci sarà. Nonostante la giustizia, nonostante il voto, nonostante la politica i discontinuatori di ventura hanno finito la loro epoca, in città e dentro le istituzioni. Caro Sig. Sindaco, se sarà coraggioso e non seguirà le sirene del suo vice e dei pretoriani del direttivo comunale, allora forse con un po’ di fatica, potremo fare qualcosa. In caso contrario si dimetta.
Bastardo Senza Gloria