Sentite che bella notizia ci è giunta: la condannata dalla Corte dei Conti (presto pluricondannata) Ines Fabbro e il suo scudiero Criccaboni stanno cercando canali per attutire la botta nei denti della sentenza di ieri. In particolar modo vorrebbero pagare SOLO ai ricorrenti e rinviare così nel tempo il pagamento a tutti coloro che ne facessero domanda. Ci siamo chiesti che strategia sia questa, considerato che con la sentenza in mano chiunque ne abbia diritto DEVE essere pagato e l’unica risposta plausibile è che NON HANNO SOLDI. A questo punto invitiamo da un lato tutti i lavoratori a pretendere il pagamento dell’accessorio così come stabilito DA UNA SENTENZA DI UN GIUDICE DELLA REPUBBLICA ITALIANA IMMEDIATAMENTE ESECUTIVA e per rimanere alla Repubblica chiediamo a viva voce alla Procura della medesima di inviare immantinente qualcuno a fermare questi due perché evidentemente sono pericolosi a sé stessi e agli altri. E soprattutto sono pericolosi per l’Ateneo. D’altro canto basta vedere da chi sono protetti politicamente per comprendere di che risma siano.
Fabbro e Criccaboni alla canna del gas. Cercano il modo di attutire la botta. Cari lavoratori occhio! Presentate tutti ricorso!
Maggio 14th, 2013 | Note redazionali
3 comments ↓
Guardate con cosa si baloccano il Rettore ed il giornale del ‘groviglio’. Neanche una riga sulla sentenza del 13 Maggio!
http://www.sienanews.it/2013/05/14/luniversita-di-siena-capofila-per-il-mediterraneo-con-med-un-sdsn-united-nations-sustainable-development-solutions-network/
MED-SDSN, Ne.S.SO e poi non sono neanche capaci di fare la raccolta differenziata all’interno dell’università. Sono almeno due anni che è partito ‘in fase sperimentale’ un progetto di raccolta differenziata al Rettorato ed in via Mattioli e così è rimasto…. Meno chiacchiere e più fatti!!!
e se i soldi non bastano per tutti che si fa? perchè anche ai docenti hanno bloccato gli scatti!
sono proprio curioso di udire le soluzioni delle brillanti menti che abitano il blog