Riceviamo e pubblichiamo. Lettera aperta all’assessore regionale alla salute Luigi Marroni

Caro Assessore,

come utenti – non per divertimento ahinoi – dell’ospedale di Siena siamo indignati per quanto accaduto il Primo Maggio: la sua visita alle Scotte con codazzo di politici locali in cerca di voti. La conosciamo, caro Assessore, come persona seria e preparata, per di più di una famiglia potente ma nota per la correttezza morale e professionale. Non vogliamo dunque pensare che la sua presenza a Siena sia stata studiata e gestita da qualcuno, con la complicità della direzione dell’Azienda ospedaliera senese, per racimolare consenso elettorale e mediatico utilizzando proprio lei che è un tecnico e per giunta schivo. Chi come noi frequenta Le Scotte per necessità non ha bisogno di passerelle politiche ma di soluzioni ai tanti problemi che la sanità senese ha. La sua presenza all’ospedale sarebbe stata più utile se avesse potuto incontrare chi ne conosce pregi e vizi, magari potendole dare qualche consiglio e chiedere qualche miglioria. Invece è parsa soltanto una vetrina per la solita vecchia politica senese, accattona di voti e avara di attenzioni verso chi si ostina a sperare in un ospedale con meno code, più strumenti, più posti letto, più ascolto, liste d’attesa più brevi, più medici e paramedici, meno burocrati, meno politica. I politici che l’hanno accompagnata nella visita hanno dichiarato di volersi impegnare a togliere la politica dalla gestione delle Scotte. E allora perché erano con lei a fare campagna elettorale tra i malati? Diano dunque il buon esempio facendosi da parte oppure si mettano a fare volontariato accanto a chi soffre, aiutando qualche anziano a mangiare o confortando qualche moribondo. Ma soprattutto lascino lavorare lei per il bene dei pazienti.

Utenti indignati dell’Ospedale di Siena
(seguono 52 firme)