Dopo la sex education arriva la financial education

Dopo i programmi governativi, pressochè assenti, per la sex education nelle scuole (ragazzi applicatevi da soli!!) sta per arrivare per gli studenti universitari di Siena la financial education.

Ci scappa da ridere ma la presentazione dell’iniziativa a firma della condannata dalla Corte dei Conti Ines Fabbro assume una rilevanza importante (ahahahahahah). E infatti la maestrina scrive:

Nell’ambito degli incontri avvenuti tra il Magnifico Rettore e il Presidente della Banca Monte dei Paschi di Siena, Dr. Alessandro Profumo, si è sviluppata l’idea di concertare delle azioni di interesse comune rivolte agli studenti, al personale dei due enti e, in taluni casi, alla cittadinanza.
Particolare attenzione, sotto questo profilo, è stata rivolta al mantenimento della prestigiosa filiera di iniziative di formazione legate alle scienze economico-bancarie e finanziarie, ambito nel quale, come è noto, l’Università di Siena ha rappresentato da più di un ventennio un punto di riferimento nazionale e internazionale. Collegato a tale obiettivo vi è quello di dare vita a progetti in quella che a livello internazionale viene chiamata “financial education”. Infatti, nel mondo globalizzato si registra un profondo bisogno di formare diffusamente – in primis gli studenti che sono destinati a svolgere molte professioni diverse – le persone alla competenza finanziaria, vale a dire alla conoscenza dei prodotti offerti in tale settore e all’utilizzo critico di essi”.

La maestrina poi scrive:

“Sulla scorta di tali spunti è stato predisposto un protocollo quadro di collaborazione, corredato di schede che, a seconda degli argomenti e ambiti, realizzeranno un rafforzamento della collaborazione tra Università e Banca Monte dei Paschi.Le schede sono state concordate con la Direzione Generale della Banca e prefigurano, in via generale, unapartnership nei settori della comunicazione, della “financial education”, della formazione, della formazione continua, della ricerca e dei servizi agli studenti”.

Ancora non abbiamo ben capito se questo Protocollo siglato tra banca e università comprende la famosa convenzione per la “due diligence”; verificheremo meglio al riguardo.
Avremmo voluto essere delle mosche per ascoltare la conversazione tra Alessandro Profumo e Criccaboni; o meglio tra il banchiere e l’economista del Cresco e del Nucleo di Valutazione, quello che afferma che ha superato la fase acuta e poi chiede il congelamento dei mutui perchè non ha più liquidità adeguata per gestire l’ateneo. Il Criccaboni, infatti, è un fulgido esempio di “financial education”. Così come l’acquisto di banca Antonveneta. Del resto dissestare per oltre 200 milioni di euro un ateneo è fulgido esempio di financial education. Ma anche firmare contratti per direttori amministrativi con importi fuori dalle norme è fulgido esempio di financial education.
E la partnership nei settori della comunicazione? Chi meglio di David Rossi, in ottimi rapporti con Criccaboni, può sviluppare questa partnership? Senza dimenticare gli allievi del Bisi in forze presso la banca; soprattutto la nuova pupilla della Dalla Riva, la fidanzata del Bisi, che si divide tra la sede Sky di Roma e Milano. La gestione precedente della banca è stata così perfetta che Viola e Profumo lavorano in piena continuità, mantenendo lo stesso sistema precendente tanto amato dal groviglio armonioso.Con l’aggiunta della collaborazione con Criccaboni.

P.S. Nella foto un esempio di applicazione della financial education ai tempi dei dissestatori.