Prima di entrare nel merito del nostro intervento odierno ricordiamo due figure importanti della lotta alla mafia e al malaffare come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Riteniamo doveroso ricordare queste due figure perché la lotta al malaffare e alla criminalità organizzata deve proseguire per una questione di civiltà, di democrazia e di cultura del diritto.
In considerazione dell’adesione a questi valori democratici e di civiltà riteniamo VERGOGNOSO il linguaggio e le espressioni utilizzate stamane da Iacoboni (FLC CGIL)
Ci sono intromissioni dall’esterno verso l’interno dell’università con atteggiamenti al pari della delinquenza mafiosa che tendono a delegittimare e sopratutto a destabilizzare l’ateneo, lo si vuole usare come strumento per la nuova campagna elettorale. Si diffama soprattutto utilizzando social network e siti, con la tecnica del reiterare la menzogna, finchè diventa una verità, proprio come fa la mafia, nel mirino ci sono cittadini, amministratori e organizzazioni sindacali”.
Così come è vergognoso che il giornale del Bisi pubblichi questi messaggi infami e squallidi riferiti a social network e blog, che altro non sono che uno strumento di democrazia e civiltà riconosciuti dalla nostra Costituzione.
E qui teniamo a precisare: non prendiamo lezioni dal giornale che viene pubblicato dal gruppo cui fa riferimento l’On. Rocco Girlanda amico di Denis Verdini. Né prendiamo lezioni di democrazia da un sostenitore dei dissestatori, così come tutti i dirigenti della CGIL universitaria, incapaci di scendere in campo a favore dei propri iscritti e di tutti i lavoratori, mentre prendono le parti di una formazione politica che poi è quella che ha condotto l’Ateneo alla bancarotta.
Concludiamo ponendo tre domande a Iacoboni, Bisi e a tutti i sostenitori della nomenclatura universitaria:
1) E’ da mafiosi denunciare il malaffare, le ruberie e i danni alla Pubblica Amministrazione?
2) E’ da mafiosi denunciare i responsabili del dissesto universitario e i componenti di cricche o di gruppi che danneggiano il benessere pubblico?
3) E’ da mafiosi difendere i lavoratori, gli studenti e la dignità dell’istruzione pubblica?
Prima di affermare certe stupidaggini bisognerebbe collegare il cervello alla bocca. Noi siamo per la democrazia e la civiltà ed esprimiamo piena solidarietà ai Magistrati che stanno indagando sul dissesto di oltre 250 milioni e sulle varie irrregolarità riscontrate nell’Università di Siena.
Maestro Uriel, Maestro James e Cesare Mori
1 comment so far ↓
Continuate il vostro lavoro, che sono loro i veri mafiosetti della cricca. Sono finalmente alla frutta e lo stanno avvertendo chiaramente. Intervengono solo per difendere se stessi e non i lavoratori. Penosi….