Riceviamo e pubblichiamo.”Qui c’è in ballo il posto di lavoro di migliaia di persone. Ma che si continua con i giochini? A cosa guarda Antonio Damiani della FISAC-CGIL, ai dipendenti o alla campagna elettorale del Ceccuzzi?”

Se fosse confermato sarebbe di un cinismo spregiudicato da far rabbrividire.
Dopo che al Monte dei Paschi sembra cosa fatta la costituzione di una struttura in cui far entrare tutti quei dipendenti del Consorzio e delle funzioni di back office che dovranno essere esternalizzati, si fa sempre più largo l’ipotesi che ci sia qualche frangia della FISAC-CGIL che, grazie ad un accordo sottobanco con il Ceccuzzi, giochi a fare il pompiere incendiario.
Ma il giochino è stato scoperto. Purtroppo, a causa di gestioni che hanno dissestato le casse del terzo gruppo bancario italiano, un periodo che coincide anche con gli stessi anni che vedevano Ceccuzzi perennemente presente sulla scena politica senese, è molto probabile che alla via delle esternalizzazioni e a prescindere da tutte le novelle che possono venire raccontate in giro ci siano purtroppo poche alternative.
Se questo dovesse essere il tristissimo scenario e dato che i dipendenti non c’entrano un cavolo con il dissesto e stanno pagando per le colpe di altri (il nuovo vertice del Monte dei Paschi non potrebbe intanto richiedere indietro questi 3 milioni e mezzo che sono stati dati di buonuscita all’allora direttore generale Vigni? E perché Profumo non si pronuncia sul Mussari? Dopo che ha visto come è stato gestito il Monte lo sosterrebbe di nuovo alla guida dell’Abi?) non resta che costringere il Monte a dire quali società dovrebbero prendere gli esternalizzati, dove sono ubicate le sedi di queste eventuali società, che contratto offrono e farsi garante di tutto questo trattando le migliori condizioni. Perché è bene che non si perda di vista che i dipendenti sono vittime e basta di tutto questo macello.
Allora che fa il Damiani? Sventola il vessillo del “lotteremo fino alla fine” anche se sembra che il suo “fino alla fine” termini già verso giugno. Data alla quale le elezioni del Comune di Siena ci saranno già state e così avrà permesso al suo amico Ceccuzzi di sfruttare l’argomento esternalizzazioni per tutta la campagna elettorale.
Il Damiani sapeva che era già in cantiere un contenitore, una specie di bad company, dove infilare tutti i dipendenti da esternalizzare? Strano che gli sia sfuggito e che abbia scoperto solo ora che al Consorzio i dipendenti sono tutti distaccati del Monte dei Paschi.
Perché se al Monte hanno già messo in piedi questo chiamiamolo contenitore, c’è da girarci poco intorno e smettere di prendersi in giro, vuol dire che la strada è già parecchio tracciata. Cosa vuole fare a questo punto il Damiani della FISAC-CGIL? Vorrà fare muro contro muro fino all’ultimo giorno utile e, soprattutto, fino a che al Ceccuzzi farà comodo avere un argomento del genere per la sua campagna elettorale? O forse sarebbe il caso, almeno per una volta, fare davvero l’interesse dei lavoratori e chiedere (anzi pretendere) al Monte quali garanzie è intenzionato a dare ai dipendenti che potrebbero, o meglio dovrebbero, essere oggetto delle esternalizzazioni?
La demagogia quando c’è di mezzo il lavoro sta a zero, qui c’è da trovare tutte le soluzioni che garantiscano, comunque sia e a qualsiasi costo, il futuro delle persone e delle loro famiglie. Qui non è ancora chiaro che si sta giocando sulle pelle della gente.Gli interessi di una persona sola lasciamoli da parte.

Un ex iscritto alla FISAC

2 comments ↓

#1 Un iscritto FISAC on 11.14.12 at 16:14

Io non sono un ex-iscritto alla FISAC, ma sono un iscritto alla FISAC, ancora oggi.
E come tale sono sempre stato osteggiato dalla attuale dirigenza del PD senese; basti citare la costituzione del Forum sul Credito del PD (sul CREDITO, non sulla acqua pubblica o sull’agricoltura), dove della FISAC (sindacato dei lavoratori del CREDITO) non venne invitato nessuno.
L’astio dell’attuale dirigenza PD verso chiunque sappia anche lontanamente di Sindacato è nota e verificata ogni giorno.
Per cui quanto scrive questo “ex-iscritto alla FISAC” mi suona parecchio strano, considerando anche che Damiani non è nemmeno del PD, e nemmeno simpatizzante.
O l’ex co-iscritto confonde scadenze delle procedure sindacali con scadenze elettorali, oppure si diverte a fere proprie tesi aziendali con il solo scopo di screditare il Sindacato, nel tentativo di rompere il fronte delle lotte che, nelle prossime settimane, diverranno sempre più dure ed eclatanti.

#2 Cog on 11.15.12 at 17:49

Si, credo anche io che più’ che piu’ che un ex iscritto fisac sia uno che cerca di aiutare la nuova dirigenza mps e forse prova fastidio che il Damiani si esponga piu’ di altri a rifiutare le esternalizzazioni.