Ci sono equilibri, notizie e manovre che riusciamo a sapere grazie all’insieme delle relazioni che abbiamo consolidato in tutti gli ambienti. Siamo sicuri che il decreto che abolisce la provincia di Siena e il relativo accorpamento con la provincia di Grosseto è pura casualità e siamo sicuri che la poca resistenza all’abolizione della provincia da parte di numerosi settori del PD anch’essa è una casualità? Non sarà che il povero Bezzini è stato sacrificato perchè altri equilibri e altre manovre erano già in composizione e in corso da diversi mesi?
La risposta a queste domande, sapendo benissimo che tutto è smentibile e deficitario, proviamo a darle noi.
Per arrivare alle risposte partiamo dal ruolo del parlamentare del PD maremmano Luca Sani, coordinatore della segreteria regionale del PD toscano. Abbandonato da tutti i vertici regionali e nazionali a chi affida il proprio destino politico l’ex sindaco Franco Ceccuzzi? Al poco conosciuto ma attivo dietro le quinte Luca Sani.
Il parlamentare maremmano era già presente alla famosa serata per festeggiare la vittoria del chianino in piazza del mercato dopo le elezioni amministrative. Ma il rapporto tra i due era ben solido da diverso tempo. Un rapporto fondato su interessi politici reciproci. Luca Sani, dominus del PD grossetano e sponsor della provincia di Grosseto Leonardo Marras,cosi come ci dicono degli amici fraterni di Grosseto, lavora silenziosamente per prepararsi a lanciare quando sarà il momento la propria candidatura per sostituire Enrico Rossi alla presidenza della Regione Toscana. Ed ecco spiegarsi i motivi per i quali il parlamentare Luca Sani si è scagliato contro la proposta di “Siena capoluogo dell’area vasta” avanzata da Enrico Rossi. E nell’osteggiare il ruolo di Siena capoluogo, il parlamentare Sani, ha utilizzato parole maliziose contro il nostro caro Montesquieu di Pontedera: “Se poi l’accentramento in Area vasta dovesse produrre gli effetti che già si sono visti nel settore turistico con l’abolizione delle Apt, con l’assenza totale di politiche di promozione dei territori da parte della Regione, allora guardiamoci bene dall’assecondare certe scelte. Non voglio immaginare cosa accadrebbe in settori delicatissimi come sviluppo economico e agricoltura”.
E nell’ottica di questo scontro con Enrico Rossi bisogna inserire il ruolo di Luca Sani dietro le quinte delle dimissioni da sindaco di Franco Ceccuzzi. E alla luce delle nuove rivelazioni forse ci capisce cosa stava succedendo dentro la maggioranza in Comune. Luca Sani e Franco Ceccuzzi erano convinti di prendere due piccioni con una fava.Anche se alla fine i piccioni hanno fatto fare la figura delle fave ad altri. Il Ceccuzzi era convinto di avere i numeri per resistere e far fuori dalla maggioranza i consiglieri vicini ad Alberto Monaci. E Luca Sani avrebbe utilizzato la sconfitta senese del Monaci per farlo fuori dalla presidenza del consiglio regionale e di riflesso avviare l’indebolimento di Rossi e la sostituzione di Manciulli (troppo vicino a Rossi) dalla segreteria regionale. Il pallottoliere del Ceccuzzi era troppo semplice e deficitario e i due strateghi sono rimasti al palo. Ovviamente questi giochini tutti sulle spalle degli inconsapevoli cittadini. E oggi?
Con i nuovi scenari che si aprono a seguito dell’abolizioni della provincia di Siena con l’accorpamento sotto Grosseto il parlamentare Sani insieme a Ceccuzzi hanno messo n atto una nuova strategia; e in questa nuova strategia gioca un ruolo anche il presidente Alessandro Profumo. Luca Sani dopo essersi consultato con Alessandro Starnini sta lavorando per ricandidare Franco Ceccuzzi alla corsa per il sindaco di Siena con la prospettiva di giocare un ruolo di dominus proprio in virtù di Grosseto capoluogo della nuova provincia. In funzione di cosa? Con il Comune di Siena in mano a Ceccuzzi(in base ai desideri dei due strateghi) e la provincia di Grosseto sotto l’influenza politica di Sani e con l’asse consolidato tra Profumo e Ceccuzzi, i due strateghi avranno mano libera per i nuovi equilibri della fondazione MPS in modo da blindare lo stesso Profumo (anche in previsione della discesa della fondazione al 20 % dentro la banca) e controllare di fatto banca, fondazione, comune e provincia. Per il bene dei cittadini? No, per la carriera politica del Ceccuzzi e la futura candidatura di Luca Sani al posto di Enrico Rossi in regione.Ovviamente Simone Bezzini è il primo agnello politico sacrificale di queste strategie. Le iniziative di prostesa contro l’abolizione della provincia di Siena sono piu’ che giuste e vanno anche incoraggiate;prima però sarebbe importante tracciare una linea tra i veri “amici” e i veri “nemici”. E i fatti, purtroppo, giocano a svantaggio di Siena e i due strateghi insieme ai fatti.