La Corte Costituzionale sul riordino delle province, il ritorno del Montesquieu di Pontedera e quella strana fretta del dimissionario Ceccuzzi

La notizia l’avevamo annunciata attraverso una nostra previsione qualche giorno fa: la Corte Costituzionale ha rinviato l’udienza per decidere sul ricorso presentato dalle 8 regioni contro il decreto sul riordino delle province a data da fissare solo dopo l’iter parlamentare e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Quindi il riordino delle province è nelle mani del parlamento e dalle fonti romane a noi vicine risulta che le forze politiche daranno parere favorevole alla conversione in legge del decreto e nel caso ci fossero problemi il governo è pronto a porre la fiducia. Abbiamo la netta impressione che il riordino delle province non troverà ostacoli e non ci saranno modifiche. E infatti inizia a prender corpo l’ipotesi organizzativa della futura provincia tra Siena e Grosseto con capoluogo Grosseto e si discute anche di una sorta di compensazione tra le due città per l’ubicazione delle sedi degli uffici governativi. Una delle ipotesi in campo è la seguente: Prefettura a Grosseto e Questura a Siena; comando provinciale della Guardia di Finanza a Grosseto e quello dei Carabinieri a Siena. Queste alcune ipotesi.

In giornata abbiamo appreso che giorno 8 novembre il Montesquieu di Pontedera ritornerà a Siena e non a parlare di “Siena capoluogo”, bensì di diritti, di Bersani e di quanto è bravo lo stesso Montesquieu. Chissà se i compagni che si ritroveranno al cospetto del Montesquieu chiederanno lumi sul perchè “Siena non è capoluogo della futura provincia”?

Ma il Montesquieu forse ritorna a Siena per capire lo stato di salute politica del dimissionario Ceccuzzi, per poi ritornare dal Manciulli e decidere il futuro politico del dimissionario. Ci sta che il giorno 8 con la solita faccia tosta di chi non fa autocritica il Montesquieu annunci il suo desiderio di un Ceccuzzi candidato a sindaco. A quel punto per il Montesquieu pubblicheremo delle domandine interessanti. Vedremo.

Ci dicono che il dimissionario e responsabile politico dei disastri di Siena, l’amico di Paolo Del Mese, ovvero Franco Ceccuzzi dopo aver consultato i massimi esperti di economia e politica del suo staff (da Giulio Guido Carli a Donato Montibello passando per Elio Fanali) è intenzionato a ricandidarsi per la corsa a sindaco. Per carità di patria non fermatelo; si deve ricandidare.

P.S. Perchè quei dirigenti del PD senese che a scoppio ritardato si son messi a scrivere comunicati contro l’abolizione della provincia, giorno 8 novembre , non vanno dal Montesquieu a porre questa domanda: come mai presidente Rossi non hai presentato ricorso alla Corte Costituzinale sul riordino delle province?

1 comment so far ↓

#1 Bastardo Senza Gloria on 11.07.12 at 02:28

Si potrebbe attingere dal “comitato per Siena capitale della cultura” e fare un comitato per “Siena capoluogo di provincia”….chissà magari rispolverando un vecchio adesivo degli anni ottanta come logo, vale a dire “Si è Siena…”
A proposito il sig. Guicciardini ed i ggiovani del pd hanno qualcosa da dire al riguardo?
Così per curiosità s’intende…