Coordinamenti RSA – Banca Monte dei Paschi Siena Spa
COMUNICATO
In data 31 ottobre l’Azienda, in risposta alla richiesta delle scriventi OOSS di un incontro finalizzato alla presentazione della Piattaforma per il rinnovo del Contratto Integrativo, ha comunicato di essere disponibile per la trattativa a partire da lunedì 12 novembre.
Nella stessa lettera l’Azienda comunica che “a far tempo dal 1° di novembre, come preannunciato, cesserà di trovare applicazione il CIA” e che di conseguenza a partire dalla stessa data “fatta eccezione per le previsioni relative alla Previdenza Complementare Aziendale e all’Assistenza Sanitaria, troveranno applicazione ai rapporti di lavoro dei dipendenti delle società del Gruppo, unicamente le previsioni di legge e del CCNL”.
Le OOSS prendono atto che l’Azienda ha rinunciato alla promulgazione di un Regolamento Aziendale, più volte annunciato dalla Responsabile della Direzione Risorse Umane, ma non alla decisione di considerare non più in vigore il CIA, la cui importanza è stata oggetto delle circolari sindacali del 19 e 29 ottobre.
Si tratta di una decisione politicamente sconcertante, non in regola con le prassi negoziali esistenti nel settore e che ovviamente sarà sottoposta agli avvocati del sindacato per verificarne l’accettabilità a livello legale.
A proposito invece dell’auspicio, espresso dall’Azienda, di avviare un nuovo percorso di confronto con il Sindacato, le scriventi OOSS ricordano che da sempre sono disponibili ad affrontare, all’interno di un Accordo Quadro, le tematiche relative al Piano Industriale, tra le quali l’Azienda ha strumentalmente inserito la disdetta del CIA, rifiutandosi tra l’altro per mesi di chiarire quali fossero gli argomenti di interesse.
Perchè questo sia realizzabile occorre che l’Azienda dimostri concretamente di accettare il confronto sulle proposte delle Organizzazioni Sindacali su tutte le tematiche oggetto del Piano Industriale, a partire dalle controproposte sindacali sulla riduzione dei costi che permettono di azzerare le esternalizzazioni, o terziarizzazioni, come continua a definirle l’Azienda.
Tali proposte, equivalenti ai risparmi che l’Azienda ha dichiarato di voler conseguire per il risanamento della Banca, sono praticabili e sono responsabilmente condivise dai Lavoratori che rappresentiamo con percentuali di adesione e consenso senza eguali nel Settore e, forse, nel Paese.
Siena, 2.11.2012LE SEGRETERIE