All’università di Siena dopo il dissesto arriva anche il deserto di idee di qualche esponente della Cgil

I vertici della CGIL universitaria di Siena dopo aver sostenuto per anni i responsabili del dissesto universitario (vedi anche il ruolo di Angelaccio, collega di ufficio di Iacoboni anche lui della CGIL) ricominciano con la solita strategia del sostegno alla nuova nomenclatura, che è poi è sempre la stessa.

Infatti oggi questo Marco Iacoboni della CGIL dalle pagine di un giornale afferma che Riccaboni e la Fabbro stanno cercando di uscire dall’emergenza e afferma sempre questo Iacoboni che ambienti dell’ateneo, trincerandosi dietro pseudonimi e blog tentano di destabilizzare l’ateneo.

Ma di cosa parla caro Iacoboni … di cosa parla!!! Non si vergogna un pochino, così tanto per far capire ai suoi colleghi di essere almeno un sindacalista che recita le parti in commedia, anche di quello che si vergogna.

Noi non facciamo parte della comunità universitaria e non destabilizziamo niente. Semmai Lei è un po’ confuso e alquanto ridicolo con queste affermazioni. Voi del gruppettino ristretto della CGIL siete nervosi perchè finalmente qualcuno informa con atti e fatti documentati e documentabili e questo per voi “amici” dei rettori da sempre è diventato un problema, perchè non potete più raccontare favole e proclami sotto dettatura ai vostri colleghi.

Si rilassi caro Iacoboni e se non è in grado di fare il sindacalista e difendere i diritti dei lavoratori, cambi attività e si rilegga la storia di Di Vittorio (sperando che lei si ricordi chi era questo signore e grande sindacalista).

Non perdo altro tempo con Lei e con le sue uscite fantasiose. E si ricordi che siamo in uno Stato di diritto e in una democrazia e la Cgil universitaria così come i vertici dell’ateneo non sono privilegiati o immuni dalle leggi e dalle regole.

Maestro James

1 comment so far ↓

#1 Elettrica on 01.27.11 at 23:57

Ho letto cose che voi umani non osate immaginare ma queste di Iacoboni sono incredibili!!!