Che l’asta per la vendita del Palazzo Bandini Piccolomini sarebbe andata deserta l’avevamo scritto noi da mesi, non perchè abbiamo la sfera di cristallo, ma solo dopo un’attenta analisi del mercato immobiliare. E avevamo anche scritto che la vendita del Palazzo Bandini non sarebbe servita per il risanamento strutturale dell’università. E ora? Con l’asta deserta è del tutto chiaro che da oggi in poi, se chi di dovere non ferma il rettore abusivo, il rischio di operazioni speculativi con il prezzo al ribasso sono alte. Un nota curiosa: il notaio a cui si è affidato il Criccaboni è Alfredo Mandarini, noto esponente ceccuzziano. Detto questo.
Perchè consentire al Criccaboni di svendere il patrimonio immobilare ben sapendo che non servirà al risanamento? E da questo si palesa nuovamente il fatto che Criccaboni non ha un piano di risanamento e la situazione economica dell’ateneo sarà sempre più dura. L’università di Siena gestita da un manipolo di incompetenti.
P.S. Che ci faceva, tempo fa, il docente Lorenzo Frediani socio di Astrea con quelli dell’ufficio tecnico dell’università?