Articolo di Giampiero Calapà
Come si costruisce un sistema di potere? In un Comune con le società partecipate, le ex municipalizzate. Uno dei cavalli di battaglia di Matteo Renzi all’epoca delle primarie per la candidatura a sindaco, era proprio: “Via la politica dalle partecipate”. Non è andata così, spazzato via l’apparato ex Ds, la corte di Renzi è proliferata, anche con un paio di finanziatori dichiarati della sua campagna del 2009: se Giorgio Moretti, 48 anni, da luglio di quell’anno presidente della Quadrifoglio (l’azienda che gestisce i rifiuti) ha rinunciato al compenso, non lo ha fatto Andrea Bacci, socio e presidente della della Silfi (illuminazione comunale), 21 mila euro l’anno.Poi ci sono ragioni di famiglia e di opportunità. Maria Elena Boschi, 31 anni, avvocato, in passato praticante in uno studio legale insieme a Francesco Bonifazi, capogruppo Pd in Comune, è nel cda di Publiacqua, 22 mila euro annui; nessun problema ad occuparsi, con il ruolo di coordinatrice, dei comitati “Adesso” per la corsa di Renzi contro Pier Luigi Bersani, come lei stessa dice: “Non mi imbarazza, il mio incarico in Publiacqua è precedente”.Filippo Vannoni, invece, lavora alla Servizi alla strada spa ed è il marito di Lucia De Siervo, dirigente del settore Cultura del Comune, già capo segreteria del sindaco. Lei, assessore con Leonardo Domenici a Palazzo Vecchio, è la figlia di Ugo, ex presidente della Corte Costituzionale, e sorella di Luigi DeSiervo, direttore commerciale della Rai, nonché uno dei registi dei comitati “Adesso”.Leonardo Sorelli, è l’amministratore delegato, di Firenze Fiera, 28 mila euro annui, ed è il marito di Paola Andreini, una dei capi della segreteria del sindaco. Il presidente di Firenze Parcheggi, invece, è l’esempio più concreto del successo che Renzi riscuote a destra: Carlo Bevilacqua, alla guida dell’opposizione al presidente della Provincia Matteo Renzi, 2004-’09, prima capogruppo di Forza Italia e poi Pdl. Undici mila euro annui più 190 euro di gettone a seduta. Jacopo Mazzei, dal ’99 in uno dei gruppi immobiliari più importanti d’Italia, è nel cda di Aeroporto Firenze, 12 mila euro annui.Luca Talluri è presidente di Casa Spa, 55 mila euro all’anno: il fratello Marco è direttore di Tele Iride, tv di Barberino del Mugello abbastanza seguita in zona, schierata al fianco del sindaco di Firenze. Bruno Cavini, ex sindaco democristiano di Palazzuolo sul Senio, uno dei fedelissimi, nella segreteria di Renzi e nel cda dell’Ente cassa di risparmio di Firenze. Giuliano Da Empoli, già assessore alla cultura, presidente del Gabinetto Viesseux, membro in rappresentanza del Comune, di Polimoda Firenze, assiduo frequentatore del camper “Adesso”.Moreno Panchetti, presidente di Sas (Servizi alla strada), 30 mila euro annui, commercialista ed ex allenatore di calcio di Luca Lotti, capo gabinetto e factotum del sindaco. Poi c’è Marco Carrai, a Firenze avversari e nemici lo chiamano “l’uomo nero”. È il “gianniletta” del sindaco (definito così da David Allegranti nel libro “Matteo Renzi”, edito da Vallecchi).
Amministratore delegato di Firenze Parcheggi, 42 mila euro annui, vanta importanti relazioni nella finanza torinese e milanese, dal 2011 anche nel cda dell’Ente cassa di risparmio di Firenze, nel Gabinetto Viesseux, proviene da una potente famiglia demo-cristiana di Greve in Chianti, vicino a Comunione e liberazione, è il legame di Renzi con l’Opus Dei. Carrai è legato da stima e amicizia a Paolo Fresco, ex presidente Fiat, vicepresidente del Maggio Musicale Fiorentino.