Chiediamo lumi sul fascicolo relativo alla selezione del direttore amministrativo dell’università di Siena e sul compenso di Ines Fabbro. Ed ecco spuntare una vecchia storia bolognese

Se in Italia ci fosse un ministro dell’Università serio questa penosa e triste storia dell’ateneo senese sarebbe già conclusa. Una vera e propria cricca che da anni oltre a dissestarla sta mortificando l’ateneo senese in barba alle leggi e al decoro civile. Criccaboni e Ines Fabbro non possono restare al proprio posto e vi si spiegano le ragioni formali e legali.

Innanzitutto il Criccaboni è abusivo in origine (vedi elezioni irregolari). Ma non solo.

Ci sarebbe quella famosa lettera firmata congiuntamente e in pieno abuso di atti d’ufficio per favorire il docente Lorenzo Frediani (quello che confabulava con il Cricca sul fondo immobiliare).

Poi ci sarebbe l’eccedenza di euro 30 mila sul contratto firmato da Criccaboni alla Fabbro (già condannata dalla Corte dei Conti per danno erariale).

Poi ci sarebbe quella storia della famosa selezione. Pur con un fascicolo sequestrato dall’autorità giudiziaria (che fine ha fatto?) il Criccaboni ha nominato Ines Fabbro su base fiduciaria. Ricordiamo che il presidente di quella commissione della selezione era presieduta (prima di essere rettore abusivo) proprio da Criccaboni. Roba da matti. E nella commissione c’era l’amica di Criccaboni, la docente di Pisa.

Poi ci sarebbe il tentativo di fuga verso la direzione generale del CNR grazie all’amichetto Nicolais (amichetto non solo suo, ma anche del Sultano stiglianese e del dissestatore di Stati e conti correnti Giuliano Amato).

Oggi grazie ai nostri amici di Bologna veniamo a conoscenza di una storia pessima del 2009 che aveva coinvolto l’università di Bologna quando il direttore amministrativo della stessa era guarda caso Ines Fabbro. In quel periodo l’ex direttore amministrativo di Bologna Ines Fabbro aveva indetto un “concorso” e nel contempo era presidente della commissione esaminatrice per “vicedirettori di ateneo”. Risultato: 30 esposti ai carabinieri che contestavano le modalità della procedura. Questo avveniva nella primavera del 2009 e nel dicembre dello stesso anno Ines Fabbro è andata via dall’università bolognese. Giustamente, siccome qui c’è lo scivolo, è stata nominata dalla cricca dei dissestatori attraverso intrallazzi politici con la complicità di dirigenti del ministro (il famoso Tomasi). E poi qualcuno si lamenta del perchè questo blog è duro con questi soggetti e con questa cricca.

Ribadiamo la richiesta: la magistratura dovrebbe interdire dal ruolo di rettore l’abusivo Angelo (C)Riccaboni. Dal ministero continuano a far finta di niente?

 P.S. Sul Criccaboni ci sarebbe anche quella vicenda di quando era al Cresco e delegato aretino.