Tutto a posto Madama la Marchesa. Questo potrebbe essere il nome della nuova testata del quotidiano diretto da Stefano Bisi.
Anche oggi si è premurato di dare la fondamentale notizia che la presunta “bunga bunghista” Elisa Toti parteciperà a qualche trasmissione televisiva raccontando la sua esperienza di vita, ma ha visto bene di non fare accenno alla, di sicuro ai suoi occhi meno importante, vicenda giudiziaria riguardante Verdini, la Baldassini Tognozzi e, soprattutto, i fratelli Pisaneschi.
Figuriamoci, cosa vuoi che sia una vicenda del genere rispetto al puma o alla villa di “Hardcore” in cui forse anche Elisa Toti chiamava “Papi” il Presidente del Consiglio? Bazzecole, effettivamente. Ma siccome noi siamo gente semplice e non viviamo né per il fashion, né per il glamour, né per il gossip e pensiamo che l’informazione possa, anzi debba, essere altro ci sarebbe piaciuto di più avere qualche notizia sulla vicenda Verdini visto che, gira gira, sembra riguardi molto da vicino anche la realtà senese.
Non credo che Bisi pensi ingenuamente che se una notizia non la dà lui la gente non abbia modo di leggerla da qualche altra parte quindi pensiamo, come in altre circostanze simili, che gli sia semplicemente sfuggita. Eh eh, un pò grave per un giornalista, però.
Facciamo una premessa importante. Non siamo forcaioli a prescindere. Anzi. Riteniamo convintamente che una persona fino a sentenza passata in giudicato e in terzo grado di giudizio viaggi nella presunzione di innocenza.
Solo che ci viene da fare un’affermazione.
Certo che il Monte dei Paschi, allora, è proprio sfigato.
Il 9 luglio scorso arrestarono Leonardo Pizzichi che del Monte era sindaco revisore per l’altra triste vicenda di Eutelia che tanti lavoratori ha visto senza gli stipendi pagati per mesi, mesi e mesi.
Anche in quel caso, errore giudiziario? Chissà, anche qui sarà la Magistratura in quanto organismo competente a stabilirlo, però intanto è successo.
E anche in quel caso Siena si conquistò diverse paginate sulla stampa nazionale (e pensiamo che di quel genere di pubblicità ne avrebbe fatto volentieri a meno) che ricordava la provenienza dell’allora banchiere Pizzichi.
Stavolta ci risiamo e, in uno dei più grossi grovigli degli ultimi tempi, Siena ha riconquistato le prime pagine nazionali cambiando attori: stavolta ci sono i fratelli Pisaneschi e, soprattutto, quell’Andrea che all’interno del Gruppo non avrebbe un ruolo propriamente secondario.
Ci chiediamo se, per il bene del Gruppo MPS e di tutta la comunità senese, non sia il caso che, quantomeno fino a che non si arrivi ad un chiarimento, lo stesso Pisaneschi rassegni le dimissioni sia dal cda della Banca Capogruppo che dalla Presidenza di Antonveneta.
Caro Bisi, la parola “groviglio” associata alla politica e all’amministrazione di una realtà tutto evoca tranne che pensieri positivi e immagini trasparenti.
Bravo, altro bel colpo da Maestro nell’aver definito il “Sistema Siena” un groviglio.
Per esempio, la vicenda Verdini potrebbe essere appellata come groviglio. A meno che Bisi, nell’aver definito il Sistema Siena in questo modo, lo abbia fatto di proposito perché ci nota delle assonanze.
P.s. una domanda ai dirigenti del PD(S) senese che nell’unica tappa del Forum della buona politica hanno parlato di selezione della classe dirigente: ma, quantomeno in alcuni casi, su quali basi è stata selezionata questa c.d classe dirigente fino ad oggi? Loro ne hanno almeno una vaga idea? Pensiamo che i cittadini senesi una risposta la meriterebbero.
Firmato
La Primula Rossa
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Dal comunicato dell’Alleanza per l’Italia e FLI del 20.1.2011
Proprio a questo riguardo, senza alcuna vis giustizialista, ma solo per tutelare l’immagine della gruppo bancario MPS e della città di cui è espressione, riteniamo di dover invitare pubblicamente il professor Andrea Pisaneschi ad autosospendersi da ogni incarico nel gruppo bancario sino ad un completo chiarimento della propria posizione.