Alberto Nagel, amministratore delegato di Mediobanca, tira in ballo il nome di Alessandro Profumo; e non durante la festa di un partito ma davanti al procuratore della repubblica di Milano Giuseppe Orsi durante l’interrogatorio sui rapporti tra Mediobanca e la famiglia Ligresti. Una questione delicata che rischia di far saltare la poltrona allo stesso Nagel. Durante l’interrogatorio, Alberto Nagel, parla dei “legami privilegiati” tra Ligresti e gli allora soci forti di Mediobanca, Profumo, Bollorè e Geronzi.Rispetto alle dichiarazioni rese da Nagel ci penseranno i soggetti tirati in ballo a chiarire le posizioni; quello che mi preme evidenziare sono due aspetti non secondari. E’ stata una scelta opportuna nominare Alessandro Profumo presidente di banca MPS alla luce anche dell’inchiesta Brontos con successivo rinvio a giudizio per lo stesso Profumo(ad ottobre inizia il processo)? Come mai in questi anni le autorità di vigilanza e altre autorità competenti non sono intervenute per bloccare operazioni piene di ombre?
Nel potere economico e finanziario italiano è in atto un cambio di stagione e per certi versi un vero e proprio “terremoto”.A completare il quadro non è secondaria l’inchiesta in corso su Finmeccanica e quella sull’acquisto di banca Antonveneta. Il tentativo di minimizzare la portata dell’operazione Antonveneta da parte di Profumo durante(il non opportuno) dibattito alla festa del PD di Siena non rende giustizia alla storia della banca MPS e ai suoi dipendenti. Per cambiare il corso dell’economia e della finanza italiana occorre cambiare anche diversi protagonisti che oltre ad aver fatto il loro tempo hanno anche consumato risorse economiche con scelte e gestioni pessime e in alcuni casi fuori dal quadro normativo. Come mai di fronte alle evidenti gestioni “colpevoli” di scelte dannose non sono ancora state intraprese azioni di responsabilità? I “nuovi” arrivati fanno finta di niente delegando tutto all’autonoma iniziativa della magistratura? Allora in questo caso, proprio per dare un segnale forte a favore dei cittadini e dei consumatori, non ci resta che invocare l’arresto di quache “responsabile; una lezione doverosa per frenare il malcostume nel mondo delle banche e dell’economia. Ci sono poi le aggravanti. Per rimediare ai danni gestionali si utilizzano risorse dello Stato(dei cittadini), alla faccia del libero mercato; e si praticano scelte pesanti sui lavoratori. L’accordo tra Profumo e il PD senese(di Ceccuzzi) consiste in questo: Profumo non calca la mano sulla gestione precedente e il PD non si oppone alle esternalizzazioni. Il vero scontro dentro il PD tra Alberto Monaci e Franco Ceccuzzi non si è consumato sulle nomine in generale ma sulla nomina di uno solo; sul nome di Alessandro Profumo. E Alberto Monaci non aveva torto ad opporsi.
Nel frattempo Profumo sicuramente troverà il tempo per replicare a Nagel; la politica invece intervenga a tutela dei lavoratori di MPS e del futuro rapporto tra banca e territorio e non con lo schema rozzo e inutile del politico fallito Franco Ceccuzzi che pur di avere il controllo sulla banca(con l’arrocamento del 51%) ha preferito distruggere il patrimonio della fondazione e della stessa banca e poi fa finta di non sapere niente e di non aver messo bocca sulle decisioni. I nodi vengono tutti al pettine: dal rapporto Mediobanca-Ligresti, all’acquisto di Antonveneta fino al crac del pastificio Amato.
Albus Silente
5 comments ↓
Difatto salvo fatto tutto quanto, i cittadini senesi ricorderanno benissimo chi accolse le nuove nomine di Mps come un atto di discontinuità.
Tra questi folgorati sulla via di Damasco non vi erano soltalto i sostenitori di Ceccuzzi ma anche altri………carta canta e villan dorme.
http://www.ilcittadinoonline.it/news/152154/Le_verit%C3%A0_di_Viola_a_Sky_Tg___.html
http://ilgavinone.blogspot.it/2012/09/sansedoni-immobiliare-bilancio-chiuso.html
http://www.lettera43.it/economia/finanza/mediobanca-nagel-e-un-ruolo-in-goldman-sachs_4367563284.htm
http://www.vip.it/siena-crac-totale-le-grane-di-mussari-del-monte-paschi-di-siena-il-dissesto-delluniversita-e-del-comune-e-della-asl-e-ora-sienaleaks/