A questo link potete trovare un’intervista al Sultano di Stigliano (http://www.unita.it/scuola/strong-luigi-berlinguer-strong-piu-risorse-e-cambiamento-culturale-1.443022) nella quale fa delle dichiarazioni che già griderebbero vendetta al cielo fatte da chiunque, ma fatte da lui, il musicologo di fama internazionale presso il Ministero diretto dalla Gelmini, il garante dei garanti del Partito dei Dissestatori, il devastatore principe della scuola, ma soprattutto dell’università, prima di Siena e poi italiana tout court fanno rabbrividire. Si tenga presente che mentre per aver distrutto bancomat e vetrine (ora finalmente vendicate molto più dei poveri disgraziati della scuola Diaz e della caserma di Bolzaneto) qualcuno s’è beccato quasi quindi anni di galera, a questo – che in concorso con altri – a devastato di fatto la formazione italiana, oltre a tutte le cariche di cui sopra, gli hanno dato anche un posto al parlamento europeo (per non parlare di quanto hanno imburrato il figlio prima professore da dottore di ricerca, poi in vari CdA tra cui quello di Ampugnano, e infine in quello di Antonveneta, così, tanto per esser parte anche lui di un dissesto cataclismico).
Intanto esordisce dicendo che il ministro Profumo ha buone intenzioni. Ecco le metta in pratica e sollevi dall’incarico i dissestatori senesi, TUTTI. Poi passa a lamentarsi della mancata erogazione di fondi: “Con questa povertà un’attività formativa moderna non si può realizzare”. Per cominciare la povertà dipende dal fatto che chi ha preceduto Profumo (incluso il Sultano di Stigliano) ha buttato letteralmente i soldi fuori dalla finestra per motivi clientelari e di consenso: ecoc perché c’è la povertà. E poi l’attività formativa moderna è MEGLIO se non la realizzano, perché a forza di modernizzazione l’Università italiana (e in particolare quella di Siena) è sparita dalla faccia della Terra. Non è più nemmeno nelle prime cinquecento università del mondo, cosa della quale si vantavano invece i dissestatori Criccaboni e Ceccuzzi non più tardi di un anno fa.
Incredibile e vergognoso il contenuto dell’intervista che si dipana tra inattuazione delle norme costituzionali in materia (e la colpa di chi è? Dei ministri si suppone, quindi anche sua, oltre che della Gelmini al ministero della quale il Sultano ha collaborato) arriva finalmente a dire che nel corpo docente ci vogliono sia i vecchi che i giovani (bontà sua, ha scoperta l’acqua calda) e che per immetere persone ci vogliono soldi. Ma pensa un po’ … E come mai non ci sono soldi? Forse perché se li sono mangiati tutti i predecessori dell’atuale ministro? Non Sarà per questo? Non sarà mica per via del delinquenziale 3+2 che ha moltiplicato le cattedre all’infinito? E gli scopini da cesso da 67 euro? E i libri in suo onore? E l’Area comunicazione e marketing con 54 persone dentro + il genio inghirlandato di Via Roma 56? E il suo delfino Tosi e il suo secondo delfino Criccaboni? E il solito posto? E il suo amico Bettini? E il suo amico Schiavone? E lo Squero? E il figlio? Vogliamo parlare di tutto questo?
Ma con quale coraggio inaudito questo devstatore della cultura e della formazione italiana apre ancora bocca?
VERGOGNA!!! DISSESTATORE DEI DISSESTATORI!!!
P.S. Più tardi collegatevi su questo blog che vi si racconta un po’ di cosette su questa banda di dissestatori.
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http://www.lanazione.it/siena/cronaca/2011/02/26/465371-siena_ateneo_crac_sperpera_soldi_paga.shtml