Continua il rapido ed inesorabile avvicinamento verso la prematura fine del mandato da sindaco per Ceccuzzi.
Come avevamo già anticipato, il malcontento dei vertici del PD romano verso la gestione sia del sindaco che dei dirigenti del PD senese sta superando i livelli di guardia.
Nessuno, anche a Roma, crede più che sia il caso di sostenere ancora la figura di Ceccuzzi che ha dimostrato (al di là delle loro aspettative) di non avere affatto dimestichezza con la macchina amministrativa e forse, dati i risultati, poco anche con la diplomazia, dote fondamentale in politica.
Come dicevamo, il partito “romano” ha capito che la gestione del complesso periodo (ossia come gestire la fine politica di Ceccuzzi e degli organismi dirigenti del PD senese) non può essere affidata ai livelli locali.
Ed ecco che torna prepotentemente in campo la pasionara Rosy Bindi da Sinalunga, mandata da Roma, sostanzialmente, a commissariare tutto il gruppo ceccuzziano e provare a raccattare un pò di quelle macerie politiche che gli stessi hanno prodotto.
Ma il “groviglio” (per dirla alla Bisi) poco armonioso non sarà facile da strigare. Anche perché Rosaria Bindi non ha mai avuto un suo seguito in città, quindi, come si dice a Siena, più che “metterci il bercio” può fare ben poco di altro.
Comunque sia, è ufficialmente già partita la successione a Franchino Ceccuzzi e con essa le fazioni. Continua il lavoro del Degortes che spingerebbe per la candidatura di Alfredo Mandarini, mentre sul fronte ceccuzziano i pintoni vorrebbero il capitano della Torre, Paolo Capelli.
A sorpresa (ma neanche più di tanto) si sta preparando al canape anche Mauro Marzucchi.
Il vice sindaco, infatti, ha già detto ai suoi che chiederà le primarie di coalizione (quale???) per correre come candidato sindaco, cosa che voleva fare anche la volta scorsa, ma fu stoppato perché l’allora candidatura di Ceccuzzi doveva essere unitaria e senza conte.
La corsa di Marzucchi sarebbe dettata anche dai nuovi indirizzi che Guzzetti (presidente dell’Acri) avrebbe tracciato in materia di nomine per le Fondazioni bancarie. Stando a questi, almeno a come sono apparsi sulla stampa, non potranno infatti essere nominati coloro che hanno avuto funzioni politiche nei due anni precedenti, e certo Marzucchi non ha fatto il fioraio in questi anni.
Quindi deve provarle tutte per ricollocarsi quando Ceccuzzi sarà uscito definitivamente di scena. E il tempo è quasi scaduto.
Rumors dal Palazzo. Il palio per il dopo Ceccuzzi
Maggio 16th, 2012 | Note redazionali
1 comment so far ↓
Mi sorprende che nessuno della vostra redazione abbia notato l’intervista del (ex) politico Degortes. Dice che farà l’imprenditore. Ma ha lasciato gli incarichi a Mps Leasing e Factoring (vice presidente) e consigliere di Mps France? Quando dice che la Mugnaini è avvocato di suo riferimento, lo dice perché come imprenditore la consulta oppure ha un contratto con Mps Leasing e Factoring e parla come vice presidente della società? Solo per fare chiarezza ovviamente.