Riceviamo e pubblichiamo. Rinnovatore di cosa?

“E’ stato un errore: ci sono asset di valore nazionale che non possono essere guidati in modo esclusivo da soggetti locali perché in un territorio non necessariamente può essere presente un patrimonio di competenze sufficiente.” Questo è il pensiero del Sindaco di Siena pro tempore, tale Franco Ceccuzzi. Proviamo ad analizzarlo! Cari senesi voi non siete all’altezza di governare una banca, nonostante che l’abbiate fondata e gestita onorevolmente fino al 2001. Quindi, visto che non ci sono professionalità senesi io faccio il “discontinuatore”, “l’innovatore”, con persone che vengono da fuori che quasi sicuramente porteranno via la banca da Siena. Strano modo di ragionare per un Primo cittadino! Non solo il nostro “eroe” non si pone nessuna domanda sul perché siamo arrivati a questo punto. Signor Ceccuzzi, provi a domandarsi chi ha nominato una quantità di incapaci che rispondevano soltanto alla logica di appartenenza neppure a quella partitica ma a quella esclusivamente amicale. Troverà nella risposta, che potrà darsela di fronte allo specchio del suo bagno la mattina prima di uscire di casa, il vero motivo. Forse le sfugge che in questa città, in questa regione, ci sono competenze che sono state mortificate perché non rispondenti ai canoni politici ceccuzziani. Forse le sfugge che ci sono giovani senesi che hanno incarichi importanti a livello nazionale ed europeo nei settori della finanza. Perché vuole umiliare per la seconda volta la città che amministra: la prima con le nomine che ha fatto e che ci hanno portato a questo punto. La seconda volta passando come “rinnovatore” che con figure non senesi accelera l’uscita della banca da Siena. Altro che “rinnovatore” come dice il governatore Rossi che detto da lui “vetero comunista” è tutto un programma. Gli slogan non servono a nessuno se non a una battaglia tutta interna al PD fra due facce della stessa medaglia. Monaci non è presidente del consiglio regionale toscano di cui Rossi è governatore? Suvvia non siamo così sprovveduti!
Altro slogan che affanna una parte dell’opposizione è quello relativo al commissario, no al voto al bilancio, no al commissario! Bel rebus, anzi grande alibi per votare a favore di Ceccuzzi! Ci spieghino come una crisi della maggioranza al comune di Siena possa non passare che da un commissario. Il commissario verrà in tutti i modi sia se si voti no al bilancio, sia se si approvi una mozione di sfiducia, sia se il sindaco si dimetta per sua volontà. Il passaggio commissariale è previsto dalla legge e può essere individuato anche nelle figure amministrative esistenti come avvenne nel 1969. Quindi, cerchiamo almeno di essere chiari con l’elettorato che ha dato fiducia su programmi ai rappresentanti che siedono in consiglio comunale.

 

Stefania