Liberate il “prigioniero” Ceccuzzi

Niente allarmismi. Non si tratta , per fortuna, né di sequestro e nemmeno di arresto. La metafora è tutta politica. Ceccuzzi è “prigioniero politico” di Luigi Berlinguer. Sì, esattamente: ancora una volta la città naviga in acque tempestose per la presenza ingombrante del solito gruppo che oltre a condizionare in peggio (vedi i risultati) l’Università, continua a condizionare l’intera vita politica. Diciamo le cose come stanno. Naturalmente al fianco di questo gruppo c’è sempre il solito Bisi. E infatti, non perde occasione per lanciare “allarmismi” e proclami apocalittici. Perdi il pelo ma non il vizio, vero caro Bisi. Così come sono del tutto ridicole le affermazioni del tipo “se cade il Comune cade il Monte”. Peggio di come è stato ridotto non dovrebbe andare e poi la banca ha una govrernance stabile che lavora in autonomia dal consiglio comunale. Basta guardare il titolo e l’ultimo bilancio per capire che fino a oggi l’ingerenza della politica ha fatto solo danni alla banca. O forse caro Bisi, come al tuo solito, neghi i problemi e chiedi la pace solo per garantire la sopravvivenza del groviglio? Di questo si tratta: il legame tra il gruppo di Luigi Berlinguer e il Bisi è l’obiettivo comune per la sopravvivenza del groviglio. Quel groviglio che ha messo in ginocchio la politica e l’economia della città. Ma non vi bastano i danni già commessi? Non vi sembra il caso di darvi una calmatina e battere in ritirata? Se ci pensate, cari cittadini, coloro che si sono mossi per evitare il crollo del Ceccuzzi, sono o nominati in qualche cda o parlamentari che cercano la rielezione o beneficiati dal groviglio (vedi il Bisi). Svisceriamo i problemi e prendete atto che un “sistema è finito” e la migliore soluzione per la città non è il galleggiamento di una evaporata maggiroranza, ma un nuovo governo stabile, anche dopo un periodo di commissariamento. Chi grida al pericolo della caduta del sindaco sono gli stessi che hanno contribuito a danneggiare la città e i danni sono sotto gli occhi di tutti. Solo i faziosi continuano a negare l’evidenza. Anche i soldi sono finiti e non per colpa del buco dell’ozono, ma per responsabilità politiche e gestionali. Liberate il “prigioniero” Ceccuzzi per salvare la città dal declino definitivo. Il Comune, così come il resto delle istituzioni non sono proprietà private: chi ha fallito, con molta umiltà, prima di dividere ancor di più, faccia un passo indietro. Liberare il “prigioniero” Ceccuzzi significa liberare la città e la politica dalla presenza ingombrante del vecchio gruppo di potere capitanato da Luigi Berlinguer. Ma in pensione non ci va mai questo?

P.S. Bisi quando non ci sei il giornale è insolitamente corretto e molto meno bloccato. Vorrà dire qualcosa? Dobbiamo trarne qualche conclusione? Smette anche di essere l’house organ del Criccaboni. E’ veramente strana questa cosa.

3 comments ↓

#1 Marcello on 05.01.12 at 21:53

Il Ceccuzzi ha fatto nominare Aldo Berlinguer in banca Antonveneta e spesso i due vanno a pranzo insieme.

#2 Anastasia on 05.01.12 at 21:55

Che fine pessima la nostra città. Una fine pessima: che delusione il Ceccuzzi.

#3 Bastardo Senza Gloria on 05.02.12 at 09:16

Per chi non se ne fosse accorto il sindaco è già “commissariato” da una corrente del suo partito, per chi non se ne fosse accorto il governo del comune è già caduto, e non su un argomento qualsiasi tipo la pulitura dei giardinetti di vico alto, per chi non se ne fosse accorto lo invito a guardare “Report” la prossima domenica almeno si aggiorna sulla situazione del Mps.
Sempre per chi fa finta di niente lo vorrei aggiornare che il commissario, rispetto al “sistema siena” al “groviglio armonioso” e a quelli della “cultura 2.0” è senz’altro il minore dei mali.
Chiudere e riaprire un bilancio comunale con 2,2 milioni di “debiti” nonostante i soldi della fondazione vuol dire aver FALLITO!
Quando si fallisce si prende atto e ci si dimette.