Lo Starnini guida la fronda dei restauratori e David Rossi quella dei comunicatori “discontinuisti”

Per niente soddisfatti per aver distrutto un ateneo e diviso per anni la città a seguito della loro sete di potere, ecco che i fedelissimi del sultano di Stigliano (al secolo Luigi Berlinguer) ritornano prepotentemente sulla scena politica per restaurare le proprie poltrone. Hanno fatto “prigioniero” il Ceccuzzi dentro il partito e grazie all’intervento dei vertici romani del partito hanno seccato le nomine locali per il prossimo cda della banca. I fedelissimi del sultano non hanno molti voti dal punto di vista elettorale, ma sono riusciti ad impossessarsi della struttura del partito, o meglio, a condizionarla. E di fatto condizionano lo stesso Ceccuzzi. Il capo della fronda piddina dei restauratori è una vecchia, diciamo vecchissima, conoscenza della politica: Il sempre in aspettativa Sandro Starnini. Questo sarebbe il nuovo e la discontinuità?

Starnini ex presidente della Provincia, ex consigliere regionale (meglio incarichi politici che andare a lavoro!), da quando il partito gli ha negato la possibilità di fare l’assessore nella giunta regionale si è messo di traverso e ha riaperto le ostilità nei confronti del gruppo dirigente. Le ostilità son durate poco e infatti il Mussari qualche mese fa ha nominato Starnini presidente della Novoli (incarico di circa 100 mila euro). Nei mesi prima della campagna elettorale partecipava e organizzava le riunioni per disarcionare Ceccuzzi dalla candidatura di sindaco (vi possiamo dire anche le date e i partecipanti delle riunioni); non riuscendo nella frenata al Ceccuzzi, insieme al resto della fronda, hanno cambiato strategia. Del resto a Starnini come ad altri discontinuatori non  manca l’incarico ben retribuito. Arriviamo ai giorni nostri. Nelle varie riunioni politiche del partito e non, lo Starnini attacca sempre il Mussari (prima l’incarico e poi attacca chi gli ha dato l’incarico) e Alberto Monaci. E infatti sono i fedelissimi di Starnini che hanno spinto e stanno spingendo alla rottura interna al partito e naturalmente forzano la mossa per andare alle elezioni anticipate. Il “prigioniero politico” Ceccuzzi non voleva la rottura così come voleva la riconferma di Mussari, ma gli eventi e le imposizioni romane hanno determinato uno sconquasso e il danno maggiore lo stanno recando alla città. Come nel passato, la città è divisa per colpa della sete di potere del solito gruppo: Luigi Berlinguer e Alberto Brandani. E naturalmente con l’assurda pretesa di utilizzare le istituzioni pubbliche per manterne in piedi il gruppo dirigente del partito fedele al Ceccuzzi e di tutti i vari comuncatori e nominati al seguito. Se poi la città è ridotta in stato di crisi, chissenefrega!! Loro campano bene e con incarichi ben remunerati. Ad assecondare la fronda dello Starnini nell’ardua impresa di dividere la città e spingere alle elezioni anticipate sono scesi in pista anche i famosi “inquinatori di pozzi della comunicazione” capitanati dal comunicatore che si divide tra Siena e Mantova, David Rossi. Quando ha avuto la conferma che Mussari era in uscita si è messo subito nella scia dei restauratori. E a tal proposito consigliamo al nostro amico Bisi di non seguire il comunicatore nell’ardua impresa perchè i tempi son cambiati, la gente è incazzata, c’è crisi e i poteri non si fidano più dei voltagabbana supponenti e troppo furbini. E’ inutile parlare di altro o mettere in pista altre ipotesi: questo è il quadro desolante della politica senese. Il ritorno delle mummie della politica e dei soliti poltronisti. Provate a smentire la nostra ricostruzione; noi siamo disponibili a pubblicare rettifiche e altre ricostruzioni. Anche se noi siamo documentati (mai sottovalutare la documentazione). E i comunicatori, quelli seri, dovrebbero sapere che la comunicazione vincente non è determinata dal mezzo, ma dal contenuto. Specialmente in periodi, come quelli che viviamo, popolati da svariati cazzari della comunicazione e della politica.

1 comment so far ↓

#1 Bastardo Senza Gloria on 04.17.12 at 22:25

Alla fine chi è più abituato a sguazzare nella melma avrà la ricompensa maggiore.
I birrai gongolano.