Dal settimanale L’Espresso. I domatori di giornali di Lirio Abate : “Si scoperchia l’inchiesta: Lucia Aleotti, figlia di Alberto e anche lei indagata, prende il telefono e chiama alcuni giornalisti fiorentini per tentare di ridurre l’impatto della notizia”. Le telefonate della Aleotti per ridurre l’impatto della notizia dell’inchiesta che la riguarda sui quotidiani (21 novembre 2011)

Il 25 novembre 2010 la procura di Firenze sequestra un miliardo e 200 milioni di euro al patron della Menarini, Alberto Aleotti. Si scoperchia l’inchiesta: Lucia Aleotti, figlia di Alberto e anche lei indagata, prende il telefono e chiama alcuni giornalisti fiorentini per tentare di ridurre l’impatto della notizia.

Il referente della donna sembra essere Gabriele Canè, condirettore di “Qn”. Quel giorno la “Nazione” – che fa parte di “Qn” – dedica due pagine al sequestro. La Aleotti al telefono con Canè dice di essere “basita” per lo spazio dedicato alla vicenda dal quotidiano della città. Il condirettore le dà ragione: “Onestamente è un serviziaccio.
Per fortuna è solo sulla “Nazione”, però la Menarini non è che sia a Campobasso, è in Toscana, dove esce “La Nazione””. Parlando con Lucia Aleotti, Canè sostiene che i giornali nazionali hanno dedicato poco spazio e lancia frecciatine al direttore di “Qn”, Giuseppe Mascambruno: “Non so se capisce quello che tu gli dici, perché se capiva non faceva una montatura di panna come quella”.
Poi Canè chiama il responsabile della concessionaria di pubblicità del giornale e spiega che gli Aleotti sono “furibondi”. Il condirettore fa riferimento a contratti pubblicitari che potrebbero saltare. “I giornali sono anche liberi di scrivere senza tener conto però, insomma, fino a un certo punto. Non è che dobbiamo seguire i canali pubblicitari, ma in questo caso c’è una connessione che veramente è un peccato perdere e in questo momento è oggettivamente persa perché ovviamente (i Menarini) sono incazzati”.
A Lucia Aleotti il giornalista spiega: “Certamente avremmo potuto avere un equilibrio migliore. Anche perché nascondere non serve, anzi, crea…”. Canè e Aleotti temono un paio di giornalisti fiorentini. “Per “Repubblica” c’è la Franca Selvatici purtroppo”. “Ma non era andata in pensione?” chiede Canè. “Si vede che la riutilizzano”. Lucia Aleotti contatta anche Paolo Ermini, direttore del “Corriere Fiorentino”, e si lamenta per l’articolo definito “scorretto”. Ermini difende il servizio, ma la fa chiamare dalla collega che ha scritto. E con un sms Aleotti lo ringrazia.

3 comments ↓

#1 Gianni on 03.26.12 at 16:33

Povera Siena e povera banca: in che mani!!!

#2 Cinzia on 03.26.12 at 18:28

complimenti ai giornalisti che confabulavano con l’indagata!!!

#3 giovanna on 03.28.12 at 16:08

d’accordo con Cinzia….