Non sappiamo cosa pensano di raccontare dentro il partito, soprattutto alla base, dopo le nomine della banca, il sindaco Ceccuzzi o il fine economista Giulio “Guido” Carli. Quello che noi sappiamo con cognizione è che il potere politico e finanziario che ruota intorno a Astrid, sfruttando la debolezza e l’incompetenza della classe dirigente senese, ha gettato le basi per un commissariamento politico della città, funzionale al perfezionamento di una fusione del Monte dei Paschi con altra banca (probabilmente la BNL). Oggi senza tanti fronzoli il capo di Astrid, quel Franco Bassanini da tutti conosciuto, ha dato il via libera all’era Profumo nel Monte affermando che non c’era nessuno meglio dello stesso Profumo per ricoprire il ruolo di presidente. Chi c’è dentro Astrid? “Astrid è una Fondazione costituita il 28 maggio 2009, sull’esperienza dell’Associazione fondata nel 2001 da studiosi di varia estrazione politica e culturale, da parlamentari ed esponenti politici, e da dirigenti delle pubbliche amministrazioni, da tempo impegnati nella progettazione e implementazione delle riforme istituzionali e amministrative”. Il presidente di Astrid è Franco Bassanini; nel direttivo ci troviamo anche Luisa Torchia (quella indagata nell’inchiesta su Ampugnano); presidente del comitato scientifico Giuliano Amato (quello che prende quasi 1500 euro di pensione al giorno) e tra i membri dello stesso comitato, Tania Groppi (designata nel cda di MPS), Tiziano Treu, Augusto Fantozzi, Stefano Rodotà, Cesare Salvi, etc; tra i sindaci revisori invece il famoso Vincenzo Visco. A proposito, siccome siamo in attesa di conoscere le posizioni di Tania Groppi in merito al dissesto dell’università di Siena, cogliamo l’occasione per chiedere anche un’opinione sul coinvolgimento della Torchia nell’inchiesta su Ampugnano. Sul dissesto dell’università ci ritorneremo sopra lunedi con la terza puntata di Scili sul ruolo nel cda di Angelo Dringoli, con l’aggiunta di una domanda specifica a Tania Groppi. A questo punto siamo più che curiosi di capire dove hanno intravisto la discontinuità tutti coloro che da giorni la proclamano ai quattro venti sia dentro la maggioranza sia nell’opposizione consiliare senese. Da Roma non si portano via la città di Siena perché è materialmente impossibile, ma la banca e tutto quello che ne consegue non tarderanno a farlo. In città siete tutti contenti per questa prospettiva? E’ inutile che i soliti capi di partito continuino ad affermare il contrario: gli incantatori di serpenti fanno presa solo sui distratti e sugli illusi. Invece di reagire, con scatti e soluzioni adeguate alla crisi che investe quasi tutti i settori e le istituzioni senesi, i nostri politicanti, pur di mantenersi la poltrona, si sono piegati alle volontà dei D’Alema, Bassanini, Rosy Bindi e Giuliano Amato. Questi ultimi non hanno problemi di sorta, la crisi invece coinvolge anche i cittadini senesi e sempre ai quattro di prima, dei cittadini senesi non gliene frega niente; della banca sì. Sarà il caso di darsi una svegliata in città, anche dentro i partiti di maggioranza, per tentare di bloccare il progetto romano, o forse hanno ragione a Roma: in quella città non sono in grado di gestire le istituzioni? In ballo non ci sono le presidenze: ci sono soprattutto i posti di lavoro a rischio e il tessuto economico che rischia di frantmarsi. Astrid è Astrid, ma non tutti i poteri forti sono con Astrid e la volontà popolare non si annulla dentro la fondazione di Bassanini e Amato. Il sonno della ragione genera mostri. Il risveglio dei mostri genera danni. Illuminatevi velocemente.
Dopo il sultanato di Stigliano si prepara il commissariamento della città da parte di Astrid. E le differenze sono poche
Marzo 24th, 2012 | Note redazionali
1 comment so far ↓
Che coppia quei due in foto!!!!