La nazionale italiana del concorso “Non ne azzecco una manco se ci provo tre volte a fila” 2012

Grande Ceccuzzi!!! A lui va il premio “Non ne azzecco una manco se ci provo tre volte a fila” 2012 (e anche per gli ultimi sette mesi del 2011, gli va dato atto che ce l’ha messa tutta fin da subito per vincerlo)

Ceccuzzi non ce l’ha fatta, le giravolte sono più forti di lui. All’indomani dell’arriverderci e grazie (ma con la borsa bella piena di soldini) all’ex Direttore Generale Antonio Vigni (domanda, ma di tutta la tecnostruttura solo lui c’aveva le colpe? Il capo del personale, Fabrizio Rossi, ha azzeccato tutte le scelte sulla gestione di tutto il personale?) e dell’arrivo del nuovo direttore generale Fabrizio Viola, Ceccuzzi fece le corse per sperticarsi a tesserne le lodi e, soprattutto, per metterci il cappello sopra facendo quasi passare il messaggio che il nuovo DG lo avesse scelto direttamente lui.
E oggi cosa fa? Oplà! Ceccuzzi, come un ballerino consumato, fa una bella piroetta e cambia ballo. Di lotta e di governo il nostro Ceccuzzi. Ieri (nel vero senso della parola) ad osannare il futuro amministratore delegato del Monte (forse anche senza conoscerlo, per la verità: siamo proprio sicuri che al Dott. Viola la selezione l’abbia fatta proprio lui, magari con l’impareggiabile aiuto dell’economista Giulio “Guido” Carli?) oggi gli manifesta contro.
Ceccuzzi, deciditi! Non è che un sindaco può fare da bosco o da riviera (o come dicono da sempre ad Oxford i più raffinati ed insigni luminari, da potta e da culo) in base a dove creda vada il consenso elettorale. Almeno non quando le situazioni sono così delicate che necessiterebbero di una dose maggiore di responsabilità e di lucidità
E’ chiaro che la trovata del primo cittadino di manifestare contro quello stesso futuro amministratore delegato da lui scelto, ha scatenato commenti di tutti i tipi in rete. Che senza dubbio il Ceccuzzi avrà letto e, con la sua consueta ossessione di cercare il consenso a prescindere, forse ora sarà entrato in crisi. Che fare a questo punto? L’unità di crisi del Comune di sicuro sarà già a lavoro. Decidere di non andare allo sciopero dei dipendenti del Monte perché tutti lo stanno criticando sarebbe la ciliegina sulla torta; se, invece decidesse di andare rischierebbe di beccarsi una gragnolata di fischi. E allora che fare? Forse, però, una soluzione in extremis ci potrebbe essere: un improvviso calo di zuccheri a tutti i manifestanti così non si accorgerebbero della presenza del sindaco.