Questi uffici leggono con orrore le dichiarazioni del sedicente direttore del Corrierino dei Piccoli già commentate degnamente dal Maestro Uriel. Fanno venire in mente il personaggio di Alan Ford Superciuk che si faceva vanto di rubare ai poveri per dare ai ricchi. A parte che il Bisi oltretutto non ci ha capito assolutamente niente (perché non gliene frega niente) di questa faccenda delle PEO e dell’Accessorio, ma sostenere quello che ha sostenuto sul sacrificio dei lavoratori grida vendetta al cielo. Come mai Bisi, nell’interesse dell’istituzione cui sembra tenere tanto, non devolve almeno parte dei quattrini che gli dà il suo amico Mussari? E perché non chiede che ne pensano i suoi amichetti Riccaboni e Fabbro della proposta che hanno fatto i lavoratori davanti al Consiglio di Amministrazione di tagliare parte dei propri emolumenti e delle proprie indennità per farci delle borse di studio per gli studenti? Visto che i succitati amichetti suoi (e non la Gelmini) hanno anche tagliato il XVIII ciclo di dottorato per la somma gioa degli studenti che le tasse le pagano di già e salate anche.
La verità è una sola Bisi: tu sei un esponente di quell’asse Ceccuzzi-Mussari-Berlinguer-Tosi-Marignani-Riccaboni-Iantorno-Vigni-Boldrini-Cardini e molti altri che prima ha partecipato al banchetto alla tavola universitaria e non solo e ora dai una mano a questa gente a cercare di coprire tutte le malefatte perpetrate e a tentare di rimediare qualcosa sulla buccia delle classi più deboli. Considerata anche la tua appartenenza a quella gloriosa Fratellanza che dovrebbe ispirarsi al pensiero del Grande Architetto dell’Universo direi che si possa dichiarare il tuo completo fallimento.
Ad majora
Di questi uffici
Cesare Mori