Piena fiducia e massimo rispetto per la Magistratura. Per la magistratura italiana, senza specificare come spesso e volentieri affermano i vari indagati o affini: “Piena fiducia nella magistratura senese”. La magistratura è una sola: quella dello Stato italiano. E non è un rilievo di forma, ma una puntualizzazione di sostanza.
E a questo proposito andiamo ad analizzare un po’ la situazione. Ancora oggi l‘AOUS e la Facoltà di Medicina vedono diverse tribù in lotta tra loro. Da molti anni ormai hanno prevalso le tribù dei Ber-lhin-guhe-rian e dei Tho-si-han, coadiuvati da un gruppetto di guerrieri chiamati Sempl-ihci-han. Oggi, nonostante che i loro capi e molti dei loro vice siano o fuori dalle balle o addirittura sotto meritatissimo processo, una tribù figlia e debitrice di costoro sta cercando di ristabilire il comando: quella dei Riccha-bo-ni-han. Un esempio? C’è da sostituire un membro, appartenente alla tribù dei Tho-si-han nel CdA dell’Università e una tribù nemica, quella dei Vi-ci-ni-han, provava a schiaffarci una dei propri membri. Ma ecco che il capo dei Riccha-bo-ni-han, il grande capo Cri-ccha-bon, con l’aiuto di due sottocapi, Fede-ri-coh e Ra-nucc-hio Nu-ti, hanno manovrato in modo che il prescelto (la cosa purtroppo è stata rimandata per avverse condizioni metereologiche) sia l’ennesimo pupazzo che dice sì a qualsiasi porcheria. Tutto questo prefigura naturalmente una serie di illegittimità, se non addirittura illegalità visto che poi il CdA decide a maggioranza (con rarissimi casi di onestà e legalità) qualsiasi porcheria che non fa che aumentare il dissesto universitario. Il secondo fine è quello di far fuori e ridurre all’impossibilità di resistere tutti i docenti vicini a Ceccuzzi (vedi per es. Alessandro Rossi) o a Monaci (vedi per esempio il chiaro fine di detronizzare dal DAI il monaciano Daniello), nonché tutti i simpatizzanti di Fratello Illuminato.
Con oggi, quindi, chiudiamo la pubblicazione della “Summa degli orrori del dissesto universitario” e avviamo quella dei “Promemoria per la Magistratura”. Siamo a mettere in evidenza che corre l’anno 2012 e ancora la cricca dei dissestatori e affini si trova “al solito posto” e dentro la martoriata università senese e i due geni Riccaboni e Fabbro sono gli esecutori del medesimo gruppo tosiano. Ecco quello che sta facendo il Criccaboni: con la complicità e i silenzi della cricca ministeriale (a proposito, ci risulta che si stato presentato un esposto per omissione di atti d’ufficio nei confronti del Ministro per il mancato annullamento del decreto di nomina del Riccaboni!!!) oltre alle varie manovre di sostegno dei frequentatori del “groviglio armonioso”(di questo parleremo a breve, con qualche rivelazione importante) e agevolato dai traccheggiamenti vergognosi di alcuni uffici, il Riccaboni tenta di sopravvivere, piazzando i suoi fedelissimi nelle varie poltrone e quando non sarà più rettore i successori si ritroveranno padroni di un nuovo dissesto. Così come ha fatto il Tosi. I rappresentanti dello Stato e quelli delle istituzioni locali intendono far finta di niente o per il bene comune agiranno alla svelta per chiudere definitivamente qyesta brutta pagina universitaria senese? Oppure pensano di “resistere” o peggio ancora farsi intrappolare nel “muoia Sansone con tutti i filistei”? Al Riccaboni e al cantore del groviglio Stefano Bisi interessa la sopravvivenza della cricca universitaria e del groviglio, non il bene supremo della città e delle istituzioni. E infatti il Riccaboni si è precipitato ad omaggiare il suo giornalista amico, raccontando attraverso un bel video di autoesaltazione diffuso sul web dal giornale online Siena News, le solite novelle. Naturalmente l’intervistatore si è guardato bene dal fargli domande imbarazzanti. Nei prossimi giorni vi spiegheremo anche il motivo della non sospensione, da parte di Riccaboni, dalla docenza universitaria di un docente di medicina di Siena sotto processo (magnificato dalle fotine sul giornale del Bisi, che si è stranamente dimenticato di dire che il docente è sotto processo). E a proposito di docenze universitarie e di processi vi segnaliamo la “la condanna a due anni emessa dal tribunale di Firenze (sempre magistratura italiana) nei confronti del docente universitario fiorentino Torello Lotti. La condanna è stata emessa venerdi 3 febbraio 2012 e il dermatologo Torello Lotti è stato condannato “per istigazione alla corruzione e per peculato”. Ricordiamo inoltre che l’Università di Firenze si era costituita parte civile nel processo contro il docente Torello Lotti. Altra storia, altra università e soprattutto a Firenze non hanno i cantori del “groviglio armonioso”.
Nei prossimi giorni ci occuperemo molto della facoltà di medicina, senza tralasciare niente. Per dirla in gergo: inizia l’assalto alla cricca che imperversa dentro quella facoltà e ci occuperemo anche di “chimica in famiglia”. Minacciate, presentate querele contro il nostro blog, tanto la faccia tosta di negare l’evidenza non vi manca e l’unica risorsa che vi è rimasta è quella di tentare di bloccare l’informazione e sperare che tutto si “abbui” magari con la complicità di qualche “nana istituzionale”. Nel frattempo informiamo tutti che a noi risulta che diversi cittadini che si sono stancati di queste crricche e grovigli vari hanno inviato lettere e segnalazioni dettagliate a diversi “uffici romani”. Del resto anche i maggiori organi d’informazione seguono la vicenda universitaria senese e non faranno calare nessun sipario sulla libera informazione. Concludiamo rivolgendo tanti auguri di buon lavoro al Ministro dell’Interno Cancellieri (e ne deve fare molto per convincerci visti i suoi trascorsi) che prontamente ha sciolto il comune di Ventimiglia per via delle infiltrazioni mafiose. Dimostrando il rigore dello Stato contro la criminalità e contro le cricche. Forse qualcuno ha già scritto al Ministro dell’Interno per segnalare anche altre cricche che hanno operato per far firmare il decreto di nomina di Riccaboni. Corre l’anno 2012 e i cittadini onesti attendono i processi: basta con i dissestatori di ateneo e i rettori abusivi.
Il presente intervento come gli altri a seguire sono indirizzati in forma di lettera aperta: AL MINISTRO DELL’INTERNO e ALLA DIREZIONE DISTRETTUALE ANTIMAFIA DI FIRENZE.
1 comment so far ↓
Parlate tanto di medici , ma vi siete mai chiesti chi si occupa dell’ufficio stampa dell’ AOUS ? Boh! E il curriculum? Concorso ?