La lettura dell’articolo del Prof. Giovanni Grasso è sconvolgente. Indipendentemente da eventuali profili penali e amministrativi, da accertare, quanto sta venendo fuori da un anno di gestione sconsiderata da parte degli abusivi Riccaboni & Fabbro getta luce su un panorama istituzionale disastroso. Gli organi di governo, elettivi e nominati, dell’Ateneo vengono regolarmente saltati o ingannati, con o senza il loro consenso, e le decisioni appaiono prese in pratica da tre o quattro soggetti, di cui due abusivi e altri che non hanno alcun titolo (come Frediani). Ora: lasciamo perdere i consiglieri e i senatori accademici che tanto si sa che sono o sdraiati di fronte agli abusivi o incapaci di considerare la portata gravissima di certi atti, ma i nominati dagli enti non hanno niente da dire? La redazione di Fratello Illuminato, disgustata da tutto questo, chiede a Pasqualino Cappelli, Vareno Cucini, Roberto Morrocchi e Pasqualino Paulesu che ne pensano di queste prove schiaccianti di una gestione folle e di questi disegni dei quali – pare di capire (“una voce maschile chiama Riccaboni e lo mette sull’avviso di non discutere con nessuno nel dettaglio del piano di risanamento”) – sono stati tenuti completamente all’oscuro. Sarà il caso che il 10 di gennaio chiedano conto e ragione di tutto questo o no? E poi, ancora, ma ci si rende conto che questi due tramestatori facevano progetti con un patrimonio PUBBLICO E INDISPONIBILE, pretendendo di gestirlo tramite ambigue società private e senza la minima trasparenza e condivisione di tutti gli interessati che, in fondo, sono anche i Cittadini? E ancora: ma il sindaco Ceccuzzi non ha da dire niente al suo rappresentante? I palazzi di cui si parla sono a Siena, glielo ricordiamo e sono anche palazzi storici e notificati. E ancora: vengono tirati in ballo Mussari e Marino. Due domande: ma Mussari è d’accordo con tutto questo? Di Marino lo sappiamo, ma Mussari? E Paulesu a chi risponde? Ad un sia pur alto dirigente o al Presidente e al CdA della Banca? E ancora: ma l’ineffabile cricca ministeriale cui i due abusivi devono le loro fortune è al corrente di tutto ciò? E gli ineffabili Gelmini e Profumo? I palazzi sono PUBBLICI, sono dello STATO! Quando sono state compiute le operazioni San Niccolò e Scotte sono state fatte alla luce del sole e in trasparenza, non attraverso una società privata con capitale sociale di 30.000 euro versato da un dipendente della medesima amministrazione. Roba da matti!
Ma ci si rende conto che sì o no che queste operazioni, per fortuna non andate in porto, sono del tutto illegittime e inopportune? E sarebbe questo il piano di rilancio e risanamento? Siamo sicuri che l’affare non prevedesse qualche foglio da cento per i mediatori? Che interesse ha Frediani in tutto questo? E quale sarebbe l’interesse collettivo protetto da una trousse del genere? Ma vergognatevi un’intera vita tutti quanti e ponete rimedio a questa indecorosa situazione, subito! Immeditamente!
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