In questo intervento nessuno vuole difendere a spada tratta l’operato del sangimignanese Gabriello Mancini.
Non bisogna essere dei fini economisti per capire che la Fondazione MPS poteva essere gestita meglio, per usare un eufemismo.
Ma di chi è la colpa? Del solo Gabriello Mancini come vorrebbe il sindaco Ceccuzzi?
Nell’intervista che Ceccuzzi ha rilasciato a La Nazione il messaggio che il sindaco ha rivolto a Mancini è chiaro.
Se ne deve andare. E subito. Ossia ben prima della sua naturale scadenza che sarebbe nel 2013.
Le nuove parole magiche del Ceccuzzi sono “discontinuità” e “ricambio” della classe dirigente. Di tutta.
Non è dato sapere, però, se dentro questa classe dirigente da buttare via, il Ceccuzzi ricomprenda anche se stesso.
Come ha ricordato anche il Bisi, il signor Ceccuzzi è da oltre 10 anni dominus assoluto della politca senese; colui che ha preso le decisioni su qualsiasi argomento; colui che ha dettato le linee politiche e programmatiche su tutto. Fondazione compresa.
Cosa vuol far credere, adesso, che fino ad oggi ha abitato su Marte e che, quindi, lui non ha mai messo bocca su nessuna questione?
Ma ci faccia il piacere! Come diceva Totò.
Se veramente ha carattere, allora, e veramente ritiene che tutta, ma proprio tutta la classe dirigente che c’è stata fin’ora deve andare a casa, cominci lui a dare il buon esempio e si dimetta da sindaco.
Mancini dia un segnale politico a Ceccuzzi e lo ponga di fronte alle sue responsabilità. Politiche e morali.
Resti fino al 2013 – dato che sembrerebbe non esistere uno strumento che possa chiederne le dimissioni forzate – e gli insegni che con la presunzione,l’arroganza e la negazione della realtà si va da poche parti.
Il discorso è molto semplice. Se la ricerca di una nuova figura al posto di Mancini venisse selezionata in base ai meriti ed alle competenze, allora saremmo perfettamente d’accordo. Ma se Ceccuzzi intende far fuori Mancini perché al suo posto vuole “Piazzarci” qualche suo portaborse o consigliori che non ha mai visto un giorno di lavoro in vita sua neppure per sbaglio, allora tanto vale che resti chi già c’è.
Meditate gente.
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Dichiarazioni di Franco Ceccuzzi del 9 novembre 2007 sulla vicenda Banca Antonveneta: “Banca Antonveneta è sempre stata l’anima gemella di Banca Monte dei Paschi”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato de L’Ulivo e membro della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati, esprime la propria soddisfazione a seguito della notizia sull’accordo raggiunto da Banca Mps con la Banca di Santander con il quale l’istituto senese ha acquistato la Banca Antonveneta.
“La Banca Mps e Antonveneta – sottolinea il deputato senese – sono due realtà che hanno grandi potenzialità di sviluppo e che possono integrarsi al meglio con grande vantaggio per gli azionisti e per la clientela. In passato è stato giusto preservare Banca Mps da pessimi affari in attesa della vera occasione di crescita, che il presidente Giuseppe Mussari ed il direttore Antonio Vigni oggi hanno saputo cogliere prontamente”.
il motivo che blocca il Ceccuzzi e l’opposizione nel chiedere le dimissioni di Riccaboni è per il fatto che sono in mano a Luigi Berlinguer. Ceccuzzi ha chiesto le dimissioni di Mancini perchè concordate con Alessandro Starnini. Ma questo Starnini chi la nominato presidente della Novoli?
http://ilcittadinoonline.it/news/144712/I_sindacati_del_Monte_contrari_all_avvicendamento_del_direttore_generale.html
Gli ultimi 10 anni di poliitca senese sono stati in mano al Ceccuzzi.Con quale coraggio parla?
Perchè questa accelerazione da parte di Ceccuzzi? Perchè qualche giorno fa aveva detto che tutta la vicenda andava gestita in silenzio? Perchè Mussari si dimetterà entro il mese di gennaio? Cosa c’è sotto che ceccuzzi sa e che noi non sappiamo? Non è che questa accelerazione sia dovuta per creare meno problemi possibili al PD e a Ceccuzzi? L’alleanza con i berlingueriani è chiara, così come è chiaro il tentativo di ridemsionare Alberto Monaci. Alberto paga anche la critica a Riccaboni e alla gestione della Sanità senese. Come potrebbe continuare la gestione del consiglio comunale il sindaco se la margherita gli togliesse la fiducia e aprisse una verifica in sede di partito? Verifica che potrebbe partire non dal Monte ma dall’Università. Dicono che ci sarebbe la stampella delle liste civiche, che fine ingloriosa! Ma se si tornasse a votare e tutti i responsabili della situazione compreso Ceccuzzi andassero a casa, come sarebbe?
Si vocifera di una riunione tra Starnini,paolo Mazzini, Laura Vigni organizzata per trovare le convergenze per fare da puntello alla maggioranza, in modo da isolare Alberto Monaci e far riprendere in mano l’ospedale ai berlingueriani.Ma Starnini non era un fedelissimo di Jolanda Cei Semplici?
TROPPI RAGIONAMENTI DA POLITOLOGI DI PERIFERIA, la soluzione scelta dal SINSDACO CECCUZZI è più semplice del previsto: mandare via i personaggi più esposti, quindi MUSSARI e MANCINI (Vigni solo per aprire la pista) per salvare il resto del sistema Siena evitando una possibile o probabile soluzione finale giudiziaria.Ceccuzzi forse conosce altri aspetti della varie vicende ma in città vi sono decine d’indagati su varie questioni, quanto basta per distruggere i “sodali” del sistema Siena e allora abbandona Mussari e Mancini al loro destino provando a ridimensionare anche altri esponenti del PD.La vicenda CHITI è inquietante e nessuno ne parla ma in questi giorni tremano anche i “birrai” anch’essi nemici del sindaco chianino.Ceccuzzi vuole salvare il PD dalle aule giudiziarie (pensate cosa potrebbe accadere se tutti gli indagati fossero rinviati a giudizio, condannati e alcuni arrestati) e quindi non ha più titubanze, vuole tutti fuori per presentari ai senesi come il salvatore della città, l’uomo di giustizia, il senese che vuole il bene del MONTE.
Che dite senesi ce la fara?
” o partigiano portami via, o bella ciao o bella ciao o bella ciao ciao ciao” PER FAVORE RIDATECI I BRAVI COMUNISTI DEL PASSATO, amavano Siena,IL MONTE L’UNIVERSITA’ e soprattutto non bevevano la birra ma il nostro buon vino (rosso).