L’ombra lunga dei berlinguerian-tosiani dietro la nomina sconsiderata e irregolare della Fabbro

Questi uffici rileggevano con attenzione le intercettazioni tra Criccaboni e Tomasi, chiedendosi quale fosse la ragione per cui la cricca ministeriale, Gelmini consenziente ed auspicante, ha imposto al miracolato Criccaboni la nomina della maestrina elementare condannata dalla Corte dei conti Ines Fabbro.

Tomasi: Ho parlato con la Ministra. Ho dato rassicurazioni sulla nomina del Direttore Amministrativo…

Come mai la Ministra, che ricordiamo aver mentito spudoratamente di fronte ai magistrati senesi (capito magistrati? Vi ha raccontato delle balle!), aveva interesse acché la Fabbro fosse nominata? E perché la cricca ministeriale devota al sultanato di Stigliano non ha evitato che Criccaboni mettesse in piedi quella farsa infame di concorso, prendendo per il culo ben 48 candidati che si erano presentati? Noi, facendo 2+2 e mettendo insieme tutte le trame stiglianesi, una spiegazione ce la siamo data. Al di là dei rapporti “particolari” che questo Tomasi deve aver avuto con “la Ines”, come la chiama lui, mettiamo al centro della nostra analisi la ridente località di Guistrigona, detta anche “il solito posto”, intorno alla quale gravitano ex rettori in cerca di riparo, ex direttori amministrativi stiglianesi fino al midollo, neo rettori che non vogliono “strumentalizzazioni”, ex dirigenti sindacali e neo indagati, sempre fedelissimi della banda degli stiglianesi. Accoppiamo questi personaggi con ex direttori amministrativi con quattro dita di pelo sullo stomaco, ex professori catto-com che gravitano nei gabinetti dei ministeri, ministri che non sanno fanno il proprio lavoro e ex rettori, ex membri del CSM, neo musicologi di vaglia: tutta gente che ha un bisogno disperato di coprire un pozzo di merda di cui non si vede il fondo ed ecco il risultato! Una insulsa, inetta, prepotente e servile al tempo stesso che si presta a fare il braccio armato di questa cricca, dando una bella mano al Cricca per finire di distruggere un ateneo vecchio 771 anni e nel contempo provvedendo a cercare di salvare i dissestatori dalla giusta punizione.

Sarebbe stato un disegno perfetto, sennonché i due sono talmente incapaci che ne combinano una dietro l’altra, commettendo fra l’altro una serie di irregolarità amministrative e gestionali talmente marchiane che, pur con tutto l’appoggio della cricca sunnominata, i magistrati non possono fare a meno di chiudere tutto e annotarsi tutte queste irregolarità. Attendendo fiduciosi i rinvii a giudizio dei primi 28 indagati, consigliamo a Cricca e maestrina di togliere l’incomodo finché sono in tempo perché ad ogni giro di orologio la loro situazione peggiora, avendo oltretutto l’impressione che di merda ce ne sia ancora tanta in quelle carte che evidentemente sono finite nelle mani dei giornali e che non ci sia solo per loro, ma che la merda coinvolga anche una bella fila di figure istituzionali cittadine. Aspettiamo e vediamo.

2 comments ↓

#1 gloria on 12.29.11 at 12:36

“che Criccaboni mettesse in piedi quella farsa infame di concorso” Fino a prova contraria il concorso l’ha messo in piedi il Focardi, rettore era sempre lui.

#2 Shamael on 12.29.11 at 15:39

Si ricorda a Gloria che Focardi non l’ha nominata, alla maestrina. Sarebbe il caso che Gloria si leggesse i giornali come abbiamo fatto noi. Del resto che ci sia stata un’interferenza ed una forzatura da cricca ministeriale appare evidente dalle intercettazioni.