I nomi sono segni di segni ai più inintelligibili quando il linguaggio non si addomestica alle comuni regole del significato. Nelle appannate dimore degli scripta del Corriere di Siena si configura, sostanziandosi, in quel lessico ermetico e in quella simbologia alchemica riservato agli adepti, scilicet ai confratelli. Animum attendite! Non è concesso al nostro sciagurato fratello di proferire, apertis verbis, la legittima censura rivolta a coloro che decretarono la terribile sorte e la sventura che ormai incombe sulla città di Siena, nondimeno, agli iniziati il verbo crittografico di cui si avvale Bisi alias Gennaro Groppa per stigmatizzare i responsabili si svela in tutta la sua luminosa chiarità.
Avvertito lo stylus scribendi un’analisi scrupolosa e puntuale del testo dissolve il velo misterico:
“Anche io ridevo e scherzavo quando sul giornale ho letto che per le campagne senesi girava un puma. Forse questo tipo di ironia e di difficoltà nel credere a fatti ed episodi sta un po’ nel dna di noi senesi”.
L’interpretazione letterale è limpida, ma il messaggio subliminale che si cela oltre l’illusione è terso: Il puma è il simbolo incarnato dei responsabili del dissesto, è un predatore, è insidioso, sottomette le prede e ha una maggiore capacità di competere con gli altri carnivori, si aggira nelle campagne senesi, badate bene, nelle campagne, non in città.
L’ermetismo connaturato allo scrivente avverte l’accorto lettore che sui presunti reati la magistratura è da tempo allertata:
“sono saliti a sette gli avvistamenti e le segnalazioni alle forze dell’ordine per la presenza di un puma nelle campagne senesi. In città lo stupore resta alto di fronte ad una simile notizia”.
Sette è il numero esoterico per eccellenza, legato al compiersi del ciclo lunare, sette erano gli avvisi di garanzia e l’incredulità e lo sbalordimento si sono diffusi fra i cittadini disorientati. Percorrendo ancora i sentieri ermeneutici dell’Autore si intravede l’esito della vicenda:
“La seconda ipotesi è invece che qualcuno, per “diletto personale”, diciamo così, abbia preso in casa propria un cucciolo di puma e che successivamente questo sia scappato. Oppure che addirittura il proprietario, accortosi che l’animale stava crescendo ed era ormai divenuto ingestibile, abbia deciso di liberarlo nei campi. Sarebbe incredibile se alla fine si scoprisse vera quest’ultima ipotesi, pensando alla paura che è stata generata nella popolazione e ai possibili danni che il felino può ancora causare in futuro”.
La crisi finanziaria dell’ateneo senese ormai non più occultabile ha determinato il padrone del felino (leggasi burattinaio) ad ascondere i termini della corruzione tentando di affrancare gli epigoni promuovendo un proprio emissario non direttamente coinvolto nelle vicende … La serie di testimonianze che attestano l’esistenza del puma e che segnalano gli avvistamenti presenti nell’articolo annunciano l’ancora influente e risoluta presenza del Veglio che tramite i suoi ancora fidi discepoli infierisce sugli inermi, provvedendo scrupolosamente a tutelare i suoi pari:
“Questa zona è piena di campi, è una zona di ripopolamento e quindi è ricca di animali come fagiani, caprioli e volpi. Qui il puma può trovare molte prede per sfamarsi. Ci sono tante abitazioni immerse nel verde, quindi la paura di rivedere l’animale c’è. Io ho una sorellina piccola e ultimamente non mi fido a lasciarla fuori di casa da sola” (…) nella zona sono spariti gatti e galline. Negli ultimi quindici giorni sono scomparsi, ne sono rimasti appena quattro o cinque, non di più. A mia nonna è sparito il gatto che aveva da anni e non siamo riusciti a trovarlo da nessuna parte, nemmeno morto in mezzo ad una strada qualora fosse stato schiacciato da una macchina. E una mia vicina di casa aveva molte galline che sono tutte sparite nel giro di due o tre giorni. Sono tante, troppe coincidenze tutte insieme”.
A sintesi della sibillina trattazione si scorge il vibrante auspicio dell’estensore :
“Spero che presto venga effettuata un’operazione su larga scala che possa eliminare quest’ansia che è entrata nell’animo di noi abitanti della zona”.
Videlicet buon rinvio a giudizio … Cari Profani
Uriel David