Va detto che il sindaco Ceccuzzi sembra non azzeccarne una. Ma su una cosa si è dimostrato un vero campione: la sottile e opportuna scelta delle persone su cui puntare.
Qualcuno di voi ricorda l’improvvisa ascesa del consigliere comunale del Pd David Chiti? Tutto ad un tratto, in città si cominciò a vederlo sempre accanto all’allora segretario comunale e onorevole Franco Ceccuzzi (di riffa o di raffa c’è sempre lui nel mezzo), lanciato sulla stampa locale come presidente di una non ben precisata associazione “Noi” e insignito sul campo del titolo di astro nascente della politica senese nientepopodimenoché direttamente dall’onnipresente Ceccuzzi. E fino a qui siamo “al ieri”. Oggi, invece, più che come astro, il Chiti è diventato un meteorite scagliato sul Pd a causa della recente inchiesta che lo vede tra gli indagati per l’affidamento del bar del San Niccolò.
E che dire dell’altra eccezionale figura di (bip) fatta giusto in questi giorni dal solito Ceccuzzi col caso Panti, altresì ribattezzato Speedy Gonzales tanto veloce è stata la sua permanenza in Fondazione?
Ceccuzzi, prima lo ha nominato (peraltro in un momentino non proprio semplice per la Fondazione MPS), poi nel suo intervento sulle sorti della Fondazione ha fatto una sbrodolata sul Panti che in quel contesto c’incastrava come il cavolo a merenda, tessendone tutte le magnifiche doti manco fosse il premio Nobel Nouriel Roubini, e poi, dulcis in fundo, fa passare una settimana e gli chiede di dimettersi. Perché? Perché pare, come scritto sul Corriere di Siena, che l’avv. Panti abbia un non trascurabile conflittuccio con i criteri di onorabilità, causa procedimento in corso. Ma, evidentemente, i tanto sbandierati criteri etici (a proposito, qualcuno di voi sa dirci se per il PD è ancora in vigore la carta etica, o se questa è stata trasformata in otto rotoli di morbidezza?) per l’ordossìa del PD sembrano valere a corrente alternata.
O bravo Ceccuzzi. Ma un controllino prima non sarebbe stato il caso di farlo? Magari avrebbe evitato di infilare una nuova figura del genere per cui sulle lastre il commento più benevolo è un bel “si vede che è di Montepulciano, di Siena un ci capisce nulla”. E forse su come amministrare una comunità sembra non saperne tanto di più.
Ecco arrivare uno dei tanti problemi del sor Ceccuzzi, una vera spina nel fianco che lo sta indebolendo ogni giorno di più. I temibili “consigliori” di cui si è circondato e che gli indicano le cose da fare. E’ proprio sicuro che siano all’altezza di gestire un passaggio così delicato come quello che la città sta attraversando (due su tutti, indebitamento monstre dell’Ateneo e la discesa sotto il tanto sbandierato 50% della Fondazione)? Risposta: no.
E sì che ne avrebbe davvero tanto bisogno di personaggi con almeno un minimo di competenze e non solo di persone che nella loro vita “professionale” non sono andati più in là del fare il segretario organizzativo di partito e simili. Forse Ceccuzzi non ha ancora preso atto che politicamente ha già perso perché verrà ricordato come quel sindaco che ha fatto portare via la banca da Siena.
Bel successo, non c’è che dire. Sarebbe curioso fare un sondaggio e vedere a che punto è il suo gradimento in città.
Ovviamente, l’argomento non è di interesse per il Pd senese. Infatti, in tutto questo casino il suo fidato scudiero, il segretario comunale e fine economista Giulio “Guido” Carli di cosa va ad occuparsi? Delle assemblee rosa delle donne democratiche!!! Va detto, però, che fa tanto chic. Vuoi mettere quanto è più trendy una bella supercazzola alla conte Mascetti sulla diversità/parità di genere?
Per quanto ancora questi signori intenderanno offendere l’intelligenza dei Senesi?
Il Pd locale e la sua agenzia Robespierre, tra un inutile volantino ed un comunicato di noiosa propaganda, cosa aspettano a pronunciarsi sulle dichiarazioni di Mancini che come riportato sul Cittadino Online (frasi ad oggi non smentite quindi siamo legittimati a ritenerle del tutto vere) ha lanciato un j’accuse tanto violento quanto preoccupante dicendo “I Consigli comunale e provinciale erano al corrente della situazione, conoscevano esattamente la capacità finanziaria della Fondazione e ci hanno ordinato lo stesso di procedere sulla strada dell’aumento di capitale nella scorsa primavera. Tutto perché nelle loro intenzioni si doveva salvaguardare la non scalabilità della banca a tutti i costi. Chi non era d’accordo se ne poteva andare a casa” (http://www.ilcittadinoonline.it/news/144098/Durissimo_atto_d_accusa_di_Gabriello_Mancini.html)
Dopo aver letto i giornali tutti pensavamo che Ceccuzzi su queste affermazioni qualcosa dicesse. Invece silenzio di tomba. Mica vorrà nascondersi dietro un infantile “ma mica l’ho nominato io Mancini, il sindaco all’epoca era il Cenni”. Su su, Ceccuzzi, sarebbe veramente un affronto all’intelligenza di tutti. Ceccuzzi con i suoi consigliori, sono di memoria così corta da non ricordarsi che da oltre dieci anni a questa parte tutte le linee politiche sono state dettate dall’attuale primo cittadino nell’allora sua veste di plenipotenziario segretario di partito?
Un’ultima domanda al presidente della provincia Simone Bezzini: cosa ne pensa della manovra di Monti, che tra le cose davvero poco condivisibili come il blocco dell’indicizzazione a pensioni di anzianità già da fame (anche se sembra stia rivedendo un po’ il tetto economico) ed il ripristino dell’ICI, due misure che pescano sempre nelle solite tasche di chi ha sempre pagato le tasse, almeno una cosa buona l’ha fatta, ossia lo spianamento di un ente inutile – specie per una realtà come la nostra – come la provincia?
Così con pacatezza vi consegno alcune riflessioni. Almeno avete un qualcosa da leggere in questa assenza di politica e dibattito in città e nel resto della provincia. E di altri silenzi imbarazzanti.
Maestro James
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“A distanza di sei mesi dall’insediamento del Sindaco e della nuova Giunta senese è doveroso per l’Italia dei Valori di Siena proseguire nella verifica dell’attività svolta e dello stato di avvio dell’accordo elettorale che ha consentito alla coalizione di centrosinistra di vincere la competizione elettorale al primo turno con i voti determinanti dell’Idv. Più in generale si tratta di valutare se questi primi sei mesi di attività hanno risposto alle aspettative di buongoverno e di coerenza con i principi declamati in campagna elettorale.
Nessuna delle grandi questioni poste dall’Italia dei Valori e poi inserite nel programma elettorale sembra al momento avviata: segna il passo l’impostazione delle prospettive del Santa Maria della Scala, è al momento sospesa la revisione del regolamento urbanistico, niente si sa della “rivisitazione” dello statuto della Fondazione.
Non risultano assunti provvedimenti di riduzione dei costi della politica adeguati alla gravità della crisi, né sono state formulate proposte concrete di intervento. Non risultano atti che attestino il recepimento del dettato referendario rispetto alla pubblicizzazione dei servizi idrici: il caso del Comune di Napoli insegna che, volendo, si può intervenire senza aspettare ulteriori passaggi parlamentari.
Nessuna voce si è levata da Palazzo Pubblico, a fine luglio, per criticare l’infornata del gruppo di amici nelle varie collocazioni bancarie, ma, cosa ancora più grave, niente è stato fatto in questi mesi, fino a martedì scorso, per iniziare ad informare correttamente i senesi sullo stato della Banca e della Fondazione.
Nessuna posizione politica forte è stata assunta per favorire il pluralismo dell’informazione anche con riferimento alla spaventosa sequenza di indagini e di imputazioni penali che stanno devastando l’immagine del territorio senese a partire dall’incredibile condanna milanese della Fondazione bancaria (tenuta sotto silenzio dai media tradizionali) per arrivare alla conclusione delle indagini sulla gara di Ampugnano, fino alle vicende giudiziarie che hanno colpito l’Università e colpiscono in questi giorni le propaggini della Valdarbia.
L’Italia dei Valori ha ritenuto doveroso, nei confronti dei propri elettori e della città, denunciare apertamente e criticamente lo stato di sonnolenza rispetto alle tematiche evidenziate e auspica che il Sindaco, superata questa fase delicata, tragga le dovute conseguenze rispetto alla gestione della Fondazione e della Banca, chiedendo una piena assunzione di responsabilità da parte degli organi che la dirigono.
Italia dei Valori Siena”
CRISI EURO EBA CONDANNA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA IN VENDITA AL MIGLIOR OFFERENTE
SIENA 8 DICEMBRE 2011 CORSERA.IT
GIUSEPPE MUSSARI,CONSIDERATO L’ENFAT PRODIGE DELLA FINANZA ITALIANA,HA SCRITTO L’EPITAFFIO SULLA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA.L’HA PRESA E CONVOCATA A NOZZE,PER POI AVVELENARLA CON LA STUPIDA SCALATA ALLA BANCA ANTONIANA VENETA.PER SEGUIRLO LA DEPUTAZIONE DELLA FONDAZIONE HA DATO FONDO AL TESORO DELLA CITTA’ DI SINEA,INDEBITANDOSI FINO AL MIDOPLLO.FINISCE QUI L’AVVENTURA SENESE DELLA BANCA PIU’ ANTICA DEL MONDO.
EURO CRISI SPREAD RECORD A 450BP.L’EBNA HA CONDANNATO LA FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA A PERDERE IL CONTROLLO DELLA CONFERITARIA MONTE DEI PASCHI DI SIENA.LA PIU’ ANTICA BANCA DEL MONDO VA DUNQUE SUL MERCATO AL MIGLIORE OFFERENTE,LA BANCA DIVENTA SCALABILE DA QUESTA SERA.LA CITTA’ DI SIENA PIANGE E ACCUSA UN COLPO DURISSIMO.IL PRESIDENTE DI ABI E MPS GIUSEPPE MUSSARI NON E’ RIUSCITO NELLA SUA IMPRESA,HA SCRITTO L’EPITAFFIO SULLA SUA CARRIERA DI BANCHIERE ITALIANO.LA SUA FOLLE VISIONE DELL’ACQUISIZIONE DELLA BANCA ANTONIANA VENETA HA CONDOTTO FONDAZIONE E BANCA AL DISASTRO.LE CASSE A SIENA SONO VUOTE,PIANGONO MISERIA.LO STESSO FRANCESCO GAETANO CALTAGIRONE ORMAI PARE SI STIA DISINTERESSANDO ALLE SORTI DELLA BANCA,HA MATURATO UNA MINSVALENZA DI 500 MILIONI….
IL DESTINO DELLA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA VENNE SEGNATO DRAMMATICAMENTE DALL’INFAUSTA ACQUISIZIONE DELLA BANCA ANTONIANA VENETA,ALCUNI ANNI ORSONO.UN ACQUISTO CHE E’ COSTATO ALLA FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA LA ROVINA,IL DEPAUPERAMENTO DI OLTRE 5 MILIARDI DI EURO,SOLDI CHE IL CORSO DEL TITOLO,NON HA MAI CONSENTITO DI RECUPERARE.
PER FAR FRONTE ALLE RICHIESTE DELL’EBA,LA BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA HA GIA’ ANNUNCIATO UN AUMENTO DI CAPITALE GRATUITO PER LA CONVERSIONE DEI TITOLI FRESH IN AZIONI ORDINARIE E NELLE PROSSIME ORE SARAà COSTRETTA AD ANNUNCIARE LA CANCELLAZIONE ANCHE DEI DIVIDENDI PER L’ESERCIZIO 2010.ALTRE MISURE POTRANNO ESSERE ADOTTATE PER FAR DIMINUIRE IL DRACONIANO AUMENTO DI CAPITALE DI CUI LA BANCA HA BISOGNO.LA FONDAZIONE MONTE DEI PASCHI DI SIENA DOVRA’ FAR FRONTE AL COSTO PAUROSO DEGLI INTERESSI DEI FINANZIAMENTI MATURATI CON JP MORGAN E ALTRE BANCHE E NELLO STESSO TEMPO SI VEDRA’ DILUITA A BEN A L DI SOTTO DEL 30%.UN COLPO DURISSIMO PER LA CITTA’ DI SIENA,CHE ORMAI NON CREDE PIU’ AI MIRACOLI,NON RIDE,E MALEDICE L’AVVENTURA IN TERRA VENETA.
CORSERA.IT
Nel 2007 Ceccuzzi dichiarava:
“Dichiarazioni di Franco Ceccuzzi del 9 novembre 2007 sulla vicenda Banca Antonveneta: “Banca Antonveneta è sempre stata l’anima gemella di Banca Monte dei Paschi”. Con queste parole Franco Ceccuzzi, deputato de L’Ulivo e membro della Commissione Finanze alla Camera dei Deputati, esprime la propria soddisfazione a seguito della notizia sull’accordo raggiunto da Banca Mps con la Banca di Santander con il quale l’istituto senese ha acquistato la Banca Antonveneta.
“La Banca Mps e Antonveneta – sottolinea il deputato senese – sono due realtà che hanno grandi potenzialità di sviluppo e che possono integrarsi al meglio con grande vantaggio per gli azionisti e per la clientela. In passato è stato giusto preservare Banca Mps da pessimi affari in attesa della vera occasione di crescita, che il presidente Giuseppe Mussari ed il direttore Antonio Vigni oggi hanno saputo cogliere prontamente”.”
Ecco cosa scriveva l’associazione NOI:
““La carica dei 101 …e più” è un libro che Stefano Bisi, direttore del Corriere di Siena, ha scritto sui personaggi senesi di cui si parla in questo 2011, l’anno del 150esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Le foto e le didascalie del libro si riferiscono ai personaggi di questa città, a coloro che possono determinare il destino della comunità. Sono loro che, insieme al lattaio, al portalettere, allo spazzino, al volontario e al giornalaio, danno vita al “Sistema Siena”, un termine utilizzato in termini dispregiativi negli ultimi tempi. Al “Sistema Siena”, groviglio armonioso di enti pubblici e associazioni che ha fatto crescere la città, è dedicato il libro. La presentazionesarà martedì primo febbraio alle 18 nella Sala degli Specchi dell’Accademia dei Rozzi. Alla presentazione del libro sarà presente anche l’Associazione NOI. Siamo orgogliosi di essere senesi e di appartenere a questa comunità in cui l’etica del vivere sociale è un valore vivo. Forse siamo un po’ assopiti ma i fondamentali ci sono tutti. Il nostro modo di agire, nella prassi della vita di tutti i giorni, nel lavoro come in famiglia, è all’insegna del rispetto dell’altro. Sentiamo i nostri doveri e rispettiamo naturalmente i diritti altrui senza la necessità che questo ci venga imposto dall’alto con regole o norme. Questa è la prova più tangibile che la nostra etica del vivere sociale è vitale. Questo è il Sistema Siena che vogliamo. Non funziona così dovunque. Siamo fortunati, riflettiamoci. ”
parlano di etica e poi contrattano affidamento di un bar…..vergognati CHITI!!!
per rispetto della gente di Siena Sindaco Ceccuzzi INVITI UFFICIALMENTE TUTTI I PROTAGONISTI DI QUESTA COMMEDIA meglio sarebbe definirla FARSA DI PERIFERIA alle DIMISSIONI IMMEDIATE; già è preoccupante sentire in città voci insistenti su presunte minacce o aggressioni nei confronti del presidente della Fondazione MPS (riportate anche dal Corriere di Siena e smentite dal diretto interessato), si è vista anche una GUARDIA GIURATA ARMATA DAVANTIO ALLA SEDE DELLA FONDAZIONE, un caso? Il clima in città è avvelenato, evitiamo con il buon senso che accadano fatti poco edificanti.EVITIAMO CHE TANTI CITTADINI ESASPERATI DALLA PERDITA FINANZIARIA CAUSATA DALLA FORTE FLESSIONE DEL TITOLO MPS ESPRIMANO QUESTO DISSENSO IN FORME SBAGLIATE.EVITIAMOLO, SAREBBE UN ULTERIORE DISONORE PER LA CITTA’.QUESTO SITO LANCI UN APPELLO ALLA MODERAZIONE
la città di Siena merita questa classe dirigente?
Direi di sì visto che non fa niente per mandarla via. Avete presente Parma?
Guardate che dopo tutto il fallimento della Fondazione può avere risvolti positivi. Molte persone a Siena avranno l’opportunità di scoprire la bellezza del lavoro, nasceranno per necessità imprenditori, i quali porteranno nuove energie a questa città che somiglia sempre più a un incrocio fra un grande magazzino supermoderno e un paesino del sud dove conta l’onore e la posizione sociale, ma in un modo quasi macchiettistico.
Ma non vedete quanto sono buffi questi vari presidenti, specialmente quando fanno dichiarazioni pubbliche?
Divertitevi! Altro che clima avvelenato.
Qui è il bagaglino, gratis 24 ore al giorno!
PS: chi ha comprato da MPS la villa in cima a via caduti di vicobello?
DOBBIAMO INSISTERE, chiedere le dimissioni del consigliere CHITI, subito!!!!! PARLANO DI ETICA ma non si vergognano, hanno ridotto questa città a comunità mediocre, via tutti prima che accada qualche scontro sociale che danneggerebbe ancora di più la convivenza a Siena.
“Vi sono momenti, nella Vita, in cui tacere diventa una colpa e parlare diventa un obbligo. Un dovere civile, una sfida morale, un imperativo categorico al quale non ci si può sottrarre.”
ORIANA FALLACI
Forza Senesi, collaboriamo con la MAGISTRATURA nelle forme legali affinchè i responsabili del disastro bancario che ha provocato umiliazione e impoverimento della nostra città VENGANO PUNITI COME MERITANO.PUNIZIONI ESEMPLARI senza attenuanti.La loro permanenza negli attuali incarichi costituisce già una AGGRAVANTE.Occupiamoci anche di tutti i vari “banchieretti” sparsi in ogni dove, incapaci, senza titoli adeguati, seguaci fedeli (fino a quando?) del bocculuto già inquisito.CHI AMA SIENA CHI E’ STATO ELETTO IN CONSIGLIO COMUNALE HA IL DOVERE CIVICO DI CHIEDERE LE DIMISSIONI DI TUTTI I RESPONSABILI.Sappiamo bene di chi si parla.