Una domenica uggiosa cenando allo Squero

Che domenica uggiosa ieri! Una colazione articolata con la redazione Illuminata e poi via sulla Siena-Bettolle, uscita Colonna del Grillo, breve sosta a Arezzo e nuovamente in marcia verso il Passo del Muraglione direzione Rimini. Un giorno da turisti nella Rimini invernale: giornata uggiosa, poca gente e niente distrazioni viziose. Una Rimini pensata non sulla scorta del sogno estivo, ma con la sguardo misto tra quella felliniana e quella bettiniana. Dai Vitelloni felliniani ai dissestatori summiani. Che cosa ci ha condotto ieri verso la la città dell’Adriatico? Volevamo e ci siamo riusciti, immolarci nella faticosa impresa già praticata da Schiavone e Bettini trascorrendo una giornata di duro lavoro a Rimini, concludendola con un’altrettanta faticosa cena allo Squero di Rimini. Ed eccoci seduti come due esperti culinari e degustatori di vini dal palato attento. Lo Squero, un ristorante di classe che segnaliamo volentieri. La serietà e la correttezza del luogo e dei proprietari non confondiamola con quella di alcuni clienti di passaggio.

Appena dentro il mitico Squero captiamo l’atmosfera avvolgente e gli odori gradevoli della cucina. Senza volerlo, dopo esserci presentati: buonasera, abbiamo prenotato un tavolo per due … avete una prenotazione a nome James Anderson. Superate le formalità d’ingresso, ci siamo seduti con eleganza al tavolo invitante e costoso. Dopo uno sguardo interrogativo al ristorante: dove sarà il lato cancelleria? … procediamo con l’ordinazione. Il prefetto Mori si concede come antipasto un “salmone marinato al timo”, di primo “risotto al profumo di mare bianco” e come secondo “fritto misto dell’Adriatico”. Il Maestro James, antipasto “veraci alla marinara”, di primo “gnocchi alla ricciola” e il secondo “astice nostrano”. Niente contorni e niente dolci. Abbiamo pasteggiato con vini da “cancelleria”. Più o meno il pasto di Schiavone e Bettini, con la differenza (non da poco) che il conto è stato pagato con i soldi di Cesare Mori e James Anderson. Mentre i due summiani ecco cosa facevano allo Squero di Rimini all’ora di pranzo: “Come si è potuto andare avanti così per anni? I documenti contabili sarebbero stati modificati, occultati o smarriti. Oppure palesemente inventati come nel caso del pranzo tra Schiavone e Bettini a Lo Squero di Rimini, un pranzo motivato “col coordinamento della ricerca” ma in realtà per la Finanza “è un evento personale”. Di sicuro, ad esempio, sono state acquistate di 30 bottiglie di vino fatte passare per materiale di cancelleria.(stralci dell’inchiesta sul SUM di Firenze)”

I due summiani allo Squero “coordinavano la ricerca”, noi solo le mascelle. Si vede che siamo gente di campagna.

1 comment so far ↓

#1 Sommamente on 12.06.11 at 16:46

guardate un po’ chi c’è nel Collegio di garanzia del SUM di Firenze
ISTITUTO ITALIANO DI SCIENZE UMANE
Consiglio di Garanzia / Composizione
Aldo Schiavone, Presidente
Mario Citroni, Direttore dell’Istituto Italiano di Scienze Umane
Ivano Dionigi, Rettore dell’Università di Bologna
Lucio D’Alessandro, Rettore dell’Università di Napoli “Suor Orsola Benincasa”
Marcello Fontanesi, Rettore dell’Università di Milano-Bicocca
Luigi Frati, Rettore dell’Università di Roma “La Sapienza”
Massimo Marrelli, Rettore dell’Università di Napoli “Federico II”
Angelo Riccaboni, Rettore dell’Università di Siena
Alberto Tesi, Rettore dell’Università di Firenze
Lida Viganoni, Rettore dell’Università di Napoli “L’Orientale”

http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2009/14-luglio-2009/viaggi-rimborsati-illecitamente-indagato-aldo-schiavone-1601568663616.shtml