Il caso Ateneo senese. Una prestigiosa università mortificata e gestita da una piccola cricca e da un gruppetto di indagati. E le strane coperture politiche

In molti, soprattutto fuori da Siena, si sono chiesti del perché una prestigiosa università  sia stata dissestata e come mai nessuno si accorgeva di niente. Altri si sono chiesti come mai il dissesto sia stato scoperto così in ritardo. La risposta a queste due domande è facilmente riscontrabile nei comportamenti e nella gestione attuale. E anche certi silenzi e le strane coperture politiche sono la cifra di un sistema e di una concezione della cosa pubblica che di fatto hanno determinato il disastro passato e recente. L’inchiesta della magistratura ha messo in evidenza le singole responsabilità; ma nel contempo le stesse vanno inserite dentro un meccanismo più ampio e all’interno di un sistema esistente fatto “non solo” di comportamenti criminosi.

Partiamo dall’origine.

Tutta la nomenclatura e i personaggi coinvolti sia dal punto di vista giudiziario sia per una valutazione negativa del modo di gestire l’ateneo, sono nati politicamente  e sono “cresciuti” sotto la guida spirituale e non, dell’inventore dell’autonomia universitaria (meglio definita: si fa come cazzo ci pare!!) ovvero l’ex magnifico  Luigi Berlinguer, ex ministro, ex membro del Csm e padre di quel famoso Aldo nominato dalla politica senese nel cda della Banca Antonveneta. I pargoli politici del prestigioso ospite stiglianese erano e sono sparsi ovunque, quasi fosse un’inseminazione accademica, tra l’università e l’azienda ospedaliera. Prendono il potere con il sostegno di Luigi da Stigliano i vari Tosi, Boldrini, Jolanda Cei Semplici, Diodato Angelaccio, Carlo Bruni, Carlo Setacci, Loriano Bigi, Maurizio Bettini, Claudio Vigni (premiato con un posto nel cda di una banca): personaggi vecchi e ancora in circolazione che hanno avuto (con ruoli diversi, chi dal sindacato, chi dall’università e ospedale) il disonore, con responsabilità politiche alcuni e giudiziarie altri, di mettere in ginocchio, dissestandola, una prestigiosa università. Luigi da Stigliano tutte le volte che veniva accostato alle vicende del dissesto universitario minacciava querele perché si sentiva offeso nell’onore. E a proposito di onore perché non ci spiega la storia dei libri non autorizzati proprio in “Suo Onore”? Perché non ci spiega il suo anomalo quanto vergognoso reintegro  in servizio all’università datato anno 2004? Perché non risponde alla famosa domanda sui costi dei festeggiamenti del 750° anniversario dell’università? Non risponde mai Luigi da Stigliano, minaccia solo querele. La storia è storia e i fatti (anche i documenti) sono testimoni del tempo andato e di quello “presente”. Il successore di Luigi, il patologo Tosi, pochi giorni fa dalle pagine dei giornali ha tuonato una frase interessante: “Tra non molto scriverò anche io su quanto successo”. Caro Tosi, anche se noi abbiamo una pessima opinione di lei, si sbrighi a scrivere e illumini tutti con la sua versione dei fatti.

Ritorniamo ai giorni nostri.

In questo momento l’Ateneo è in mano (si far per dire) a due irresponsabili che non hanno risanato un bel niente e non hanno nessun piano di risanamento definibile tale. Con l’aggravante che l’economista tanto caro allo stiglianese è stato eletto irregolarmente: quindi è un abusivo. Inoltre siamo in presenza di un senato accademico che non ha minimamente a cuore il bene dell’ateneo ed è composto da due indagati proprio per l’elezione irregolare dell’abusivo; oltre ad essere popolato da senatori(più che altro professorini) che sono portatori degli interessi di un piccola cricca di docenti (più o meno 60-70) estimatori di Luigi e del patologo Piero. In più siamo in presenza di un consiglio di amministrazione dell’ateneo sostenuto da una maggioranza di membri capitanati da Vareno Cucini che rappresentano gli interessi di una strana alleanza politica che comprende il partito senese di Verdini, la corrente rifondarola di Fiorino Iantorno,il sellato Cannamela e la componente del PD legata alla CGIL di Claudio Vigni. Senza dimenticarci dei rappresentanti della cricca dei docenti presenti nello stesso cda,come Mariano Bianca. Floriana Rosati, Mirella Strambi. Tutti questi soloni che cosa hanno fatto fino ad oggi? Niente per risanare l’università e per tutelare gli interessi dei soggetti colpiti dal dissesto. Si sono solo preoccupati di difendere le posizioni di privilegio della cricca dei docenti e di coloro che partecipavano attivamente al dissesto. Il sig. Cucini non ha mai detto una sola parola sul dissesto e sulle elezioni di Riccaboni. Ma perché il Comune di Siena non cambia il proprio rappresentate? Poi magari ci tocca leggere sui giornali le morali politiche del Cucini sulla gestione della banca o sulla politica senese. Caro Cucini perché non scrivi un articolo sul dissesto e sui mali dell’università che contribuisci ad affondare?. E’ troppo facile fare gli antiberlusconiani e poi praticare la stessa politica sul piano locale. Arriviamo alle omissioni scandalose del direttore amministrativo Ines Fabbro. La signora che è giunta da Bologna non ha rimosso nessun indagato (come Carlo Bruni) e non ha intrapreso nessuna iniziativa per tutelare l’ente, come nel caso specifico del bar di Via Roma 56. I vertici dell’ateneo non hanno reso ancora pubbliche le verifiche sulle missioni false, come quelle fatte dal cigiellino Angelaccio; non hanno ancora chiuso la struttura del LAU di Buonconvento voluta sempre dallo stesso Angelaccio (quanto è costata e continua a costare questa struttura e soprattutto come venivano gestite le risorse economiche??? E non ci venite a dire della legge 17 e così via: chi le paga le bollette???). In tutto questo non dimenticatevi della posizione e del ruolo del consigliere comunale di Siena David Chiti.

Questa è la situazione e questi sono i fatti non smentibili. La politica senese non è in grado di aiutare l’università e lo sta dimostrando: i vari Ceccuzzi e Bezzini si stanno facendo mettere i piedi in testa da un rettore abusivo. Auspichiamo quindi l’intervento del Ministro Profumo che rischia di assumersi la responsabilità di un’omissione di atti se non annulla il decreto di nomina del Riccaboni. Infine da cittadini dello Stato Italiano confidiamo nella giusta e autonoma iniziativa della magistratura; anche perché in questo momento solo il ripristino della legalità attraverso l’azione giudiziaria sembra possibile vista l’assenza della politica e delle istituzione elettive. A proposito dentro l’ateneo continuate a dormire come del resto stanno facendo professori come Antonio Vicino e company. Questi non erano l’alternativa a questo sistema? Bohhhhh…..con il loro silenzio dimostrano il contrario. Anche le opposizioni quando hanno un pochino di tempo potrebbero ricordarsi che in Via Banchi di Sotto 55 c’è una prestigiosa università in mano a un abusivo e a una cricca di avidi docenti e indagati.

Cosi è se vi pare…..

P.S. Dopo la scoperta del dissesto finanziario tutti si lamentavano del fatto che i membri del cda venivano tratti in inganno dal parere favorevole dei revisori dei conti. Infatti i revisori dei conti di quelle gestioni universitarie sono tutti indagati. Oggi invece con la gestione Riccaboni molti membri del cda votano a favore delle delibera pur ricevendo parere negativo dei revisori dei conti. Non sarà il caso di far controllare dagli organi competenti tutte queste deliberazioni visto che i revisori dei conti hanno espresso parere negativo? Vediamo cosa succede.

10 comments ↓

#1 Maestro James on 12.01.11 at 23:42

Dopo aver letto questo comunicato vomitevole per scrupolo ho telefonato ai miei contatti interni all’università di Siena. Per fortuna quest sigla studentesca rappresenta una piccola componente di tutto il mondo studentesco universiario.Per …fortuna ma questo non cambia il vomitevole comunicato.Dopo la lettura di queste boiate a ruota libera si comprende benissimo il fallimento del mondo giovanile.Già a questa età sono schiavi culturali e servi sciocchi di una cricca di baroni universitari. Adorano l’abusivo rettore Riccaboni solo per due motivi: con lui possono traccheggiare senza far niente e passare anni e anni all’università a spese dei genitori e poi leccando il culo al rettore sperano di ottenere riconoscimenti dal loro referente politico, ovvero il sellato Cannamela. Piccoli leccaculo crescono. Questi studenti sono peggio dei dissestatori; sono una brancata di figli di papà fancazzisti e senza un briciolo di amor proprio.Se erano figli di operai e lavoratori umili avrebbero compreso il dramma provocato dal dissesto e dalla gestione di questo incompetente di rettore. ma andate a cagare…a nome di tanti cittadini stanchi di tanti incapaci e leccaculi in ogni dove..

http://www.ilcittadinoonline.it/news/144043/REDS_vota_sì_al_bilancio_d_Ateneo.html

#2 Boldrini devi pagare!!!! on 12.01.11 at 23:50

Boldrini Maurizio sei pregato di pagare i libri in onore di quel pidocchioso di ex ministro.

#3 Mogli e mariti on 12.01.11 at 23:54

Ma questo che cazzo di ufficio sarebbe?
http://ufficiamm.unisi.it/Personale_ufficiof.asp?id_sigru=2055&idpadre=1806

#4 Operaio on 12.01.11 at 23:55

Dissestatori vergognosi!!!

#5 Orso Yogi on 12.02.11 at 10:32

http://ufficiamm.unisi.it/Personale_ufficiof.asp?id_sigru=2055&idpadre=1806: “Servizio QUALITA’ TOTALE e BENESSERE ORGANIZZATIVO” – Pozzi Sabrina- Ma chi, la moglie-compagna di Angelaccio? Io di questa qualità totale e benessero organizzativo non me ne sono mai giovato; ma probabilmente è colpa mia….

#6 un docente incazzato... on 12.02.11 at 10:35

…non c’è verso, per quanto qualche volta vi trovi davvero al di sopra delle righe, avete spesso ragione!… e mi chiedo come mai ancora nessuno sia entrato in rettorato e abbia rovesciato la scrivania in capo a quella banda di arroganti presuntuosi crikkettari, sordi a qualsiasi ragione… bahhh…

#7 Enrico Rossi scrive on 12.02.11 at 12:36

Il presidente della Regione Toscana scrive :
“Guarguaglini viene mandato a casa con una buona uscita da 4 milioni. A un suo dipendente non si sa quante vite occorrerebbero per guadagnare una cifra del genere. Però c’è un miglioramento rispetto a Profumo: venne liquidato con 40 milioni. Al prossimo giro ci aspettiamo di meglio, visto che il Governo discute di tagli alle pensioni…”

Il PD senese cosa pensa della vicenda Finmeccanica???

#8 Uno studente on 12.02.11 at 12:44

questi sono peggio della Gelmini!!!

#9 FAM fam on 12.02.11 at 17:29

Questa è una mail che i sindacati hanno mandato atutto il personale. Che faccia di bronzo!

BASTA CON LE BUGIE O NO?

Le sottoscriventi OO.SS. avrebbero molto da dire su quanto avvenuto ieri in Consiglio di Amministrazione e non solo. Ma inorridiscono di fronte alla palese falsità del seguente passo delle dichiarazioni del Rettore:

“In tema di stipendi, va ricordata l’impossibilità, dovuta alla normativa in vigore, di erogare il trattamento economico accessorio al personale TA nell’anno 2011. Questo avviene, peraltro, in un Paese dove gli stipendi della Pubblica Amministrazione sono già mediamente molto bassi. Consapevoli dell’importanza di tale componente salariale, tale cifra è stata iscritta a
bilancio, sia nel 2011 che nel 2012, nella speranza che presto il vincolo posto dalla normativa possa essere quanto prima sbloccato”.

NON ESISTE NESSUNA NORMATIVA CHE IMPEDISCA DI EROGARE IL TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO. La cosa è dimostrata in modo palmare dalla circostanza che l’Università degli Studi di Siena è l’UNICA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA in tutta Italia che non eroga il trattamento accessorio ai propri
dipendenti. Quindi delle due l’una: o siamo gli unici in regola con questa fantomatica normativa (quello che sembra sostenere il Rettore) oppure siamo gli unici in palese CONTRASTO CON LA NORMATIVA (che è quello che sosteniamo
noi da quando è stata sospesa l’erogazione). Inutile, ma lo facciamo lo stesso, a questo punto, osservare che l’Amministrazione continua ad arrampicarsi sugli specchi per giustificare ciò che non è assolutamentegiustificabile e cioè che ha messo in atto una prepotenza col massimo
disprezzo nei confronti dei lavoratori e delle loro famiglie messe seriamente in difficoltà da scelte unilaterali lontane da qualsiasi senso dell’equità e dell’opportunità.

CISAL, CISAPUNI, FLC-CGIL, UGL, UIL-RUA, USB

#10 Alessandra on 12.05.11 at 15:36

chiedo a tutti i cittadini che qui scrivono e indignati ne dicono di tutti i colori: ma avete presentato ESPOSTI CIRCOSTANZIATI alla MAGISTRATURA? Questa azione non significa fare la spia, vuol dire invece lottare per la giustizia e per l’equità, ANCHE A SIENA.