Editoriale del Maestro James. Un’ancora di “luce” per Silvano Focardi. Riflessioni tra “diritto e storia”

Alla luce di quanto risalta dalle notizie sulle inchieste che gettano ombre e preoccupazioni sulla vita passata e recente dentro la prestigiosa università senese, in virtù del ruolo che questo blog ha avuto nel corso dell’ultimo anno, reputo appropriato socializzare una riflessione condivisa dalla nostra redazione. La premessa è d’obbligo: la magistratura e gli indagati hanno il dovere e il diritto di dibattere nelle sede dovute gli aspetti giudiziari;la comunità accademica e le istituzioni cittadine hanno il dovere di interrogarsi e conseguentemente assumere iniziative proprie nell’interesse del bene pubblico e di quello delle lavoratrici e dei lavoratori. Le istituzioni cittadine, in primis il Comune di Siena, a cui va riconosciuto con la gestione Ceccuzzi un impegno diretto nelle vicende universitarie, per la credibilità delle azioni che le stesse assumeranno (compresa la costituzione di parte civile) devono sgombrare il campo da ambiguità e ombre. Senza le dimissioni dalla carica di consigliere comunale da parte di David Chiti, avvisato insieme agli altri 17 dalla magistratura, l’organo decisionale dell’ente Comune si trova nella condizione di avere un componente invischiato in questa brutta storia giudiziaria. Il buon senso istituzionale e la tutela della sua stessa linea difensiva in sede giudiziaria, dovrebbero indurre il sig. Chiti alle dimissioni. Non credo sia produttivo tirare la corda e opporre resistenza cosi come sta facendo lo stesso Chiti.

In merito al coinvolgimento dell’ex rettore Focardi, fatta salva la premessa precedente, dopo un’attenta valutazione delle vicende non solo giudiziarie, credo che un’ancora di “luce” la meriti. Non per partigianeria, ma per ristabilire anche criticamente quel passaggio storico tra il rettorato del capo dei dissestatori Piero Tosi e quello dello stesso Focardi. E’ evidente a tutti che il dissesto dell’università inizia e si moltiplica sotto la gestione Piero Tosi, Loriano Bigi, Diodato Angelaccio, Carlo Bruni, Angelo Riccaboni (che non risulta indagato, ma in quel periodo condivideva la gestione Tosi), Maurizio Boldrini (vedi area comunicazione) e dal resto della banda dei docenti tosiani. Peccato che la legislazione italiana non permette di aprire indagini sul periodo precedente a quello di Tosi. Risulta quindi evidente che il “patologo” Tosi sostenuto da una parte della CGIL (Angelaccio-Bruni) e da una cricca ristretta mista di docenti e amministrativi aveva instaurato un sistema di illegalità e complicità che hanno determinato la devastazione finanziaria dell’ateneo. Con le casse dell’ateneo facevano i “reucci”, controllavano il consenso e costruivano carriere. Questo meccanismo e questa gestione dissestatrice si interrompe nel suo aspetto sistemico con l’elezione di Silvano Focardi. Nel primo periodo (che coincide con le scivolate oggetto di indagine) risulta evidente che lo stesso Focardi non “assimila pienamente” il modus operandi dei vari Bigi, Angelaccio e Bruni e con leggerezza evita di rimuovere fin da subito questi soggetti. Infatti con l’ingresso nella scena gestionale del direttore Barretta e con il pro-rettore Minnucci, le cose cambiano e di conseguenza inizia il percorso efficace di risanamento e di “pulizia” gestionale. Forzatamente interrotto dalla cricca vicina a Riccaboni (e a Tosi). Leggerezza e alcuni collaboratori in malafede le cause delle scivolate del Focardi. Tra “diritto e storia” la vicenda Focardi non è inquadrabile nel sistematico groviglio dissestante. Focardi ha sicuramente alcune responsabilità, ma non quelle della devastazione totale ad praticata della cricca degli scopini, delle varie mangiatoie e delle false missioni. Al Focardi sempre “tra diritto e storia” vanno riconosciute due grandi decisioni: lo spianamento di quella mangiatoia rappresentata dall’area comunicazione e marketing gestita dal Boldrini e la decisione di recarsi in tribunale per denunciare quello che poi è risultata essere una gestione dissestatrice. Non a caso durante la competizione con Riccaboni tutta la banda dei tosiani e i gruppo della CGIL composto dal “compagno” Fiorino Iantorno, Angelaccio e Bruni, si sono scatenati contro Focardi e una delle accuse che rivolgevano allo stesso era quella di aver portato “i libri in tribunale”. E questo la dice lunga sulla dimensione morale dei sostenitori del Riccaboni. Come del resto, sempre alla luce delle inchieste, anche la legittimità del prof. Riccaboni viene meno.

Non ci giriamo intorno: una cricca e un sistema compiacente ha determinato il dissesto e quel gruppo tosiano (pochi soggetti in giro ancora oggi) sono gli unici che continuano stupidamente a vivere con “l’idea della restaurazione della mangiatoia”. Ci stiamo chiedendo perché il direttore amministrativo (passibile di denuncia per omissione??!!) non applica i provvedimenti disciplinari nei confronti degli indagati e sul come mai non comunica pubblicamente le eventuali ricognizioni interne in merito alle missioni false(quindi a carico delle casse dell’ateneo) effettuate da soggetti già a suo tempo interdetti dalla magistratura. Ma i membri del cda dell’ateneo, soprattutto il Cucini, Morrocchi e Paulesu, quando pensano di prendere posizione e di chiedere lumi sulle ricognizioni interne e sui mancati provvedimenti disciplinari del direttore amministrativo?

Per il bene dell’Ateneo e della città chi deve fare un passo indietro o in avanti non perda altro tempo. Chiudiamo questa brutta storia e apriamo un nuovo corso. Queste mie riflessioni non sono parole a caso: sono condivise da molti e sperano trovino condivisione anche tra i soggetti istituzionali e politici della Città e della Regione Toscana. Sempre che ci sia la volontà diffusa di voltare pagina.

Ad maiora

Maestro James

15 comments ↓

#1 il fiorino on 11.22.11 at 19:07

Mi ricordo benissimo di Iantorno quando esaltava Piero Tosi e maurizio Boldrini. Di quando faceva gruppo con Angelaccio e company..di quando saltava scodinzolante per Riccaboni e per l’arrivo della Fabbro..mi ricordo e tutti si ricordano di questo nemico dei colleghi lavoratori

#2 Chiara on 11.22.11 at 19:53

Il coordinatore dei dissestatori è Loriano Bigi!!!!! Lui teneva i contatti con i dissestatori iscritti alla CGIL………..

#3 gloria on 11.22.11 at 23:10

cos’è ‘sto rumore insopportabile? Ah sì, dev’essere qualcuno che cerca di arrampicarsi sugli specchi.

#4 Shamael on 11.22.11 at 23:43

A chi si riferisce? Forse al Sostituto Procuratore della Repubblica Dott. Antonino Nastasi e al Sostituto Procuratore della Repubblica Aldo Natalini? Boh! Lo chieda a loro se si arrampicano sugli specchi. Viale Rinaldo Franci, la mattina ce li trova. Se ci va tra qualche giorno ha la possibilità di incrociare anche 28 persone, Focardi incluso, che vanno dal Gup a vedere se li rinviano tutti quanti a giudizio per una serqua di reati che vanno dal falso in atto pubblico sino al peculato. E non è detta sia finita qui. Se invece allude ad altro la invitiamo a leggere un po’ più attentamente e vedrà che non si cerca di salvare nessuno. Ma bisogna leggere per bene e in buona fede.

#5 pasquale on 11.23.11 at 09:39

Caro Maestro,
ti leggo spesso con attenzione ma questa volta l’hai fatta fuori del vaso. Le ragioni le ignoro, (forse l’odio verso alcuno, ti porta a sopravalutare tal altri? forse Focardi è senese e gli altri no?, forse è meno grave rubare per la contrada che per il partito?). Dire che Riccaboni abbia più responsabilità di focardi non è una cosa che non approvo, ma è molto semplicemente una fesseria controffattuale.
Tanti saluti e un’altra volta accendi la luce prima di far pipì

#6 gloria on 11.23.11 at 09:45

Mi sa proprio che sono in male fede, perché anche rileggendo mi pare proprio che Focardi (con Barretta… ma a Miccolis chi le ha aperte le porte?) sia il salvatore dell’Ateneo, colpevole solo di qualche leggerezza, tipo essere stato troppo buono. ah già, pare anche che l’operazione geniale e risolutiva del Focardi sia stata quella di spianare l’ufficio comunicazione e marketing quello sì che era uno spreco mica i soldi alla Chiocciola. Che poi tutto sarà stato anche uno spreco ma l’unica cosa penalmente rilevante che è emersa (e non legata al dissesto) è quella dei libri su Berlinguer, o sbaglio?

#7 che grande comunista??!! on 11.23.11 at 10:41

http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/11/22/fausto-bertinotti-lavorato-vita-diritto-vitalizio/172389/

#8 Maestro James on 11.23.11 at 12:08

Caro Pasquale, iio non ho annunciato sentenze assolutorie nei confonti di tizio di caio e se rileggi ho fatto una premessa che non modifica di una virgola le responsabilità degli indagati. Nel mio editoriale ho evidenziato un dato storico: pur con le responsabilità che non nego del Focardi nel contempo lo stesso non è inquadrabile dentro quella cricca che sistematicamente per anni ha devastato l’ateneo. Senza discolparlo da niente però vorrei mettere il luce che senza la denuncia di Focardi le inchieste non sarebbero mai partite. Forse la faccio fuori dal vaso ma dentro l’ateneo senese in primis i professori in diversi hanno la testa in quel famoso vaso. La Luce qui è sempre accesa. Cominciassero altri ad accendere la luce della loro dignità.
Con cordialità

Maestro James

#9 Shamael on 11.23.11 at 12:09

Sbagli, perché anche i libri in onore del garante non costituiscono nessun reato. I reati sono altri e ce ne sono alcuni commessi anche da Focardi. Nessuno lo nega e il giudizio da parte nostra su questi atteggiamenti è pessimo esattamente come per tutti quelli commessi dagli altri. Se se ne fa una questione quantitativa invece le cose stanno diversamente perché spendere per le cene in chiocciola non è la stessa cosa che assumere oltre cinquanta persone per un’area del tutto inutile ed anzi forse dannosa. Da una parte si parla di poche decine di migliaia di euro, dall’altra di svariati milioni. Così come falsicare i bilanci (Tosi, Bigi e compagnia pessima). L’articolo di Maestro James voleva mettere in luce gli aspetti storici e non togliere responsabilità a nessuno. Siete fuori strada se pensate questo. E le responsabilità di Riccaboni vanno cercate nel passato tosiano e non negli anni in cui sedeva in senato da preside. Per esempio quando presiedeva il Cresco o il Nucleo di valutazione. Poi se volete vederci per forza una difesa di Focardi, fate come preferite. Noi non siamo per fare di ogni erba un fascio perché i fasci non ci piacciono, di nessun genere. Ad majora.

#10 Marcello on 11.23.11 at 12:14

Gloria quella in malafede sei te. Che cosa c’entra la contrada della Chiocciola con le devastazioni della banda dei Tosi Angelaccio Bigi?
Questi sono i distruttore dell’ateneo e mi sa che te cara Gloria sei una loro sostenitrice.

#11 gloria on 11.23.11 at 12:27

…caro Marcello, secondo te non c’entra nulla? Peccato che per la magistratura pare sia peculato (quindicimila euro per la contrada del Magnifico). Io sostengo solo me stessa e miei colleghi, ho sostenuto focardi in passato e mi pare di non aver fatto una cosa tanto furba… Sulle devastazione degli altri se ne parla a sufficienza qua dentro e mica ho nulla da ridire.

#12 libera on 11.23.11 at 13:05

vi leggo sempre ma anche a me questo pezzo non è piaciuto per niente..quando uno è un ladro che abbia rubato un milione o un euro tale rimane..potrei giustificare solo chi ruba per fame..che in questo paese..tra poco non mancheranno..e poi si è vero che Focardi ha portato i libri in procura ma non lo ha fatto certo per senso di responsabilità..
chi ci crede?
io no..
per il resto purtroppo la verità è che in questa ormai povera università tutti hanno mangiato a sbafo…rettori d.a. docenti politici sindacalisti e vari furbetti de quartierino..TUTTI …CGIL in primis ma anche altri..e non meno..
e a farne le spese saranno sempre i soliti fessi..onesti..che lavorano e continuano a lavorare tutti i giorni..
purtroppo gli stessi però che delusi non fanno niente per cambiare le cose..non lo sanno questi che Caro Babbo Monte è morto?

#13 Shamael on 11.23.11 at 14:35

Finalmente un commento intelligente e assolutamente condivisibile. Il Maestro aveva messo questo post proprio per sollevare il vespaio che difatti è stato sollevato. Una sola cosa: un conto è rubare e peculare per propri interessi personali, un conto è mettere su un sistema per fare questo tipo di operazioni. Sono due cose esecrabili nello stesso identico modo, ma se vengono anche valutate in modo identico finisce tutto in caciara e quindi “tutti colpevoli, nessuno colpevole”. Ad majora.

#14 libera on 11.23.11 at 15:05

bè allora meglio dire TUTTI colpevoli e basta..perchè ripeto non mi interessa la quantità ma il fatto che la CRICCA abbia pensato di usare un bene pubblico e secolare per i prorpi interessi privati PUNTO che poi anche tra i ladri ci sono quelli che sanno fare le cose in grande e quelli che le fanno ma si fanno ridere dietro è un’altra faccenda ancora..si perchè il Focardi con quello che è venuto fuori questo ha dimostrato…

#15 lodovico petronici on 11.23.11 at 16:50

Ma occupatevi dei veri giovani potenti di Siena che crescono all’ombra della sinistra. Quel fiorino oramai è una moneta del passato. per fortuna!