Rinnoviamo la richiesta di interdizione del prof. Angelo Riccaboni o in alternativa l’annullamento del decreto ministeriale di nomina. Alla prestigiosa università senese serve un rettore legittimato e un direttore amministrativo competente e senza condanne della Corte dei Conti

La legge violata nelle elezioni è il testo unico del 1957 sulle procedure elettorali, tutte. E nessuno, ripeto nessuno, ha mai accusato Riccaboni di niente a quel riguardo, né doveva ricevere alcunché. Il punto è che le elezioni sono palesemente irregolari, a stare alla Magistratura in cui tutti ripongono sempre e comunque la massima fiducia. Quindi il falso ideologico commesso ha inficiato il decreto di nomina; e perciò il Ministro (non la Gelmini o Profumo, il Ministro in quanto funzione) deve revocare la nomina che ha firmato, per sua stessa ammissione in attesa che la Magistratura facesse chiarezza.

Inoltre chiediamo l’applicazione dei provvedimenti disciplinari in via cautelativa da parte del Direttore amministrativo dell’università nei confronti dei soggetti sotto inchiesta.

Inoltre chiediamo le dimissioni dei membri del senato accademico dell’università sotto inchiesta.

Inoltre chiediamo le dimissioni del consigliere comunale del Comune di Siena David Chiti.

Inoltre chiediamo al Sindaco e al presidente della Provincia di Siena di concovare i loro due nominati nel cda dell’università per verificare la vicenda della vendita degli immobili dell’università.

Di seguito l’articolo pubblicato in data odierna dal quotidiano La Repubblica

Di seguito estratto della sentenza della Corte dei Conti nei confronti di Ines Fabbro

LA CORTE DEI CONTISEZIONE GIURISDIZIONALE REGIONALE PER L’EMILIA-ROMAGNA Uditi nella pubblica udienza del 28 novembre 2007, con l’assistenza del Segretario dott. Nicoletta NATALUCCI, il Consigliere relatore, dott. Pietro SULLO, l’avv. prof. Franco MASTRAGOSTINO, in difesa dei Convenuti CALZOLARI, BUSETTO, FABBRO, DIONIGI, BRUGGI, GUALTIERI, nonché il Pubblico Ministero nella persona del Vice Procuratore Generale dott. Antonio LIBANO; ha pronunciato la seguente S E N T E N Z A nel giudizio di responsabilità, iscritto al n. 40749 del registro di Segreteria, instaurato dal Procuratore Regionale della Corte dei Conti per l’Emilia-Romagna nei confronti di CALZOLARI Pier Ugo, nato a Granarolo dell’Emilia il 11/03/1938; BUSETTO Luigi, nato a Bolzano il 27 aprile 1941; FABBRO Ines,nata a Zoppola (PN) il 23 settembre 1950; DIONIGI Ivano, nato a Pesaro il 20 febbraio 1948; BRUGGI Diego nato a Bologna il 25 gennaio 1942; GUALTIERI Lanfranco, nato a Ravenna il 27 dicembre 1935, assistiti e rappresentati dagli avvocati Franco Mastragostino e Cristiana Carpani, e presso di loro elettivamente domiciliati in Bologna, piazza Aldrovandi n. 3; ed inoltre nei confronti di CIPOLLI Carlo, nato a Crevalcore (BO) il 6 gennaio 1945 residente a Crevalcore – Frazione Palata Pepoli (BO), Via Guerzoni n. 199 ed ivi domiciliato; DE PLATO Giovanni, nato a Montefiore Cilento (SA) il 12 aprile 1944, residente a Bologna, Via San Felice n. 61 ed ivi domiciliato; CAPPIELLO Giuseppe, nato a Rimini il 21 aprile 1944, residente a Rimini, Via delle Officine n. 28 ed ivi domiciliato; GALLINA Piero, nato a Cesena il 3 maggio 1942, residente in Cesena, Via Costante Girardengo n. 53 ed ivi domiciliato; FABRIZIO Mauro, nato a Bologna il 17 dicembre 1940, residente a Bologna, Via Borghi Mamo n. 6 ed ivi domiciliato; MONACO Vito, nato a Brindisi il 26 settembre 1932, residente a San Lazzaro di Savena, Via Don Minzoni n. 140 ed ivi domiciliato; CAPPONI Marco, nato a Ripatransone (AP) il 29 dicembre 1944, residente a Bologna, Via Erbosa n. 28 ed ivi domiciliato; GUIDOTTI Laura, nata a Bologna il 25 dicembre 1944, residente a Bologna, Via Castiglione n. 28 ed ivi domiciliata; CASTALDINI Valentina, nata a Bologna il 28 maggio 1977, residente in Bologna, Via Riva Reno n. 58 ed ivi domiciliata; MALFITANO Franceso, nato a Messina il 29 luglio 1974, residente a Bologna, Via dell’Inferno n. 10 ed ivi domiciliato; RASTELLI Daniele, nato a Rimini il 24 ottobre 1980, residente a Riccione, Via Boito n. 16 ed ivi domiciliato.Ritenuto inFATTO Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bologna, con delibera votata il 13 febbraio 2001, ha deciso, tra l’altro, di rinnovare, ai sensi dell’art. 7, comma 6, del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, un contratto di collaborazione professionale – della durata di dodici mesi con compenso lordo di € 16.526,62 – con il prof. Giuseppe Vino, già docente dell’Ateneo presso la Facoltà di Agraria.