Guardate un po’ cosa combinano nella facoltà di medicina a Siena. I giornali e i Carabinieri perché non vanno a dare un’occhiata lì dentro?

La Facoltà di Medicina di Siena continua a riservarci gradite sorprese, nonostante la presenza di un folto gruppo di docenti tosiani. La redazione di Fratello Illuminato, leggendo il comunicato delle associazioni sindacali della docenza universitaria, pubblicato dal “Corriere di Siena”, è rimasta colpita dalla seguente espressione: «Il rettore Riccaboni ha incontrato il 28 settembre i docenti di Medicina, ospite del Consiglio di Facoltà in seduta informale per mancanza del numero legale…». Seduta informale? Mancanza del numero legale? Un vero giornalista ci vede subito una notizia. Abbiamo indagato e di notizie ne abbiamo trovate due.

Prima notizia. I docenti di Medicina hanno dato un ceffone al rettore disertando la riunione, in segno di protesta per la sua scellerata politica di liquidazione della Medicina universitaria. Non era mai successo! Hanno fatto mancare il numero legale e ad ascoltare il magnifico sono rimasti quattro gatti, i tosiani, appunto.

Seconda notizia. Il numero legale, però, è mancato anche per un’altra ragione. Anzi, ci dicono che questa è la quarta volta che manca il numero legale su questo specifico tema. La Facoltà che dovrebbe deliberare sulla designazione del terzo membro di una Commissione per un concorso di ricercatore non riesce a raggiungere, su questo punto, il numero legale. Ecco, allora, per noi, l’altra gradita sorpresa! Per quattro volte i docenti di Medicina hanno chiaramente e inequivocabilmente manifestato la volontà di non assumersi la responsabilità di un provvedimento platealmente viziato di nepotismo e con una commissione addomesticata. Vediamo perché. Il professore Eugenio Bertelli è andato a trovare molti colleghi, sollecitandoli a presenziare al Consiglio di Facoltà. Nulla di male! Il problema, però, è che nel concorso partecipa la moglie di Bertelli e, inoltre, il posto di ricercatore è per Anatomia, la stessa materia del marito. Ancora nulla di male! Ci sono tanti figli e tante mogli e mariti. Ma, in questo caso, c’è anche l’ereditarietà. Si dà il caso che a ricoprire la cattedra di Anatomia a Siena c’è stato prima Ruggero, nonno di Eugenio, poi Luciano, padre di Eugenio, ora Eugenio e, infine, si aspetta la vincitrice del concorso di ricercatore, la moglie di Eugenio. Ma non è stato approvato il “codice etico” nel quale «è vietata ogni forma di nepotismo?» Certo! Ma, evidentemente, in questo caso si cercherà di non applicarlo. Staremo a vedere cosa farà Riccaboni. Intanto i tosiani, in Facoltà di Medicina, sono sempre presenti per sostenere l’ennesimo caso di nepotismo!

1 comment so far ↓

#1 Uno che rimpiange Falcone e Borsellino on 10.01.11 at 19:04

Sull’università serve un maxiprocesso gestito da un pool di giudici antimafia.Siamo nella totale illegalità.Come mai in Viale Franci non fanno niente sul dissesto, sulle elezioni del rettore e sulla banda che imperversa alla facoltà di Medicina.Domani scrivo al Csm, come cittadino.