Dopo le porcate emerse con le inchieste giudiziarie sulle famose P3 e P4 e sui “grandi appalti”, un’altra porcata, e in questo caso in senso letterale, emerge da altre inchieste: quella che il nostro blog aveva definito la “F4”(federazione italiana copulatori anziani).Escort, ragazze facili e in cerca di posti d’oro, ben disponibili ad ammucchiate, trombate anziane, amplessi in volo (con preservativi rigorosamente al gusto di caviale): una sorta di catena di affetti (senza parentele) per convincere il “massimo copulatore anziano” del nostro paese (il mitico Silvio da Arcore) ad elargire prebende, raccomandazioni, appalti e conduzioni televisive. Non più il “mondo visto da un oblò” ma una nuova prospettiva angolare per scalare gli affari e il successo: novanta gradi o smorza candela, a seconda del posto d’oro richiesto. Mentre il cattolicissimo parlamento italiano delibera contro la libera scelta sessuale dei cittadini italiani, di notte o nel pomeriggio, gli stessi culi d’oro che occupano gli scranni parlamentari, si abbuffano di tette, cosce, ombelichi e altri culi da verniciare d’oro. Con il nostro oro: le tasse che paghiamo dopo aver verniciato il nostro culo di sudore lavorativo. Alla famosa F4 ci sono solo iscritti berlusconiani? No di certo. L’uso sconsiderato di tette, culi e cosce, tiene occupati ambienti politici più disparati e sparsi anche ai livelli locali. Del tipo: “se mi trovi una fidanzata ti porto in viaggio con me nella penisola iberica, tanto pago con la carta di credito dell’ente … ahahahah … ci divertiamo un sacco …” oppure “che ci stai a fare in questo luogo poco estetico … dai dai ti faccio diventare un’esperta in comunicazione e ti compro la Smart e stivaletti da 1000,00 euro … dai dai …” o ancora “la bocca non serve solo per comunicare … se indovini l’altro utilizzo ti faccio avere una bella consulenza nella mia area e poi magari ci fidanziamo … pensa: mano nella mano e giù a scodinzolare come una coppia geniale”.
Di porcate in porcate (non solo copulatorie) la crisi economica e morale in Italia si allarga a dismisura: dalla Puglia a Sesto San Giovanni passando per certi locali di Via Roma 56. Mancano i soldi per i servizi sociali con il rischio di aumentare le tasse ai cittadini? Che vi lamentate a fare: i soldi servono per le agenzie di comunicazione del partito e per gli incarichi. Per comunicare le stronzate bisogna spendere soldoni, per le mense e le strutture per i bambini bastano le briciole.
Insomma: tra scopate di lusso e scopini da cesso d’oro la classe operaia va in paradiso. Ma non in quello economico.
Trombiamo,procreiamo,divertiamoci anche (non è ne peccato o reato) con lussuria, ma non lucriamo sul corpo delle donne e sulle istituzioni pubbliche.
P.S. Nella foto un cesso da design catalogato come “cesso erotico”