I costi della politica: Le Province. La prima domanda a Simone Bezzini: La portavoce e i costi della comunicazione

Con tutta sincerità, il dibattito scaturito e animato dal quel fenomeno del ministro Calderoli sull’abolizione o meno delle province, non ci appassiona. Anche se merita ricordare che la richiesta di abolizione delle province è sponsorizzata da larga fetta del PD e da alcuni partiti del centrosinistra: soprattutto dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. A tutt’oggi il problema non si pone e salvo improvvise modifiche costituzionali le province rimangono attive. Quindi invece di parlare del sesso degli angeli e spostare la diatriba sul cavillo costituzionale, sarebbe il caso di parlare con trasparenza degli attuali costi di enti come le province stesse.
Siamo rimasti colpiti da una dichiarazione del presidente Bezzini che irritato dall’idea di essere abolito come figura istituzionale si è lasciato andare a frasi di questo genere: “al posto delle province…sorgeranno carrozzoni soggetti a spartizione partitica”. Ma pensa un po’ che sciagura si prefigura. Invece fino ad oggi caro Bezzini le nomine e gli enti partecipati anche dalla provincia sono stati gestiti con il metodo scientifico e non dai partiti. Non sappiamo se riderci sopra o prendere per buona questa affermazione. forse un atto di mea culpa? Di questo ne riparleremo nei prossimi giorni con la seconda domanda.
Occupandoci di vicende legate al mondo della comunicazione, soprattutto quella tanto cara al genio Boldrini, siamo rimasti dubbiosi quando abbiamo appreso che Lisa Cresti, la portavoce del presidente Bezzini (http://www.provincia.siena.it/pages/Default2.asp?cod=780&sedieresponsabili=display) è contemporaneamente titolare di una società privata che si occupa di comunicazione e agenzia stampa, la Robespierre Sas di Lisa Cresti & C. (http://www.aziende.it/siena/agenzie-stampa/robespierre-sas-dicresti-lisa-e-c/).
Innanzitutto sarebbe opportuno conoscere, visto che i soldi che ricevono i portavoci sono dei cittadini, l’importo dell’incarico di portavoce, il tipo di selezione praticata per affidare il medesimo incarico e nel contempo sapere se la società Robespierre ha avuto o continua ad avere incarichi o appalti da parte dell’amministrazione provinciale o se altri dipendenti o soci della Robespierre Sas hanno incarichi presso l’ente.
Inoltre sarebbe utile sapere, visto che la Robespierre ha seguito  e forse segue ancora la comunicazione del PD (partito di Bezzini e di quasi tutti i sindaci della provincia) se la medesima società Robespierre svolge incarichi direttamente o con soci o dipendenti, presso altri comuni della provincia o enti partecipati dai comuni.
Infine riteniamo utile sapere se esistono incompatibilità tra il ruolo di portavoce  della dott.ssa Lisa Cresti e la figura giuridica di titolare della società Robespierre Sas della stessa.
In attesa di conoscere, e invitiamo consiglieri di maggioranza e opposizione ad informarsi e renderli pubblici, le risposte alle nostre domande, senza entrare nella vicenda dell’incompatibilità(spetta ad altri soggetti valutarlo) riteniamo in base al buon senso e alla distinzione tra ruoli pubblici e attività private che il Bezzini interrompa l’incarico di portavoce alla titolare della Robespierre Sas.

P.S. Visto che quando un organo d’informazione o altri soggetti pongono dei problemi pubblici, qualcuno o qualcuna ha il vizio di minacciare di querele, vi chiediamo cortesemente di evitare simile cerimonia contro di noi, considerato che abbiamo posto domande piu’ che serie e trasparenti. Vi siete presi la bicicletta della politica: bene, pedalate e rispettate le regole del gioco  e dell’informazione.

1 comment so far ↓

#1 francesco on 09.13.11 at 16:02

Mi permetto di segnalarle anche l’inquadramento del Taddei da parte di Ceccuzzi a dirigente del Comune di Siena.