Lettera aperta al presidente della Banca Monte dei Paschi Giuseppe Mussari

Egregio Presidente Giuseppe Mussari,

Le scrivo su mandato del cdr di Fratello Illuminato per interessarLa di situazioni e problematiche che inevitabilmente coinvolgono l’Istituto da Lei presieduto.

Non è nostro compito o interesse interferire con le competenze della Banca; così come manteniamo la nostra autonomia dalle discussioni inerenti la governance della stessa: ci limitiamo solo alla pubblicazione di notizie e rumours attinenti alla funzione di libera informazione.

Allo stato attuale Lei è il presidente della Banca e, se la nanologia applicata non tira fuori sorprese dal cilindro, con molta probabilità anche nel futuro dovrebbe ricoprire il medesimo ruolo. Ed è a tal proposito che il cdr di Fratello Illuminato mi ha conferito il mandato per evidenziarLe quanto segue e quindi chiederLe di assumere inziative, se le riterrà opportune, per risolvere situazioni che rischiano di coinvolgere impropriamente la banca MPS.

Come in Sua conoscenza, la banca esprime un membro del Cda dell’Università di Siena e come Lei ben sa, la stessa si trova in una drammatica condizione di dissesto finanziario per colpa di gestioni precedenti. In queste gestioni rientra a pieno titolo la vicenda dell’area comunicazione e marketing che gestiva il sig. Maurizio Boldrini.

Come avrà letto, e nel caso non fosse informato può sempre consultare i nostri archivi, il sig. Boldrini è coinvolto nella questione dei debiti fuori bilancio dell’università in merito all’acquisto(non autorizzato) dei volumi in onore di Luigi Berlinguer. Prima o poi (forse prima) inevitabilmente l’Ateneo sarà obbligato a chiedere al sig. Boldrini e ad altri soggetti la restituzione delle somme per tali acquisti. E siccome tra i membri del cda è presente il rappresentante della banca, riteniamo che la stessa banca dovrebbe provvedere a risolvere qualsiasi tipo di sponsorizzazione nei confronti di attività del sig. Boldrini: perché non appare per niente opportuno, nel caso si dovesse aprire un contenzioso tra l’Ateneo e lo stesso Boldrini, che questo ultimo risulti beneficiario di appalti o sponsorizzazioni di uno o anche di altri enti che nominano i membri del cda dell’Università.

Confidiamo nel Suo ruolo di presidente del terzo gruppo bancario italiano, affinché queste situazioni trovino risoluzione immediata; anche perché non è stato un bel messaggio aver conferito ad esponenti della nomenclatura universitaria che sostenevano Piero Tosi,in primis Boldrini, la preparazione della Strenna di Natale. Senza riaprire polemiche, ad oggi sterili, auspichiamo l’accoglimento del nostro “messaggio” teso a rivendicare il ruolo degli enti nominanti a favore di coloro che hanno subìto e pagano i danni del dissesto di oltre 270.000.000 di euro. Perché non è sostenibile, mentre tanti lavoratori fanno fatica ad arrivare a fine mese, assistere alla disinvoltura con cui taluni personaggi responsabili di quel dissesto universitario godono di sostegni da enti e banche del territorio. Questo dovrebbe essere una messaggio già acquisito tanto dalla banca quanto da altri enti del territorio.

Con parsimonia, Maestro James