Forse abbiamo capito il motivo degli attacchi che il giornalista europeo Stefano Bisi rivolgeva al professore Silvano Focardi mentre ricopriva la carica di rettore dell’università. In molti avevamo sostenuto che gli attacchi rientravano nella logica dello schieramento dei baroni contro Focardi,di cui il Bisi ricopre il ruolo di portavoce giornalistico. Invece scopriamo solo ora, dopo l’apertura della “gobba nera” di un cammello deragliato nel deserto che tali attacchi erano dovuti all’ambito premio del National Geografic: “Premio per la ricerca di animali selvatici in territori urbanizzati”.
Fermo restando la portata internazionale dei lavori di Silvano Focardi, sempre con lo spirito di mediazione e moderazione che ci contraddistingue, proponiamo al National Geographic di consegnare l’ambito premio al giornalista europeo Stefano Bisi: cosi chiudiamo amichevolmente lo scontro tra Bisi e Focardi.
Dopo la ricerca del Puma, della Pantera nera, del tasso, della talpa grassottella e forse anche delle pernici, riteniamo che il giornalista europeo Stefano Bisi è in possesso dei requisiti per vincere il “Premio per la ricerca di animali selvatici in territori urbanizzati”.