Lo stupore è stato tale e improvviso come del resto improvviso è stato l’attacco quasi giornaliero che Stefano Bisi dal suo giornale ha sferrato al banchiere della banca Antonveneta ed esponente di primo piano del PD di Mantova Ezio Zani. Le motivazioni di questo attacco (che nel merito non è fuori luogo) raccontate da piu’ parti sinceramente non convincevano e noi siccome siamo curiosi dopo tre/quattro telefonate tra Mantova,Roma,Montepulciano e Campi Bisenzio riteniamo di poter offrire la giusta interpretazione del perché il prode Bisi si è scagliato sulla nomina del democratico (PD) Zani. Prima facciamo alcune premesse e considerazioni e poi arriviamo alla nostra interpretazione. E diciamo fin da subito che su questa vicenda non ci sono scontri dentro la massoneria e nemmeno ombre (come aveva asserito La Voce di Mantova). L’onorevole Rocco Girlanda (http://www.lanazione.it/umbria/cronaca/2010/02/17/293891-girlanda_telefono.shtml ) è amministratore del gruppo Corriere a cui fa riferimento il giornale del Bisi; lo stesso Girlanda è parlamentare del PDL e legatissimo a Denis Verdini. L’ex presidente di Banca Antonveneta, uomo vicino a Verdini (http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2011/18-gennaio-2011/fatture-false-cinque-indagati–181281520626.shtml ) era stato nominato presidente della banca in quota PDL. Che cosa è successo nelle recenti nomine del nuovo di cda di Antonveneta? Fuori Pisaneschi e il nuovo presidente della banca non più in quota PDL ma espressione del PD. Pur con tutte le pressioni romane il PDL non è riuscito ad ottenere la nomina di un suo indicato.
A questo punto (e qui scatta la nostra interpretazione) il PDL romano va su tutte le furie e da quanto abbiamo capito chiede la cortesia di sferrare un attacco al PD strumentalizzando la vicenda di questo Ezio Zani. Attendiamo smentite.