Stefano Bisi, l’arcivescovo Antonio Buoncristiani, Don Bechi e l’avvocato Giuseppe Mussari

Come non dar ragione al prode Stefano Bisi che sul suo blog si scaglia contro il movimento di fanatici denominato “Viva Maria”? ( http://aula.forumfree.it/?t=8371661).

Come si fa a non sostenere la giustificata accusa a queste insensate manifestazioni che altro non sono che l’apologia di un movimento sanguinario che la storia ricorda con il nome di “Viva Maria”?  Però nel contempo ci chiediamo:in questi anni in quale cantuccio il prode Bisi ha depositato la coerenza e l’adesione ai principi di “Liberté, Egalité, Fraternité”? Forse la domanda è inopportuna e la risposta è ovvia: era troppo impegnato nel difendere quel “groviglio armonioso” dentro il quale un posto di onore lo stesso Bisi l’aveva riservato ai vertici della Curia senese, dal Vescovo Buoncristiani, all’economo Acampa fino al segretario dell’arcivescovo don Andrea Bechi. E oggi quasi scandalizzato dal silenzio, il Bisi, si chiede come mai Buoncristiani non interviene sul premio organizzato dai fanatici di “Viva Maria”.

Ma lo sapete chi è uno dei maggiori sostenitori del movimento “Viva Maria”? Il segretario del Vescovo o ex (non ricordo perchè non seguo le cose profane) don Andrea Bechi, il quale elogiava l’aspetto “positivo” del Viva Maria. A tal proposito mi preme ricordare il puntuale e preciso rimprovero nei confronti di don Andrea Bechi fatto dall’assessore comunale Mauro Marzucchi nel 2009 e che qui vi ripropongo attraverso un link http://www.sienafutura.it/index.php?option=com_content&view=article&id=57:donandrea&catid=38:siedint&Itemid=71

Per carità di Dio, figuriamoci se l’arcivescovo si mette contro Don Andrea Bechi. E’ una blasfemia il solo pensarlo. Scoppierebbe un’infuocata polemica se il vertice della curia si scagliasse contro il fedele don Andrea Bechi.

Il Bisi certe riflessioni e certe prese di distanza doveva maturarle anni fa e non come ha fatto fino all’altro ieri elogiare “il groviglio”.Del resto come impedirglielo: è lui l’autore del groviglio stesso. La memoria e gli archivi stampa non dimenticano “le fotine” e gli articoli di elogio nei confronti dei tre curiali Buoncristiani, Acampa e Bechi che il Bisi sfornava di continuo sul suo giornale.

Come mai Bisi non si è mai posto questa domanda visto che si proclama laico? Anche se non vi è nulla di illegale, perché il presidente della Banca nel pieno di queste funzioni decide di fare l’avvocato difensore dell’economo della Curia dove ha sede legale la banca stessa? Quanto meno è inopportuno.

La coerenza non è acqua; anche se a volte viene proclamata fin troppo santa. E a volte per certi falsi casti seguaci di Dio la differenza tra Viva Maria e Viva la fica è davvero poca. Apriamo la riflessione, però all’ombra, altrimenti in questi giorni di caldo estivo rischiamo di bruciarci il cervello.