Le avventure di Tappos. Capitolo I- La fuitina

Avventure d’annata si affacciano sul  Viale dell’inchiostro, 55-00001 Monti Alsabici (Sti).

Seduto sulla poltroncina comprata al mercato abusivo degli zingari rubettini, penso e ripenso ai corsi e ricorsi e all’improvviso tra una tirata di pipa e un annaffiamento golare con  acqua depurata, ecco che riaffora nella mia mente dissociata la figura di Tappos.

Chi è questo Tappos? Che ruolo ha nella storia della terra di mezzo o nelle cronache degli scavi archeologici del secolo definito dai cacciatori di talpe: il secolo dei tunnel a oltranza?

Ricordi appannati all’inizio, poi dopo l’accensione dell’aria condizionata posizionata sull’aria fredda, tutto ritorna chiaro e visibile agli occhialini da vista serali. Wow … ecco Tappos!!! Una figura più che retorica, oserei dire retrogada: un individuo periodicamente truffante e impercettibile dai gasometri.

Tappos Tappos … alè alè Tappos … sei tutti noi. Dalla curva della tifoseria della squadra di serie EP  giungevano queste urla passionali nei confronti di Tappos. Era tutti loro, dal cesso al trono faronico, era tutti loro. La mattina durante la pausa bisognini, tra un rotolo di morbidezza e 400 grammi in meno, il pensiero più bello che il seduto sulla porcellana coltivava era rivolto a Tappos.

In fondo in fondo chi non ha mai avuto un Tappos nella sua vita!!?? Anche io pur essendo un dissociato e un abitante della terra di lato, in gioventù mi son trovato spesso un Tappos come peso insopportabile. Dopo svariati tentativi, riusci a liberare le mie giornate da quel peso. Non è stato semplice: son dovuto ricorre all’ausilio della soluzione rettale Clismalax. Potete immaginare la delizia.

Loro invece non potevano fare a meno di Tappos. Si narra che qualche fans dello stesso  Tappos provava più piacere orgasmico pensando alla firma di Tappos che alle mani avvolgenti della fidanzatina. Insomma, Tappos non più l’individuo strisciante, ma addirittura eletto ad eroe e antieroe, mito e otim, carico e scarico. Personalmente mi vengono i brividi sul fondo schiena pensando al Tappos dei Monti Alsabici: ma questa è una parentesi non rilevante. Anche se io sono del parere che dopo la dipartita la figura di Tappos potrebbe trovare giusta collocazione all’interno del Museo di Antropologia Criminale “Cesare Lombroso” di Torino.

Come le vicissitudini di altri abitanti delle terre complessive, anche in quelle di Tappos scopriamo dei frammenti pseudo-sentimentali che per pochi istanti ci fanno dimenticare la pattumiera delle sue gesta. Aveva un amico, un caro amico. Erano affiatati come pifferi dell’orchestra delle serate danzanti nelle balere estive di Franco Battiato. Un bel giorno, forse brutto per l’amico, Tappos ebbe un’erezione (caso raro per lui) osservando le movenze di Altina, donna anellata dell’amico. Scoppiò l’infatuazione tra i due. Non potevano staccarsi, erano come due novelli baciatori di nascosto nelle auto delle ore notturne. Tutto il resto non contava: non più l’amico e nemmeno i tifosi della curva. Fu in quel momento che Tappos e Altina sperimentarono la mitica Fuitina. Di questa Fuitina non abbiamo grosse testimonianze. Alcuni produttori televisivi avevano tentato di metter su una soap opera, ma il materiale conoscitivo era incompleto. Archiviarono definitivamente l’idea della serie televisiva “La Fuitina” e dedicarono i loro investimenti nella produzione di “Un posto al sole”.

(le avventure continuano)

4 comments ↓

#1 vicky on 06.13.11 at 08:07

A proposito di Trasparenza e Valutazione, qualcuno sa che ruolo attualmente (ripeto attualmente) svolge, il dottore, di cui riporto c.v., all’interno dell’Università di Siena, tanto da usare la mail di unisi anche per incarichi esterni? http://www.comunemonteargentario.it/trasparenza/Curriculum%20Vitae.pdf

#2 Shamael on 06.13.11 at 20:42

Attualmente non lo sappiamo, ma nel passato ha avuto a che fare, parecchio, col CRESCO. A buon intenditrice …

#3 vicky on 06.13.11 at 20:57

e dato che è passato..almeno la mail di unisi..non la deve usare…

#4 Shamael on 06.13.11 at 21:04

Tutti gli animali sono uguali, ma ce ne sono alcuni che sono più uguali degli altri. Evidentemente essere nell’aura di chi è poi diventato rettore, coi bei risultati sotto gli occhi di tutti, mette al riparo anche dall’abrogazione di certe facilities. Provate fra tutti a farglielo capire a questi due che le regole vanno ripettate. A noi il nostro ci pare di farlo.