Il dissesto finanziario dell’ateneo senese è il “frutto velenoso” di responsabilità ben precise che la magistratura (anche con tempi troppo lunghi) sta vagliando e su alcune posizioni non dovrebbero tardare decisioni dei giudici a seguito delle conclusioni di alcune inchieste. Quanto avvenuto nei confronti della gestione finanziaria dell’Ateneo è assimilabile a comportamenti “barbarici” e nel suo insieme possiamo definire il dissesto un insieme di comportamenti arroganti,autoreferenziali,corporativi e insultanti della gestione pubblica che poi sono sfociati in veri e propri reati da sanzionare senza sconti e senza remore di sorta.
Non si tratta di estremizzare la situazione e comunque non ci sono nemmeno le condizioni economiche per riportare il disastro dentro una sorta di “sanatoria”, come per dire: “chi è stato è stato … turiamoci il naso e ripartiamo come se niente fosse”. Qualcuno, anzi forse in troppi, speravano in questa soluzione, ma i tempi di certi sultanati son finiti cosi come “il silenzio della rassegnazione”.
Ammetto che la corporazione mista “professori e parte del personale” è ancora salda e non intende aprire gli occhi su quanto accaduto e in alcuni casi preferisce, per responsabilità personali, nascondersi nella solita e vergognosa “arroganza dell’autonomia dell’ente”.
Non funziona così. Qui si tratta di tutelare il “bene pubblico e la dignità delle istituzioni”. Basta con le corporazioni, il clientelismo di ritorno e i comportamenti restaurativi del modello tosiano.
I Cittadini nel loro insieme attendono delle risposte e le sanzioni doverose nei confronti di chi ha distrutto “un BENE PUBBLICO”. Ed è per questo che nessuno si può sottrarre dalle proprie responsabilità personali e istituzionali.
Mi permetto di evidenziare le azioni da portare avanti utili per rilanciare l’ateneo. E ricordatevi che senza un vero e proprio “repulisti del marcio e degli errori” i problemi strutturali non troveranno soluzioni.
1) PIENA LUCE SULL’INCHIESTA RELATIVA ALL’ELEZIONE DEL RETTORE RICCABONI;
2) COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE NEI CONFRONTI DEI RESPONSABILI DEL DISSESTO;
3) VERIFICHE DA PARTE DEGLI ORGANI E DELLE AUTORITA’ COMPETENTI IN MERITO ALL’UTILIZZO PASSATO E ODIERNO DELLE RISORSE ECONOMICHE DEI MASTER UNIVERSITARI;
4) PIENA LUCE SULLA POSIZIONE DELLA SOCIETA’ INFACT IN RELAZIONE AI RAPPORTI CON LE STRUTTURE E DOCENTI DELL’ATENEO;
5) PIENA LUCE SUI CONCORSI GIA’ OGGETTO DI PROCEDIMENTI GIUDIZIARI IN CORSO;
6) VERIFICA SULL’UTILIZZO DELLE RISORSE ECONOMICHE DELLA VECCHIA AREA COMUNICAZIONE E MARKETING DELL’ATENEO;
7) RIMOZIONE IMMEDIATA DAI PROPRI INCARICHI DENTRO L’ATENEO DELLE PERSONE COINVOLTE NELLE INCHIESTE.
8) SEGNALAZIONE ALLA CORTE DEI CONTI IL RESPONSABILE DELLE SPESE PER I VOLUMI IN ONORE DI LUIGI BERLINGUER
4 comments ↓
nel caso tentassero di insabbiare basta rivolgersi o alla procura generale di Firenze oppure direttamente al CSM(consiglio superiore della magistratura)
A voi risulta l’ipotesi di Riccaboni e Fabbro che insieme al docente di economia Frediani stanno cercando di fare una fondazione immobiliare? verificate verificate con urgenza…
Ci risulta, ci risulta. A presto
E ciò cosa comporterebbe? Potreste cortesemente ‘illuminarci’? Grazie.