Come può una persona che non ha mai fatto un giorno di lavoro in vita sua sapere come vivono e di cosa hanno bisogno i normali cittadini? Rottamatori unitevi. Arriva Renzi a rottamare Ceccuzz

Ci chiediamo se Ceccuzzi, prima di lanciarsi a presentare il libro di Matteo Renzi, lo abbia letto.
Perché se lo avesse letto, cosa che noi abbiamo fatto, si sarebbe accorto che rientra perfettamente nella categoria dei politici da rottamare.
Quando Renzi chiamò a raccolta i ‘rottamatori’ e organizzò l’evento alla stazione Leopolda di Firenze il suo stesso partito – il PD – gli organizzò “casualmente” in contemporanea una bella direzione nazionale a Roma, in modo che i quadri del partito non potessero andare dal sindaco di Firenze.
La domanda sorge spontanea: in quella data Ceccuzzi ed i suoi dov’erano, tra la platea di quelli che a Firenze chiedevano ai vecchi tromboni di andare a casa o a Roma seduti in platea ad applaudirli, i vecchi tromboni?

Ad occhi e croce penseremo la seconda. Ma Ceccuzzi, a ridosso delle votazioni è elettoralmente alla disperazione e, per rimanere in tema, non sa più a che santo votarsi. Non si capisce più, internamente al PD, a quale linea politica faccia riferimento. Salta di palo in frasca cercando sponsor un pò ovunque, aggrappandosi a politici totalmente atitetici tra loro.
Prima viene Veltroni (il quale peraltro ha fatto un intervento che ha contribuito a far perdere qualche voto allo stesso Ceccuzzi), storico avversario di D’Alema nonché tra quelli che chiede di continuo una ‘verifica’ (che in politica vuol dire mandarlo a casa) riguardo alla segreteria di Bersani. Poi è la volta di D’Alema (e gli scoppia su tutta la stampa nazionale la vicenda dei presunti intrecci tra appalti ed intercettazioni in cui viene tirato in ballo uno dei bracci destri proprio di D’Alema stesso); poi fa un salto senza troppo entusiasmo Bersani al quale una bella fetta del partito imputa la costante perdita di consenso e, dulcis in fundo, chiama Matteo Renzi che vorrebbe mandarli a cassa tutti e tre (a proposito, si dice che verrà anche nientepopodimenoché Franceschini, ma non sappiamo se per Ceccuzzi o per promuovere il suo libro che parla di … prostitute. Libro che senza dubbio avrà contribuito in maniera significativa ad alimentare il dibattito politico. Piccolo incisoma con un partito che va ogni giorno di più a rotoli, Dario Franceschini ha trovato anche il tempo di mettersi a scrivere romanzi? Non sarebbe stato il caso che quel tempo lo avesse impiegato per capire come mai il Partito Democratico è alla deriva?) .
Povero Ceccuzzi, costretto a raccomandarsi a chiunque perché gli portino qualche nome conosciuto così da dare ai suoi elettori più fedeli un barlume di illusione che non è vero che politicamente non pesa proprio nulla. Solo che nell’incontro con Renzi le cose saranno due: o si snatura Renzi e improvvisamente sconfessa quanto da lui detto e scritto – dato che Renzi vorrebbe dare una bella ripulita e mandare a casa chi come Ceccuzzi è stato con le mani in pasta negli ultimi dieci anni condividendo tute le scelte e compartecipando a tutte le decisioni – oppure Renzi tira diritto per la sua strada e, a quel punto, ci chiediamo con che faccia Ceccuzzi possa stare lì accanto.
Pensateci bene. I due sono su posizioni opposte. Il sindaco di Firenze ha vinto battendosi contro l’apparato del PD che ha provato ad ostacolare fino in fondo la sua voglia di rinnovamento, denunciandone pubblicamente i metodi e le pressioni che il PD stesso gli faceva affinché tutto rimanesse com’era e la gestione della cosa pubblica continuasse ad essere ‘cosa loro’.
Ceccuzzi, al contrario, è il classico funzionario di partito e di apparato, senza un proprio lavoro e che per sopravvivere ha bisogno che tutto rimanga così com’è. Anzi. Ceccuzzi deve ringraziare che Renzi non sia di Siena, perché se no lui era già stato costretto, per la prima volta in vita sua, a cercarselo un lavoro vero perché secondo le logiche di Renzi sarebbe rientrato appieno tra i rottamati.
Siamo davvero curiosi di vedere se Ceccuzzi avrà il coraggio di dire che le idee di svecchiamento della classe politica propugnate da mesi da Renzi sono da lui condivise. Perché in quel caso avremo uno scoop: vorrebbe dire che Ceccuzzi si ritira dalla corsa.

p.s. Appello ai senesi: ma uno che non ha mai lavorato in vita sua, pensate sia in grado di sapere quali sono i problemi dei normali cittadini?

Firmato
La Primula Rossa

1 comment so far ↓

#1 Alessandro on 09.26.12 at 12:58

Dire che “il più pulito ha la rogna” non è solo un luogo comune.
La politica è diventata solo un gioco in cui vince chi rimedia più voti. In qualsiasi modo.
Oggi va’ molto di moda la parola “rinnovamento” e sono capaci di sparare qualsiasi cazzata pur di ottenere consensi.
Poi, chi vincerà, farà esattamente quello che hanno fatto i predecessori: RUBARE SENZA RITEGNO!!!